Il-Trafiletto

05/12/13

Alla ricerca del più antico Dna umano!

Ricerca che ti ricerca, scavando un pò qui e poi li, i solitari Neanderthaliani paiono essere sempre più soli! Questo è quanto viene fuori dall'analisi del Dna di questi ultimi: se soltanto qualche tempo fa eravamo giunti a raccontare come fosse stata rimessa in discussione l'ipotesi dell'origine unica, in base alla quale l’Homo sapiens si sarebbe dato origine da una singolare specie dalle origini Africane, una nuova teoria in merito, risultato di nuovo studio, pubblicato oggi su Nature, fa si che i Neanderthal siano sempre più lontani perfino dagli ominidi spagnoli più antichi, vissuti all’incirca 400mila anni fa, che sarebbero invece molto più accostabili al gruppo eurasiatico dei Denisovan.
Matthias Meyer e comapagni, infatti, hanno pensato bene di estrarre il Dna mitocondriale (ovvero quello che si eredita solo per linea materna) dal femore di un ominide rinvenuto a Sima de los Huesos (cioè Cava delle ossa), una sorta di cava sotterranea nella Sierra de Atapuerca, nel nord della Spagna. Si tratta del Dna più antico mai rinvenuto ad oggi.
Dna umano più antico

Gli scienziati sono riusciti nell’intento di ricostruire il genoma mitocondriale quasi completo dell'individuo, ipotizzando di trovare diversi tratti comuni con i Neanderthal: “I fossili di Sima de los Huesos hanno proprietà simili a quelle dei Neanderthal”, si nota nello studio, “per esempio, rispetto alla morfologia dentale, mandibolare, medio-facciale, sopraorbitale e occipitale”.
Eppure, a quanto pare, non è proprio così: i ricercatori non sono riusciti a trovare alcun antenato comune tra l'ominide spagnolo e i nostri cugini.

Al contrario, hanno scoperto parecchie somiglianze con l'Homo di Denisova, identificato nel 2010 basandosi su sequenze di Dna ricavate da una falange e un molare portati alla luce nella Siberia del sud. “Basandoci sull'analisi del loro genoma nucelare”, raccontano ancora gli scienziati, “sappiamo che si tratta di un gruppo sorella [sister] dei Neanderthal”.

C'è da dire, comunque, che il Dna mitocondriale degli esseri umani moderni ha un antenato comune più recente con i Neanderthal che non con i Denisovan, il che potrebbe essere dovuto “a un flusso di geni arrivati ai Denisovan da un altro gruppo arcaico”.In ogni caso, per spiegare la scoperta, i ricercatori ipotizzano diversi scenari evolutivi.
“Anzitutto, gli ominidi di Sima de los Hueses potrebbero essere strettamente imparentati con i progenitori dei Denisovan”, anche se la presenza di quest'ultimi nella regione indicherebbe un loro spostamento spaziale non suffragato da altri ritrovamenti.

È anche possibile, però, che “gli ominidi spagnoli rappresentino un gruppo distinto sia da Denisovan che da Neanderthal, e che abbiano dato più tardi il loro contributo genetico ai primi”. O, ancora, potrebbe essere che “un flusso di geni abbia portato il Dna mitocondriale simile a quello dei Denisovan nella popolazione di Sima de los Hueses o nei suoi antenati”. Per capirlo, saranno necessarie ulteriori analisi e, magari nuove scoperte. E la cava potrebbe rivelarsi estremamente interessante: Sima de los Huesos ha custodito la più grande collezione al mondo di fossili del medio Pleistocene – 28 individui in totale – e quindi potrebbero essere possibili nuove estrazioni di Dna.

Sorteggio azzurro per i mondiali di calcio 2014: molti rischi dietro l’urna ed un sacro santo “mea culpa”!

Se le notti del “popolo sportivo calcistico” sono diventate insonni a causa del sorteggio riguardo i gironi del Mondiale 2014, la “colpa” è tutta della nostra beneamata Nazionale condotta dal sobrio e mai fuori dalle righe Cesare Prandelli che ha fatto proprio di tutto ed anche di più per rendersi la vita più complicata di quanto già non sia di suo. Fedele al vecchio motto "oneri e onori", come di fatti, non si può disconoscere la paternità agli Azzurri, e conseguentemente al buon, a volte anche troppo, ct Cesare Prandelli, il merito o demerito fate voi di aver ottenuto la qualificazione matematica con due turni di anticipo, un risultato mai raggiunto prima. Ma c’è un…ma!
Nonostante tutto, non si può essere ciechi dinanzi al fatto che, una volta ottenuto il via libera per partecipare al Mondiale in programma in Brasile, alla nostra Nazionale rimanevano soltanto due partite per fregiarsi del titolo di testa di serie, e conseguentemente usufruire di un sorteggio nella fase finale (quello che oggi ci appare un incubo) più o meno morbido. La rabbia cresce ancor di più se si considera che le due partite erano più che abbordabili: contro una Danimarca ben lontana dall’essere lo spauracchio di quella degli anni ‘90, e l'Armenia, sulla cui efficacia calcistica non mi sembra sia il caso di aggiungere altro, con tutto il rispetto ovviamente.
Mondiali Brasiliani 2014

