Il-Trafiletto

26/01/14

Il cerchio si stringe | La vita su Marte ha le…ore contate!

Il cerchio si stringe: la vita su Marte ha le...ore contate! Alla fatidica domanda, al dubbio ormai incessante e costante nelle menti degli scienziati se Marte abbia mai ospitato la vita, pare che si stia arrivando ad una risposta certa e definitiva!

Pur nonostante la risposta a tale domanda pare "dribblare", rendendo quasi del tutto inutili i tentativi continui degli scienziati, nel giungere ad una conclusione definitiva, pare che il cerchio si sta stringendo! Sono ben 5 gli articoli pubblicati sulla rivista scientifica Science che in maniera dettagliata, grazie alle ultime analisi fatte da Curiosity all’interno del cratere di Gale, alla ricerca di ambienti che nel remoto passato del pianeta potessero risultare abitabili, ne danno prova di quanto sudetto. A capo di queste scoperte è un editoriale firmato da Ohn P. Grotzinger, del California Institute of Technology di Pasadena: stando ai dati chimici e fisici raccolti, Marte in passato avrebbe potuto ospitare la vita!
 
I nuovi risultati, racconta Grotzinger, sono solamente l’ultima tappa di una ricerca che prosegue ormai da un decennio. La storia inizia infatti nel 2004, con lo sbarco sul pianeta di Spirit e Opportunity, i dei due rover della Nasa che dovevano verificare i risultati degli esami orbitali, dimostrare cioè che nel lontano passato su Marte, esistevano ambienti ricchi di acqua. La missione fu un successo, gettando così le basi per l’impresa successiva, nome in codice: Mars Science Laboratory (Msl).

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Suolo Marziano
Il rover sviluppato dalla nuova missione della Nasa, Curiosity, è sbarcato infatti nel cratere di Gale nel 2012, equipaggiato con un set di strumenti pensati espressamente per verificare se gli ambienti acquatici presenti su Marte fossero in grado di sostenere la vita. Oltre all’acqua infatti, sono necessari anche alcuni elementi specifici, ovvero Ossigeno, Azoto, Idrogeno, Zolfo e Fosforo, e ambienti che permettano il sostentamento e lo sviluppo di batteri. I risultati delle analisi, pubblicati oggi su Science, segnano un nuovo passo avanti.

I 5 studi dimostrano infatti che nell’antichità il cratere di Gale era percorso da lunghi corsi d’acqua, che dalle pendici della depressione scorrevano a valle, formando un lago al centro dell’area. Ph e salinità dell’acqua erano moderati, ed erano presenti anidride carbonica e monossido di azoto, composti chimici che rendono molto probabile la presenza di carbonati e materiali organici. Cosa vuol dire? Per gli scienziati, significa che la zona era abitabile.

Dimostrare che fosse realmente abitata però è un’altra storia. Gli strumenti di Curiosity infatti non sono pensati per rilevare la presenza di forme di vita, e il compito cadrà quindi sulle spalle delle prossime missioni, che dovranno esplorare le rocce della zona alla ricerca di fossili. Questo non vuol dire che la missione del rover sia giunta a termine. “Curiosity ora potrà aiutare a comprendere in che modo i composti organici potrebbero essere conservati negli strati rocciosi”, scrive infatti Grotzinger. “In questo modo, fornirà indicazioni preziose per restringere la ricerca delle aree in cui potrebbero essere presenti materiali in grado di preservare dei fossili”.



