Il-Trafiletto
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22/03/14

"Gocce" di notizie: " La Merkel? Non e' vero che ci ha accolto con baci e abbracci"

Angela Merkel e' molto austera" con noi. Cosi' Giorgio Squinzi ha risposto a Roberto Maroni che gli chiedeva conto dell'accoglienza ricevuta nel corso della cena cui ha partecipato insieme al premier Matteo Renzi, al termine del vertice italo-tedesco. Al governatore lombardo che gli domandava se avesse riscontrato lo stesso feeling registrato dalle cronache giornalistiche, durante un incontro organizzato a palazzo Lombardia, il presidente di Confindustria ha risposto: "Mi spiace doverlo sfatare".
 "Non e' vero che ci ha accolto con baci e abbracci", ha proseguito Squinzi. La signora Merkel, ha continuato, "ha detto che non possiamo derogare dalle regole". Il vincolo del 3% c'e' e rimarra' Il vincolo europeo del 3%, nel rapporto tra deficit e Pil, "c'e' e rimarra'" ha detto Squinzi. "Non credo che possiamo pensare che ci sara' un alleggerimento: il vincolo c'e' e rimarra', dobbiamo trovare risorse all'interno, in questa direzione, e' fondamentale la spending review".   fonte (AGI) .

19/03/14

"Gocce" di notizie: Aumentato l'età contributiva delle donne di un anno

Allineamento tra uomini e donne dell'eta' contributiva da 41 a 42 anni, per maturare i requisiti della pensione. E' una delle misure nell'area pensioni contenute in una delle 72 slide che compongono l'ultima versione del piano del commissario per la spending review Carlo Cottarelli. Il documento definitivo, come ha spiegato lo stesso Cottarelli oggi in Senato, sara' presentato con il Def. Il risparmio atteso da questa misura e' indicato in 200 milioni nel 2014, 500 milioni nel 2015 e 1 miliardo nel 2016. Tra le proposte figura anche il contributo temporaneo sulle pensioni relativamente piu' elevate (esentando l'85 percento dei pensionati) che il premier Matteo Renzi ha gia' detto che non sara' tra gli interventi, misura che e' indicata dal commissario per anticipare gli effetti della maggiore deindicizzazione delle pensioni dal 2015 (attese risorse per 600 milioni nel 2015 e 1,5 miliardi nel 2016).
I risparmi attesi dal contributo di solidarieta' sulle pensioni piu' elevate sono quantificati in 1,4 miliardi nel 2014, 1 miliardo nel 2015 e 500 milioni nel 2016. Nel menu' c'e' poi la revisione delle pensioni di guerra (la maggior parte per superstiti di vittime della seconda guerra mondiale; spesa attuale 1,5 mld) e una stretta sulle pensioni di reversibilita' (su nuovi flussi) con una riduzione percentuale di conversione per fasce di reddito.          fonte(AGI)

03/12/13

Olli Rehn: "Non bastano le buone intenzioni del governo italiano su privatizzazioni e spending review"

Olli Rehn, vice presidente della Commissione europea, accusa l'ITalia: "l'Italia non sta rispettando un certo ritmo di riduzione del debito, privatizzazioni e spending review, per ridurre il debito"

BRUXELLES - Ho preso nota delle buone intenzioni del governo italiano su privatizzazioni e spending review. Ma lo scetticismo è un valore profondamente europeo. E io ho il preciso dovere di restare scettico, fino a prova del contrario. In particolare per quanto riguarda i proventi delle privatizzazioni e i loro effetti sul bilancio del 2014". Parla così Olli Rehn, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per gli affari economici.
    
Olli Rehn, vice presidente della Commissione europea



Rehn resta convinto che la Finanziaria messa a punto da Letta e Saccomanni non ci consenta margini di manovra e che per di più debba essere corretta sul fronte del debito. 