Sarebbe stata sufficiente una vittoria…una sola misera vittoria a scelta, in una delle due gare, che invece la Nazionale di Prandelli ha chiuso con due pareggi faticosi e rocamboleschi: una colpa evidente che ci ha fatti precipitare dal 4° al 9° posto nel ranking, con la conseguenza di lasciare il posto di testa di serie a rappresentative niente pò pò di meno che a Belgio e Svizzera! Bisogna dire che certe prodezze, siamo capaci solo noi di farle…mi fermo qui che è meglio. Mea culpa mea massima culpa!
Adesso temiamo un girone, al mondiale brasiliano, nel quale potremmo dovere incontrare subito squadre come: Brasile, Olanda e Stati Uniti, tanto per dare un volto a quello che molti chiamano incubo. Se siamo arrivati a questo punto, è bene ripeterlo, dobbiamo ricordare le partite con Danimarca e Armenia (tanta lana quest’ultima!).

Per il resto una Nazionale che si presenta a un Mondiale per vincerlo, come è giusto che sia come quella Azzurra, non può e non deve farsi un problema degli avversari, sarà un girone di ferro per noi ma lo sarà anche per gli “Altri”: li deve battere, punto e capo a. Cosa che in passato è già riuscita quattro volte, con la conquista del titolo mondiale.

Comunque che una partenza "morbida"sia preferibile per l'Italia, tra l'altro, è tutto da dimostrare: le sconfitte più cocenti, nella storia passata del nostro calcio, sono arrivate proprio contro avversari di secondo piano. In genere, contro avversari forti, le cose vanno decisamente meglio.




Ucraina: confronto a Kiev tra Russi ed occidentali! Il Parlamento bloccato.

Un deciso faccia a faccia tra Russi e occidentali, in quel di Kiev, capitale Ucraina destabilizzata recentemente dalle manifestazioni, per una consulta dei ministri degli Esteri dell'Osce, nel momento in cui cresce la pressione sul presidente Vitkor Yanukovych a seguito il suo dietrofront riguardo l’associazione con la Ue. Nella giornata di ieri i facenti parte dell'opposizione hanno ricevuto il supporto dei maggiori paesi occidentali, in aggiunta ai tre predecessori di Yanukovych, apertamente favorevoli con la contestazione in atto filoeuropea, che chiede a gran voce la sospensione della firma dell'accordo di associazione con Bruxelles oltre che le dimissioni dell’attuale presidente e quindi del governo.

Le minacce e le pressioni esercitate sull'Ucraina per isolarla dall'Ue sono «inaccettabili», ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, facendo riferimento alla Russia, durante un Consiglio ministeriale dell'Osce a Kiev.
Il segretario generale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Lamberto Zannier in sintonia e collaborazione con il capo della diplomazia tedesca Guido Westerwelle ieri sera erano con i manifestanti su Piazza Indipendenza Maidan (piazza) per gli ucraini, in possesso dei manifestanti da domenica dopo un protesta che ha raccolto oltre 100mila persone.
OSCE

«Siamo qui in quanto europei a casa di europei. Le porte dell'Unione europea restano aperte» ha detto Westerwelle dopo aver incontrato i leader dell'opposizione ucraina, tra cui il pugile Vitali Klitschko.
Alla riunione dell'Osce saranno presenti circa 30 delegazioni, tra cui quella russa, con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, Westerwelle, e i ministri di vari paesi tra cui quello della Polonia, storicamente legata all'area occidentale dell'Ucraina e in prima linea negli sforzi per avvicinare Kiev alla Ue.  

John Kerry, capo della diplomazia americana, ha disdetto la sua presenza a Kiev, ma ieri in Moldova ha espresso il suo sostegno all'opposizione, e oggi la segretaria aggiunta del dipartimento di Stato Victoria Nuland sottolinea, affermando che Washington sta con il popolo ucraino «che vuole un futuro in Europa». Dichiarazioni che stridono con quelle di Lavrov, che ieri ha mosso accuse verso gli occidentali di inviare un «messaggio sbagliato» agli ucraini.