Caffè | una tazzina migliora la memoria a lungo termine

Una tazzina di caffè ha il potere, la mattina, di tirarci giù dal letto. Ora un nuovo studio americano pubblicato su Nature Neuroscience conferisce a questa classica bevanda un altro effetto benefico: un limitato consumo di caffeina potrebbe fortificare la memoria a lungo termine, aiutandoci in particolare nei compiti di riflessione visiva. Un neuroscienziato della Johns Hopkins University di Baltimora, Michael Yassa, ha mostrato a 44 volontari non consumatori accaniti di caffè, e tutti in ogni caso a "digiuno" di espressi almeno da 24 ore, una sequenza di immagini proiettate sullo schermo di un computer: una paperella di gomma, un'auto, un martello, una sedia, una mela e altri oggetti d'uso comune. Alla comparsa di ogni figura i soggetti volontari dovevano dire se si trattasse di un oggetto da usare all'aperto o al chiuso, ma a nessuno di loro è stato chiesto di memorizzare le immagini. Al termine del test, ad alcuni è stata somministrata una compressa contenente 200 milligrammi di caffeina, poco più della quantità presente in un caffè, ad altri un placebo. Il
giorno seguente, i soggetti sono stati messi nuovamente di fronte a una sequenza di immagini, alcune identiche a quelle mostrate il giorno prima, altre completamente nuove, altre ancora solo lievemente diverse (nel design del martello, per esempio; o nell'angolazione in cui venivano mostrate). Ai volontari è stato chiesto di dire se ciascuna figura fosse vecchia, nuova o simile a quelle viste il giorno precedente; mentre nei primi due casi entrambi i gruppi hanno totalizzato analoghe performance, chi aveva assunto caffeina ha riconosciuto il 10% in più degli oggetti simili. Se il risultato fosse confermato, quello sulla memora a lungo termine sarebbe l'ennesimo beneficio attribuito a un moderato consumo di caffè (già associato, in passato, a proprietà antitumorali, una migliore capacità di tolleranza, una certa longevità e una più alta resistenza contro malattie come l'Alzheimer). Ma si tratta di risultati da leggere con una certa cautela: alcuni neuroscienziati ne contestano la validità statistica; altri invocano un campione di soggetti più ampio di quello utilizzato. Se fossero veri, però, gli effetti sulle nostre doti mnemoniche - dovuti forse a un aumento della norepinefrina, un ormone dello stress associato al consolidamento dei ricordi - sarebbero un tesoro da sfruttare al meglio.

I turni di lavoro sconvussolano i nostri geni!

I turni di lavoro sconvussolano i nostri geni! Proprio cosi, il dovere lavorare a turni modifica l'esprimersi dei nostri geni.

Tale scoperta è il risultato del lavoro effettuato dai ricercatori dell'Università del Surrey (Regno Unito), che usufruendo di quanto enunciato da uno studio pubblicato su Pnas, il quale a portato a scoprire che cambiare l'orologio biologico, simulando ciò che si verifica quando si lavora su turni variabili o quando bisogna necessariamente fare fronte ad un cambiamento del fuso orario, manda in senso lato del termine in totale caos il nostro organismo.

I ricercatori, hanno coinvolto nei loro esperimenti 22 individui, le cui giornate sono state rese più lunghe del solito di 4 ore al giorno, riproducendo l'alternarsi tra ore di luce e ore di buio in un ambiente controllato.
L'esperimento è proseguito fino a che il momento del riposo è stato ritardato di 12 ore. In questo modo i partecipanti si sono ritrovati a dormire proprio nel bel mezzo di quella che sarebbe stata una loro giornata tradizionale. A questo punto i ricercatori hanno prelevato campioni di sangue da ogni individuo per misurare l'espressione dei geni.
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Alterazione del ritmo del sonno
E' stato così scoperto che l'alterazione dei ritmi del sonno porta ad una riduzione di circa 6 volte dell'espressione di geni normalmente sincronizzati con l'orologio biologico. Fra questi sono inclusi molti fattori che controllano la trascrizione di altri geni e la loro traduzione in proteine, fatto che suggerisce che l'alterazione dei ritmi circadiani può interferire con molti processi biologici diversi fra loro.

“Più del 97% dei geni caratterizzati da un'espressione ritmica vanno fuori sincronia quando si dorme nel momento sbagliato – ha sottolineato Simon Archer, coautore dello studio – Ciò spiega perché ci si sente così male durante il jet lag o se si deve lavorare su turni irregolari”.
“Questa ricerca – ha spiegato Derk-Jan Dijk, responsabile dello studio – ci aiuta a comprendere gli effetti negativi per la salute associati al lavoro su turni, al jet lag e ad altre condizioni in cui i ritmi dei nostri geni sono alterati”. La scoperta potrebbe però avere anche applicazioni pratiche. “Programmi basati sull'alternarsi di sonno e veglia potrebbero essere utilizzati per influenzare il ritmo di molti processi biologici – ha aggiunto Dijk – approccio che potrebbe essere molto importante per condizioni in cui è alterato l'orologio biologico, ad esempio durante l'invecchiamento”.