Ma si dice anche pronto a ricredersi se, entro febbraio, il governo fosse in grado di presentare dati concreti sui tagli effettivi di spesa e introiti delle privatizzazioni. Che cosa non la convince nel piano di stabilità e nella legge finanziaria italiana? "Per quanto riguarda il deficit, l'Italia è in linea, anche se di poco, con il criterio del tre per cento e questo ha consentito al Paese di uscire dalla procedura per deficit eccessivo che è importante per la sua credibilità sui mercati finanziari. Inoltre l'Italia deve rispettare un certo ritmo di riduzione del debito, e non lo sta rispettando. Per farlo, lo sforzo di aggiustamento strutturale avrebbe dovuto essere pari a mezzo punto del Pil, e invece è solo dello 0,1 per cento. Ed è per questo motivo che l'Italia non ha margini di manovra e non potrà invocare la clausola di flessibilità     fonte

12/11/13

Sanità, consulenza e municipalizzate nel mirino di Cottarelli!

Sanità, consulenza e municipalizzate nel mirino di Cottarelli! Il programma di lavoro del commissario alla revisione della spesa, Carlo Cottarelli, è pronto. Lo stesso ha provveduto ad inviare al Comitato Interministeriale per la spending review il suo piano di lavoro. Cottarelli è arrivato al Tesoro da 20 giorni ma ha immediatamente cercato di fare in modo di trasmettere il proprio programma di lavoro, entro la data di scandenza prescritta dalla decreto legge istitutivo.
Il programma di lavoro, fa sapere in serata il ministero dell'Economia, "reca gli obiettivi e gli indirizzi metodologici dell'attività di revisione della spesa pubblica" e prevede che il Comitato interministeriale per la revisione della spesa si riunirà nei prossimi giorni per esaminarlo. Successivamente il piano sarà trasmesso alle Camere".
I tagli verranno fatti con il "bisturi" in maniera tale da chirurgizzare al massimo, analizzando le criticità comparto per comparto, per superare la logica delle riduzioni lineari che è stata la via più facile nei tanti momenti di emergenza degli ultimi anni.
Commissario straordinario Carlo Cottarelli

L'attuale governo "è nella condizione ideale per attaccare il problema della spesa pubblica perché in un governo di larghe intese ciascuno taglia un pò la spesa degli altri", ha detto oggi Piero Giarda, che aveva messo a punto durante il governo Monti un dossier proprio sulla spesa pubblica, base di partenza anche per il lavoro di Cottarelli. E infatti tra i primi incontri del Commissario c'è stato proprio quello con l'ex ministro Giarda. "Ci aspettiamo dei tagli selettivi e rimessi alle stesse amministrazioni che hanno padronanza della visione delle loro esigenze e delle loro disponibilità e delle esigenze dei cittadini in termini di servizi", ha evidenziato il presidente emerito della Corte dei Conti Luigi Giampaolino. La spesa pubblica ammonta alla macro-cifra di 800 miliardi di euro ma una parte non è intaccabile. Tra i settori maggiormente sotto i fari c'è la sanità e l'attesa è per un'accelerazione per i cosiddetti costi standard. Ma nel mirino anche le tante municipalizzate, le consulenze, l'utilizzo degli immobili pubblici. Un ruolo primario dovrebbe essere giocato anche dalla razionalizzazione e centralizzazione degli acquisti attraverso la Consip.

L'obiettivo finanziario della spending review non è stato quantificato anticipatamente ma potrebbe essere quello di mettere in cantiere tagli per oltre 10 miliardi di euro in tre anni. Questa è infatti la cifra necessaria, tra il 2015 e il 2016, per evitare maxi-tagli agli sconti fiscali già decisi nella legge di stabilità all'esame del Parlamento. Al momento comunque la quantificazione vera e propria degli effetti della spending review nello stesso ddl Stabilità è cauta: 600 milioni di euro nel 2015 e 1,31 miliardi di euro a decorrere dall'anno 2016. In ogni caso alcuni primi risultati dovranno essere raggiunti già nel breve periodo, nel 2014; si guarda infatti proprio ai tagli di spesa per finanziare un ampliamento degli sgravi fiscali. "Cruciale" è infatti la parola usata più volte in questi giorni dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni per indicare il processo in corso di revisione della spesa.
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