Il-Trafiletto

09/01/14

Perché si dice "Sangue blu"?

L'espressione Sangue blu è comunemente utilizzata per definire la
 condizione di nobiltà di discendenza di una persona. Tale definizione deriva dal medioevo, quando le classi sociali erano distinte in nobiltà e clero, borghesia e popolo contadino. Per delineare bene il concetto di sangue blu bisogna fare un generale riferimento alla pelle di nobili e contadini; infatti mentre gli ultimi si trovavano quotidianamente e perennemente a lavorare la terra o ad allevare bestiame all'aria aperta, di conseguenza erano soggetti ad abbronzatura. Di contro i nobili, liberi da impegni gravosi quali quelli dei contadini, avevano la pelle molto chiara, al punto di avere le vene dei polsi ben visibili, cosa meno evidente nelle pelli più scure. Ciò ha determinato la creazione di questo modo di dire proprio perché alla vista le vene dei polsi hanno un aspetto bluastro-violaceo, e da ciò è nato il "sangue blu".


TIMBALLINI DI SOGLIOLA

ECCO UN MODO INSOLITO ED ELABORATO DI PREPARARE LA SOGLIOLA. SERVITELA A PIACERE CON UN CONTORNO DI VERDURE CRUDE MISTE TAGLIATE A JULlENNE
300 kcal per porzione
Ingredienti per 8 porzioni  • 1.4 KG DI FILETTI DI SOGLIOLA • 200 G DI PATATE A PASTA BIANCA • 500 G DI GAMBERI • l CIPOLLA • 2 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA • 250 G DI ZUCCHINE • 1 UOVO E 1 TUORLO • 1 DL DI PANNA FRISCA • 2 STELI DI DRAGONCELLO • 2-3 GOCCE DI TABASCO • 40 G DI BURRO • 50 G DI PANGRATTATO • 1 RAMETTO DI ROSMARlNOSALE E PEPE 

SPAZZOLATE le patate, tuffatele in acqua e lessatele per 30 minuti dal bollore; sbucciatele e passatele allo schiaccia patate. Nel frattempo sgusciate i gamberi: toglietegli lo testa, privateli del cara pace ed eliminate il filamento scuro.

SBUCCIATE e tritate lo cipolla, poi fatela appassire con l'olio; lavate e spuntate le zucchine, passatele alla grattugia o buchi larghi e fatele insaporire nel soffritto di cipolla per 5 minuti.

UNlTE i gamberetti alle verdure e lasciate cuocere per altri 5 minuti. Trasferite le verdure e i gamberi in uno ciotola, insieme con il passato di patate, unite l'uovo, il tuorlo, lo panna, il dragoncello tritato, il tabasco, salate e amalgamate con cura.

Timballi di sogliola
SALATE e pepate i filetti di sogliola. Imburrate gli 8 stampini e spolverizzateli con il pangrattato mescolato al rosmarino tritato finemente, quindi foderateli completamente con i filetti di sogliola, facendoli sbordare un po'. Riempiteli con il composto preparato, ripiegate i bordi di pesce verso il centro e cuocete per 30 minuti in forno caldo o 180°C. Fate intiepidire, sformate e servite, decorando a piacere con rametti di rosmarino.
VARIANTI APPETITOSE 
1 • Peruna preparazione più veloce: mescolate le patate schiacciate con polpa di granchio in scatola sgocciolata, piselli lessati e coriandolo fresco tritato.
2 • Se non trovate il dragoncello, usate il prezzemolo

L'ESPERIENZA INSEGNA: Quando foderate gli stampini con dei filetti di pesce, come nella ricetta a lato, o con delle verdure, fate bene attenzione a non rompere l'ingrediente con cui li rivestite. Per risparmiare tempo, preparate i vostri timballini qualche ora prima e teneteli in caldo nel forno a 60°C fino al momento di servirli. Il risultato sarà impeccabile.

La mini casa con un design ricercato e raffinato | Pagherà la mini Imu?

