24/10/13

Un uragano diplomatico investe Washington e Berlino

Un uragano diplomatico investe Washington e Berlino. La National Security Agency avrebbe messo sotto controllo il cellulare della cancelliera Angela Merkel. La cancelliera ha subito chiesto spiegazioni al presidente degli Stati Uniti, il quale le ha ssicurato che non stanno spiando il suo cellulare.
Il capo portavoce di Angela Merkel, sottosegretario Steffen Seibert, ne ha appena dato la notizia: "c'è il sospetto fortissimo, anzi forse la certezza, che la National Security Agency americana abbia messo sotto controllo il cellulare della cancelliera, e abbia sistematicamente ascoltato e registrato ogni sua conversazione.
Merkel- Obama

Esigiamo spiegazioni immediate, è inaccettabile un comportamento simile tra i nostri due paesi, amici, partner e alleati dal dopoguerra" ha detto Seibert parlando esplicitamente a nome di Angela Merkel. Lo shock in Germania e nel resto d'Europa è enorme: non solo la Francia dal passato gollista e autonomo rispetto alla Nato, non solo Italia o altri paesi ritenuti a torto o a ragione instabili, bensì persino l'alleato più fidato e di solito docile dopo il Regno Unito, era sotto gli occhi del 'Grande fratello' americano.
 Angela Merkel ha subito telefonato a Barack Obama chiedendo in tono severo spiegazioni immediate. Il presidente, dicono i suoi portavoce, ha tentato di rassicurarla. "Angela, non stiamo spiando il tuo cellulare, te lo assicuro", le ha detto sul telefono rosso Usa-Germania ormai forse più importante di quello tra Casa Bianca e Cremlino.
Il portavoce Jay Carney ha detto: "Il presidente ha detto alla signora Merkel che gli Stati Uniti non sorvegliano e non sorveglieranno mai il suo telefono". La Casa Bianca ha ammesso di "aver avviato loro verifiche sui metodi di raccolta dati ad opera dell'intelligence", a fronte delle preoccupazioni espresse dal governo tedesco, che si sono sommate a quelle già mosse da Parigi e da altri paesi alleati.
Intanto sono in corso frenetiche consultazioni sulle linee protette tra rappresentanti da un lato di Casa Bianca e dipartimento di Stato, dall'altro di Cancelleria e Auswaertiges Amt, nel tentativo di chiarirsi e nella difficile, fragile speranza di tornare amici come prima. Il vaso della fiducia reciproca tedescoamericana è stato rotto, da Washington e non da Berlino.
E mentre la Germania si accolla il salvataggio dell'euro e gli Usa continuano a rischiare il default, in declino strategico quale superpotenza rispetto alla Cina suo principale creditore, il solo sospetto che il cellulare della cancelliera sia stato spiato dalla Nsa non fa che nuocere all'immagine, al rating e al ruolo dell'America nel mondo, o di quel che ne resta.
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