16/11/13

Perchè si dice "sapere dove il diavolo tiene la coda"?

Di detti sul Diavolo, detto anche Lucibello, Satana, Demonio ce ne sono tanti, ci si potrebbe scrivere un libro. Vi sono favole che lo vedono protagonista, ne ricordo in special modo due, dei fratelli Grimm, della raccolta "Le cinquanta novelle": "I tre capelli d'oro del Diavolo" e "Il Diavolo e la sua nonna", inoltre si dice che il Diavolo fa le pentole e non i coperchi e così via.
Oggi pensando a queste novelle, mi è tornato un mente un adagio interessante, un po' raro forse, ma sempre efficace nel dibattimento.

Lucibello
Sapere dove il Diavolo tiene la coda: essere molto furbi, capire immediatamente dove sta l'inganno. L'origine di questa locuzione è di estrazione popolare a fa parte del bagaglio di miti e leggende che segue da tempo l'umanità. Una volta si credeva che il Diavolo venisse tra i mortali per indurli in tentazione, o per acquistarne l'anima, e per passare inosservato si travestiva nei modi più disparati.
Ora, mentre le  corna si potevano facilmente mascherare sotto un grosso cappello, e le zampe caprine erano occultate da una lunga veste, la coda rappresentava un problema anche per quell'astutissimo essere. Però qualcuno ancora più astuto del Diavolo riusciva ugualmente a vedere, o meglio, a intuire, che sotto la veste c'era una coda, e quindi capiva chi aveva di fronte a non si lasciava ingannare. Lo stesso dicasi per l'espressione: Saperne una più del Diavolo.
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