Progettata dallo studio di architetti Tengbom, si chiama Smart Student Unitin. Progettata in collaborazione con l'Università di Lund, nel sud della Svezia. Una casetta ecocompatibile di dieci metri quadrati, completamente in legno e dotata di angolo cottura con mensole, bagno, tavolo, sedie, zona notte soppalcata e anche un piccolo giardinetto. Tutto con un design ricercato e raffinato che privilegia la luce naturale. Lo studio ha annunciato che entro il 2014 saranno costruite 22 unità abitative destinate agli studenti dell'Università di Lund, che avrà un parco riservato. Il costo di realizzazione della residenza è ancora sconosciuto ma si ipotizza che, oltre ad essere 'eco -friendly', abbia anche un prezzo accessibile.
(foto di Bertil Hertzberg)

Morgan cerca l'abbraccio della folla ma non lo trova.

Morgan
Cerca l'abbraccio della folla e la folla si divide come le acque del Mar Rosso, facendo rovinare a terra il povero Morgan. Brutta avventura, per fortuna senza conseguenze, per Morgan: il cantautore e musicista, ospite il 27 dicembre di un locale alle porte di Bari per un'esibizione dal vivo, ha improvvisato uno 'stage diving' ma il pubblico, impreparato, gli ha fatto fare il "tuffo a secco" dividendosi non lo ha sostenuto, lasciandolo cadere a terra. Qualche secondo di spavento, poi il ritorno sul palco del Demodé dove la serata è proseguita tranquillamente.
Ma il video non poteva non finire sul web, pubblicato su Fanpage

Una protezione speciale per il nemico invisibile delle mummie!

Una protezione speciale per il nemico invisibile delle mummie! Sarà colpa di Indiana Jones, sarà anche colpa di Tom Raider ma pare che tra mille arcani segreti, dopo secoli trascorsi al sicuro nelle loro tombe, un nemico invisibile stia mettendo a rischio la sicurezza delle mummie nel momento in cui vengono esposte nei musei: funghi e batteri, in grado di decomporle in maniera rapida fuori dall'ambiente in cui si sono conservate per anni.

Oggi però i ricercatori dell’Istituto per le Mummie e l’Iceman dell’Eurac di Bolzano sono riusciti a trovare, e brevettare, un rimedio a tutto ciò. Si tratta di una teca particolare, una sorta di vetrina stagna, sigillata da una cera a base organica che tiene alla larga i microrganismi e difende le mummie da umidità e ossidazione.

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Teca speciale per le mummie
L'idea di utilizzare questo isolante speciale è stata di Marco Samadelli, fisico dell'Eurac che per anni si è dedicato alla ricerca di un sistema adatto a esporre le mummie, e allo stesso tempo a conservarle in maniera corretta. “Sembra strano, ma questi due intenti talvolta vanno in direzioni diverse”, spiega Samadelli, che sull'argomento ha condotto recentemente uno studio con i colleghi dell'Eurac.

Analizzando sette mummie egizie custodite nei Musei vaticani a Roma, i ricercatori hanno dimostrato che quelle esposte nelle sale, e quindi inserite all'interno di apposite vetrine, sono molto più deteriorate di quelle ospitate nei sotterranei dei musei.

Oltre all’azione dei microrganismi, spiega il ricercatore, per conservare correttamente i reperti vanno infatti presi in considerazione anche la luce, l'ossidazione, gli sbalzi di temperatura e l’umidità, che contribuiscono al deterioramento.
Per questo il sistema ideato da Samadelli non comporta solamente l'utilizzo della nuova tecnologia isolante, ma anche dettagliate analisi che permettono di comprendere le condizioni della mummia, da effettuare prima che venga chiusa nella speciale teca a tenuta stagna.

Allo stesso modo, va studiato il luogo dove sarà esposta, per registrare oscillazioni di temperatura e valori di umidità, pressione e intensità della luce. Con questi dati i ricercatori sono in grado di individuare i parametri fisici e chimici adatti alla sua conservazione e ricrearli all’interno della teca speciale. La prima prima teca realizzata in questo modo è stata quella di Rosalia Lombardo, la mummia bambina custodita nel convento dei Cappuccini a Palermo, affidata alle cure di Samadelli nel 2009.

Nell’ultimo anno, il ricercatore si è dedicato invece alla mummia della principessa Anna di Baviera, la figlia dell’imperatore Ludovico IV morta nel 1319. Il comune tedesco di Kastl, proprietario della mummia, ha chiesto infatti al centro di ricerca bolzanino Eurac di realizzare la teca con la nuova tecnologia, ed ora la mummia è tornata al suo posto nella chiesa di Sankt Petrus, dove potrà essere ammirata al termine dei lavori di ristrutturazione della struttura, previsto per quest'anno.

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