Alessandro Magno, figlio di Filippo il Macedone, allievo di Aristotele, è stato il personaggio storico che più mi ha affascinato. Il più grande
conquistatore della storia antica, e non solo un guerriero, ma un grande
stratega, due qualità che lo hanno reso immortale nel tempo.
A lui è legato questo adagio, ad un episodio occorsogli durante il suo lungo viaggio di conquista.
Sciogliere un nodo gordiano, risolvere a proprio vantaggio una
situazione difficile, ricorrendo a metodi decisi.
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Alessandro Magno |
Plutarco, nella
Vita di Alessandro Magno, riferisce un episodio occorso al grande conquistatore macedone all'epoca in cui Alessandro aveva intrapreso la conquista dell'
Asia. Alessandro era arrivato, con il suo esercito, nei pressi della
città di
Gordio, situata nei pressi dell'odierno villaggio di
Pebi, considerata un po' come la porta dell'Asia. In un
tempio dedicato a Zeus, c'era un
carro a cui era assicurato un aratro, mediante un
nodo solidissimo, impossibile da sciogliere. L'
oracolo prometteva il
dominio dell'Asia a chi fosse riuscito a scioglierlo. Alessandro non perse tempo e con un poderoso colpo di spada tagliò in due il nodo, sgnificando così che l'Asia lui poteva conquistarla con il ferro e non con l'intervento degli dei. E avrebbe portato a termine l'impresa se non fosse morto alla giovane età di 33 anni. Analogamente si dice anche:
Tagliare la testa al toro.