29/11/13

La scomparsa di un terzino dal cuore rivoluzionario! Addio Nilton Santos funambolico campione!

Era sopranominato "Enciclopedia" perché per lui il calcio non aveva alcun segreto. Nilton Santos era un estroso terzino, dal cuore rivoluzionario. Proprio cosi, Nilton, classe 1925, era di nazionalità brasiliana e un campione funambolico, percorreva infiniti chilometri sulla sua fascia di competenza come nemmeno un ala di ruolo riusciva a fare.
Amava partire da dietro, dalla difesa a recuperare palloni nel momento in cui la sua squadra era sotto il pressing avversario, lo si trovava in attacco a fornire palloni dal fondo con un'eleganza e una precisione senza pari, da vero fuori classe, quando i suoi compagni attaccavano.

Santos ha fu il precursore negli anni '50 di un nuovo ruolo, quello che poi diventò il cosidetto terzino fluidificante, sunto di un capolavoro per narrare ed indentificare le sgroppate di difensori rapidi di gambe e dai piedi buoni. Prima della sua comparsa, il calcio era uno schema disegnato su una grezza e fredda lavagna. Dopo il suo avvento, il calcio stesso divenne un monumento alla fantasia e al talento. Santos ha fatto la sua ultima "sgroppata" ieri all'età di 88 anni, a causa di una insufficienza cardiaca. 
A piangerlo tutto il Brasile, a ricordarlo la stampa di tutto il mondo!
Nilton Santos

Settantacinque presenze e tre gol con la Nazionale verdeoro, 718 e 11 reti con la maglia del "suo" Botafogo, il club nel quale ha prestato servizio senza interruzioni dal 1948 al 1965. Santos ha vinto tanto, fuori e dentro i confini del suo Paese. È diventato leggenda col Brasile ai Mondiali di Svezia del 1958 e si è confermato profeta del bel calcio in Cile nel 1962. Due campionati del mondo di fila, uno dietro l'altro, nella squadra delle stelle. Garrincha, Vavà, Zagallo, Pelè, Altafini, Didi, Djalma Santos, Gilmar, Amarildo, l'abc del pallone, un concentrato di classe, armonia e intuizione da far venire la tremarella a chiunque, pure alla Svezia di Liedholm, Skoglund, Hamrin e Gren, macinata davanti al proprio pubblico in finale nel '58 con una facilità da stropicciare gli occhi, e la solidissima Cecoslovacchia di Scherer, Kadraba e Jelinek, stesa a Santiago del Cile il 17 giugno del 1962 in occasione della gara che decideva il Mondiale del '62.

Allora, il Brasile dettava legge da un emisfero all'altro. La superiorità di quella squadra di campioni era a tratti imbarazzante. Nilton Santos di quella nazionale era uno dei giocatori di riferimento, il punto di congiunzione ideale tra le due fasi di gioco. Un giocatore fortissimo, importante nell'economia della squadra brasiliana forse più del celebratissimo Pelè perché dettava i tempi delle ripartenze e sapeva consegnare ai compagni in attacco palloni d'oro. Insomma, Pelè sarebbe stato un po' meno Pelè se non ci fosse stata l'Enciclopedia al suo fianco. O Rei ha sempre riconosciuto il valore di Nilton Santos, tanto che nel 2004 ha inserito anche lui nell'elenco dei 125 calciatori viventi più forti di sempre.

«Sono sempre stato un dilettante nello spirito, mi divertivo a giocare a pallone e al resto non badavo», usava ripetere il più grande terzino sinistro della storia a chi gli chiedeva conto della sua carriera spesa dal primo all'ultimo giorno con la casacca del Fogão di Rio de Janeiro, la società che nel giugno del 2012 ha accolto l'ex rossonero Clarence Seedorf. Nilton Santos era così, un appassionato del pallone prestato al professionismo più per necessità che per questioni di portafogli. Vero, erano altri tempi, ma la sua generosità ha fatto scuola.

Nilton Santos si è spento in un ospedale di Rio de Janeiro, la città che l'aveva visto nascere. Combatteva da cinque anni con il morbo di Alzheimer, che l'ha privato poco alla volta dei ricordi più belli. Ha giocato al pallone fino ai quaranta. Perché si divertiva e perché, con lui in campo, era sempre festa. Bello pensare che ora Enciclopedia abbia ritrovato i suoi compagni di un tempo. Della nazionale verdeoro dei miracoli che firmò la doppia impresa in Svezia e Cile ci hanno già lasciato, tra gli altri, Orlando, Didi, Garrincha, Vavà, Djalma Santos, Nilton de Sordi, Gilmar, Mauro Ramos e Zozimo. Il cielo da ieri ha una stella in più.
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