Al-manākh

Al-manākh
1829, Louis Braille inventa l'omonimo alfabeto
L'inventore francese realizza l'alfabeto con caratteri codificati e in rilievo. Diventerà lo strumento più importante per consentire ai ciechi di leggere.
Santo: Santi Timoteo e Tito
Compleanni: 1925 Paul Newman 1928 Roger Vadim 1942 Scott Glenn 1955 Eddie Van Halen
Proverbio: La più grande viltà è quella di non far bene quando si può
Accadde oggi: 1877 gli scavi per la costruzione della Tour Eiffel di Parigi
Frase celebre: "Poco importa che cosa odiamo, purché odiamo qualcosa" Samuel Butler
Taccuini consiglio: Tappeti fate rinvenire il pelo del tappeto schiacciato dai mobili con un ferro a vapore. Fate uscire un getto di vapore tenendo il ferro sollevato dalla zona schiacciata e spazzolate con cura
Cosa vuol dire: Fare un cancan, fare un gran putiferio "Cancan" è il nome di una danza francese particolarmente sfrenata che era in voga nella seconda metà dell'Ottocento e nella Belle-époque Consiglio per terrazzo orto e giardino: nel giardino, il prato deve essere più propriamente un tappeto erboso, cioè un'estensione rivestita da una cotica uniforme e compatta, costituita da un'unica essenza prativa o da un miscuglio appositamente studiato. Nei prati naturali, specie se di montagna, è spesso sufficiente la bonifica, con la tempestiva estirpazione delle piante "brutte" via via che rispuntano, per lasciare alle altre la possibilità di propagarsi spontaneamente

25/01/14

La legge dei grandi numeri vale anche per la Juventus | Dopo la sconfitta in coppa Italia saprà la Juve rialzarsi? Finora è sempre stato cosi!

La legge dei grandi numeri vale anche per l’ex invincibile Juventus! Dopo la sconfitta dell’Olimpico con la Roma in coppa Italia saprà la Juventus rialzarsi? Finora i bianconeri hanno dato dimostrazione di grande carattere e forza di reazione alle sporadiche battute d'arresto.

Dopo le sconfitte di Firenze e Istanbul è iniziata una serie consecutiva d’importanti di successi. Conte in conferenza stampa preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione e medita la rivincita dopo l'eliminazione in Coppa Italia con la Roma. Il prossimo avversario è la Lazio, sempre all'Olimpico, ed è avvertita. Intanto Vucinic non viene convocato.
E’ nelle difficoltà che la Juventus da il meglio di se esaltandosi da par suo; dopo una sconfitta arriva puntuale la sua reazione, quasi fosse inevitabile. Non è una legge scritta, ma qualcosa che nasce è si sviluppa sul terreno di gioco, è già capitato due volte dall’inizio stagione e dopo l'eliminazione in Coppa Italia, la prova del nove toccherà alla Lazio questa sera.

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La forza della Juventus
Le sberle, a volte, fanno bene. I quattro ceffoni del Franchi contro la Fiorentina risvegliarono i bianconeri dal torpore autunnale, la prima sconfitta stagionale provocò una reazione eccezionale, almeno in campionato. Da quel pomeriggio del 20 ottobre scorso la Juve in Serie A non ha più perso, ma ha addirittura sempre vinto, collezionando 12 successi consecutivi e frantumando il record della Juve del quinquennio di Carcano. Nemmeno la battuta d’arresto in Champions contro il Galatasaray è riuscito a scalfire le certezze di Conte e del suo gruppo.

L'eliminazione dalla più prestigiosa competizione stagione avrebbe potuto provocare seri contraccolpi psicologici, e invece i bianconeri sono tornati subito alla vittoria più affamati che mai (4-0 al Sassuolo) e dopo sei successi in altrettante partite si sono arresi soltanto in Coppa Italia, all'Olimpico contro la Roma. Una sconfitta che brucia, ma che potrebbe dare un'ulteriore scossa in questo finale di stagione: a Vinovo si suda in silenzio (compreso Conte che ha deciso di rinunciare alla consueta conferenza stampa di vigilia), con la gran voglia di tornare a Roma (con la Lazio) per vincere.

Oggi l'attaccante montenegrino è tornato ad allenarsi regolarmente con i compagni a Vinovo, dopo i due giorni di permesso concessi dalla società, ma non è stato convocato per la Lazio. Marotta, intanto, mercoledì è stato chiaro: "Mirko fa parte di noi, non va necessariamente considerato un ex calciatore". Ma Vucinic pensa ad un futuro lontano da Torino e la Juve valuta ogni possibilità. Il dialogo con l'Inter al momento è congelato, la situazione potrebbe sbloccarsi solo a seguito di un chiarimento tra i presidenti Thohir e Agnelli. Rimangono sempre percorribili le piste inglesi, nelle ultime ore si registra anche un sondaggio esplorativo del Monaco, per sostituire l'infortunato Falcao.

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