L’anno 2014 che è appena arrivato, sarà l’anno delle
novità: tra queste c’è né una che stuzzica molto la curiosità per come si potrà evolvere in
ambito sportivo. Sto parlando del via alla
Formula E…una
campionato che possa essere simile a quello della
Formula 1, solo che sarà caratterizzato dalla presenza di
auto elettriche!
Finora le
auto alimentate elettricamente, potranno certo essere considerate più
ecologiche,
convenienti e
silenziose, ma difficilmente possono eguagliare l’adrenalinica eccitazione del
rombo di un
motore che per gli appassionati è come suono di arpe e violini che all’unisono fanno toccare il cielo con un dito! Adesso però la situazione potrebbe cambiare aspetto.
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| Auto elettrica da corsa |
Il 2014 sarà per l’appunto l'anno in cui inizieranno ufficialmente le gare della
Formula E,
campionato automobilistico ufficiale organizzato dalla
FIA (lo stesso ente della
Formula 1 per capirci meglio) e riservato esclusivamente a le sole
monoposto elettriche da corsa. Il suo scopo è quello di sensibilizzare il
pubblico sulle
potenzialità delle
auto elettriche, fornendo nel contempo un ambiente in cui mettere a punto
nuove tecnologie sperimentali.
Tenuto conto che si tratta di
auto elettriche, il cui ambito di movimento resta comunque prevalentemente quello urbano, le
gare si svolgeranno in gran parte su
circuiti cittadini. L'esordio sarà il prossimo 13 settembre a
Pechino, e la seconda corsa il 18 ottobre a
Putrajaya, Malesia. Dopodiché lo spettacolo si sposterà in
America Latina, con
gare a
Rio De Janeiro,
Punta dell'Este (Uruguay) e
Buenos Aires.
Poi negli
USA, con
Los Angeles e
Miami. E infine in
Europa, a
Monte Carlo e
Berlino, con conclusione, si spera trionfale, a
Londra il 27 giugno 2015.
L’obbiettivo è che nel tempo il
campionato di Formula E diventi quasi pari a quello della
Formula 1, con
scuderie che costruiscono le proprie
auto in maniera indipendente all'interno di
norme prestabilite. Tuttavia, dati i costi e i tempi lunghi necessari per sviluppare un
veicolo, per il momento tutti i
piloti correranno con
auto identiche, prodotte in serie. Sono iscritte al
campionato dieci
scuderie, provenienti da
USA,
Gran Bretagna, Francia, Germania, Cina, Giappone, India e Principato di Monaco.
L'
Italia, almeno per quest'anno, è fuori dalle competizioni, ma lo sarà
tecnologicamente: la
scocca delle monoposto è infatti prodotta da
Dallara Automobili di Parma. Le
auto saranno spinte da un
motore elettrico McLaren, con
cambio sequenziale a quattro marce a
controllo elettronico, alimentato da
batterie agli ioni di litio fornite da
Williams. Insieme a
Renault, che si occupa di integrare questi sistemi in un veicolo completa, le
aziende hanno formato un consorzio ad hoc denominato
Spark Racing Technology.
Le
auto saranno in grado di sviluppare
200 KW di potenza, l'equivalente di
268 cavalli, raggiungendo i
220 chilometri orari, anche se per buona parte delle
gare verrà mantenuto un limite di sicurezza di
180 cavalli. È previsto l'uso di un sistema per
ricaricare le batterie in corsa, ma per il momento non verrà utilizzato. I
piloti correranno fino a scaricare le
batterie (in circa 20 minuti), dopodiché lasceranno il
veicolo in carica ai box e continueranno la corsa su una seconda auto, per poi riprendere la prima a carica avvenuta (un sistema che rende la gestione dei rifornimenti ancora più critica che in
Formula 1). L'aspetto delle
auto elettriche da corsa non è molto lontano da quello delle cugine a combustione interna. E saranno silenziose, ma non troppo: il suono combinato dovuto al
motore elettrico,
all'aerodinamica e alla deformazione dei
pneumatici arriva a 80 dB, più dei 70 dB prodotti da una
normale auto, anche se molto meno dei 140 dB di una
monoposto di Formula 1. Staremo a vedere se questa versione meno inquinante
dell'automobilismo riuscirà a entrare nel cuore dei fans del
motore.