29/11/13

Lazio-Legia: vittoria per i laziali in campo sconfitta per lo sport fuori! Solo un pari per le seconde linee della Fiorentina.

Finisce 0-2 il match che vedeva di fronte il Legia e la Lazio, ma mentre in campo la squadra di Ptkovic dominava ben oltre lo 0-2, fuori avvenivano follie inutili ed assurde. Nella pazza notte di Varsavia, circa 180 ultras laziali venivano fermati dalle forze dell'ordine polacche, a causa dei disordini accaduti nel pre partita. La Lazio comunque sia, ottiene il via libera per accedere ai sedicesimi del torneo di Europa League. Riguardo la partita svoltasi in campo la Lazio mette in mostra la sua parte migliore.
Il risultato finale è di 2-0 ma i biancocelesti avrebbero potuto andare ben oltre e nonostante la matematica certezza di andare avanti nel torneo, possono ancora ottenere la vetta della classifica del girone J, occupata momentaneamente dal Trabzonspor con soli due punti di vantaggio dopo la vittoria per 4-2 sull'Apollon.

Efficace il 4-3-3 proposto da Petkovic col la linea verde in avanti formata da Felipe Anderson, Perea e Keita, un centrocampo con Hernanes, Biglia e Gonzalez e una linea difensiva con Cavanda e Radu sugli esterni e Ciani e Cana centrali. E' stato tutto facile per la Lazio. Il Legia Varsavia non è squadra attrezzata sul piano tecnico per poter competere in Europa, soprattutto da adesso in poi quando si incroceranno sulla strada anche le formazioni che verranno retrocesse dalla Champions League. E infatti è la cenerentola del girone in cui non ha neppure mai segnato.
Legia-Lazio 0-2

Ma in questa occasione tira fuori un po' di orgoglio e cerca di ribattere colpo su colpo le incursioni laziali che piovono fin dalle prime battute. La partita è praticamente a senso unico. Impiega 24' la Lazio per passare in vantaggio. E' Perea a sbloccare il risultato, difendendo palla ottimamente sul lancio di Biglia e infilando con un colpo di testa la porta polacca. Ma come dicevamo c'è ancora un obiettivo da centrare, il primo posto, e allora la Lazio non vuole correre rischi e non temendo il contropiede del Legia, cerca con insistenza anche il gol del raddoppio per mettere in ghiaccio il risultato prima dell'intervallo ma è bravo Kuciak a dire di no a Keita che ci prova da pochi passi.

Una sola occasione sventata da Biglia (che si ripeterà con un gran salvataggio sul finale) per la squadra di Urban. Nella ripresa cambiano alcuni attori ma non il copione. Lazio sempre in avanti e Legia sotto pressione. Fallita una bella palla da Hernanes, il profeta si riscatta con uno splendido assist per l'inserimento vincente di Felipe Anderson che segna il suo primo gol in maglia biancoceleste. Il match non ha più nulla da dire perché la reazione polacca è inesistente. Prima Floccari e poi Lulic sfiorano un 3-0 che sarebbe stato più che meritato.

Serata decisamente meno fruttuosa invece per la Fiorentina che non riesce ad andare oltre lo 0-0 con il Pacos de Ferreira. Un risultato aggravato dalla vittoria del Dnipro sul Pandurii. Già qualificato per i sedicesimi, Montella puntava alla vittoria per chiudere il girone al primo posto ed evitare un sorteggio contro una delle squadre provenienti dalla Champions League.

E invece sarà l'ultima gara, quella del Franchi contro il Dnipro, a definire le priorità. Peccato che le seconde linee della Fiorentina non abbiano saputo sfruttare l'occasione approfittando della rassegnazione dei portoghesi già fuori dai giochi e scesi in campo per onor di firma. La partita è scialba e non regala emozioni, ma evidentemente neppure grandi motivazioni. Qualche spunto in più da parte dei viola nella ripresa grazie all'intraprendenza di Aquilani ma Montella paga un po' di arroganza per aver atteso troppo prima di buttare nella mischia un giocatore di fondamentale importanza per le dinamiche di squadra come Cuadrado.
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