A una domanda sulle rivendicazioni della piazza, un alto responsabile del governo molto vicino a Yanukovych ha affermato che le elezioni anticipate potrebbero essere oggetto di discussioni con l'opposizione. «Dobbiamo tenere negoziati» ha detto il vicepremier Sergei Arbuzov ieri sera alla Tv. «Poi, quando ci saranno le proposte ufficiali, discuterle» ha aggiunto il 37enne Arbuzov, componente di primo piano della cosiddetta "famiglia" che circonda e consiglia il presidente. L'opposizione manifesta da due settimane contro la sospensione decisa dalle autorità del processo di associazione con la Ue, in favore di una maggiore collaborazione con la Russia.

Il rifiuto di Yanukovych, al vertice di Vilnius di venerdì scorso, di firmare l'intesa in preparazione da oltre tre anni ha convinto migliaia di manifestanti a occupare la Maidan, luogo simbolo della rivoluzione arancione del 2004, che mandò al potere i filo occidentali. La mobilitazione è esplosa dopo che la polizia sabato ha disperso con la violenza una manifestazione sulla Maidan, ferendo decine di persone. Domenica sulla Maidan erano oltre 100mila e i feriti negli scontri con la polizia centinaia. Yanukovych è da martedì in Cina in visita ufficiale e sula via del ritorno dovrebbero far scalo a Mosca. A Kiev migliaia di manifestanti sono ancora in piazza stamani, tra tende e bracieri per affrontare il gelo. «L'Ucraina è Europa» si legge sui cartelloni sulla Maidan.

Yanukovych in Cina incontra il presidente cinese Xi Jinping
Nel mentre, il presidente ucraino Viktor Yanukovych, duramente contestato a Kiev nell'ultima settimana, ha incontrato oggi a Pechino il presidente cinese Xi Jinping. La sua visita nella Repubblica popolare, data per incerta fino all'ultimo minuto, è venuta in uno dei momenti di massima tensione nelle strade della capitale ucraina e mentre a Kiev sono riuniti i ministri degli esteri dei paesi dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).






Dal Quirinale il Presidente Napolitano invita alla calma: il Parlamento è legittimo!

Dal Quirinale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, invita alla calma: il Parlamento è legittimo! Nessuna ombra di dubbio riguardo la legittimità dell'attuale parlamento, nato con il Porcellum che appena qualche ora fa è stato bocciato dalla Consulta. Ma è pur vero che adesso urge l’azione non più procrastinabile di modificare l'attuale legge elettorale, minimizzando al contemporaneamente il numero parlamentari, con la sospensione definitiva al bicameralismo paritario. Questo è quanto affermato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, recandosi al Palazzo Reale di Napoli per un convegno messo in atto dalla Fondazione Mezzogiorno Europa.

Parlamento totalmente legittimato«Stiamo parlando - ha fatto capire il capo dello Stato interloquendo con i giornalisti che a Napoli gli ponevano all’attenzione se le Camere fossero adesso delegittimate - di una sentenza della Corte costituzionale che espressamente si riferisce al parlamento attuale dicendo che esso stesso può ben approvare una riforma della legge elettorale». Quindi, ha aggiunto il presidente Napolitano, «è la Corte stessa che non mette in dubbio che c'è continuità nella legittimità del Parlamento».
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Ribadire superamento sistema proporzionaleA seguito  della sentenza della Corte costituzionale le forze politiche devono ottemperare a quello che ormai è «un imperativo» e mostrare «una espressione di volontà attenta a ribadire il già sancito, dal 1993, superamento del sistema proporzionale». ha tenuto a sottolineato il presidente della Repubblica.

Sentenza Consulta non può aver stupito nessuno
Il capo dello Stato ha rammentato il ritardo del Parlamento nel legiferare a tal proposito. Aldilà delle continue premure da lui stesso più volte effettuate. «La decisione della Corte Costituzionale non può aver stupito o colto di sorpresa chiunque abbia ricordo delle numerose occasioni in cui sono intervenuto per sollecitare fortemente il Parlamento ad intervenire a modificare la legge elettorale del 2005 almeno nei punti di più dubbia costituzionalità»,ha evidenziato Napolitano. Il capo dello Stato ha spiegato che questi punti di dubbia costituzionalità erano stati segnalati «dalla stessa Corte costituzionale già nelle sentenze del gennaio 2008 e del gennaio 2012, esaminando le richieste di referendum abrogativi della legge vigente».

Problema è volontà politica
«Il problema - ha spiegato ancora il presidente Napolitano - era e resta quello dell'espressione di una volontà politica del Parlamento tesa a produrre finalmente la riforma elettorale giudicata necessaria - ha sottolineato Napolitano - da tutte le parti».

Ridurre anche il numero dei parlamentariIn ogni caso, secondo Giorgio Napolitano, le forze politiche oltre a ribadire il superamento del sistema proporzionale dovrebbero adoperarsi per introdurre alcune modifiche costituzionali come, ad esempio, «la riduzione del numero dei parlamentari e la modifica del bicameralismo paritario».

Problema è volontà politica Camere
Per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sul tema della legge elettorale «il problema era e resta quello dell'espressione di una volontà politica del Parlamento, tesa a produrre, finalmente, la riforma elettorale giudicata necessaria da tutte le parti».



Orientiamoci verso la cosmetica naturale, e partiamo dalla definizione di fitocosmesi

 Anche in fatto di cosmetici io sono sempre a favore a del naturale, il più naturale possibile. Il mondo vegetale è ricco di elementi efficacissimi tanto e forse anche più delle molecole chimiche che sono alla base della maggior parte dei cosmetici che definiamo tradizionali. Per questo spiegare bene il concetto di fitocosmesi è importante, perchè capire è alla base di scelte ponderate e consapevoli, al fine di presernvare la nostra salute e il benessere del nostro corpo.
La Fitocosmesi per essere seriamente considerata non può prescindere da questi concetti: la formulazione di un cosmetico deve tener conto con uguale importanza della base cosmetica e dei principi attivi ed il fitocosmetico favorisce naturalmente questo concetto.
Fitocosmesi

Partendo dalla conoscenza dei fenomeni di invecchiamento cutaneo i rimedi devono agire in sinergia fra loro combattendo tutti questi fenomeni senza eccezioni. Un ruolo fondamentale nella creazione di un fitocosmetico viene giocato dalla considerazione della qualità degli estratti e quindi dalla scelta del sistema estrattivo più idoneo (es CO2 supercritico) e dal fitocomplesso della pianta stessa. Il fitocomplesso è  l’insieme dei principi attivi del vegetale "in toto", essendo la pianta una "unitá terapeutica" nella quale i principi attivi formano dei fitocomplessi caratteristici. Infatti lo studio di un singolo principio attivo non porta a scoprire le proprietà della pianta, bensì solo quelle del principio attivo stesso. Mentre invece è stato dimostrato, in moltissimi casi, che l’azione della pianta è dovuta all’estratto totale della pianta stessa e non ai suoi costituenti chimici isolati. In altri termini, l’insieme dei principi attivi dell’estratto è superiore all’attività delle varie molecole considerate singolarmente. Questo spiega perché le piante, usate nella loro totalità, producano effetti diversi da quelli ottenuti utilizzando i loro singoli principi attivi. Questo "insieme" di cui stiamo parlando, responsabile della specifica attività di una pianta e spesso formato da centinaia di molecole diverse, costituisce un’entità biochimica unitaria, che agisce grazie all’azione complementare e di reciproco potenziamento dei singoli costituenti. Tale sinergia è all’origine dell’attività più dolce, meno aggressiva e soprattutto più armonica che molte piante hanno rispetto ai farmaci, poiché la tossicità di alcuni loro costituenti viene mitigata da altri.  Se una sostanza è di origine naturale, non è detto che i parametri utilizzati per la sua estrazione siano conformi e convenienti ad ottenere un prodotto completamente naturale. Per esempio i residui di solventi potrebbero contaminare il prodotto stesso. Esistono a questo proposito dei parametri codificati dal “Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici” (via J. Barozzi, 8 40126 BOLOGNA). Questi parametri sono stati inviati ai produttori delle sostanze, al fine di ottenere una dichiarazione sotto la loro responsabilità, che anche i criteri estrattivi sono consoni al concetto di naturale. Un breve cenno al del metodo estrattivo che utilizza il CO2 supercritico. Quando un liquido viene riscaldato in un recipiente chiuso, evapora fino a un punto critico in cui la densità del vapore così formato e quella del liquido restante sono uguali. Al di là di questo punto, il sistema entra in uno stato indeterminato tra il liquido e il gassoso, ossia diventa un fluido supercritico. La scelta di utilizzare l’anidride carbonica per questo scopo deriva dal fatto che essa è abbondante, poco costosa e facilmente trasportabile e non è tossica, poiché è prodotta e metabolizzata in natura dagli organismi viventi. I vantaggi di questa metodologia estrattiva si possono riassumere in questi pochi concetti: Il CO2 supercritico funziona bene a temperature che lasciano integri i composti biologici sensibili al calore. Il CO2 supercritico non inquina l’estratto vegetale con residui come avviene per altri estrattori
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