Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta placebo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta placebo. Mostra tutti i post

07/04/14

ANTISTAMINICI LA SCIENZA CONFERMA IL RUOLO POSITIVO DELLE PIANTE

LE RINITI CURATE CON ORTICA E POMPELMO

Alcune piante contengono sostanze con effetti antiallergici, per esempio istamina, seratonina e acetilcolina che si trovano in dosi concentrate nelle foglie fresche di ortica. L'ortica inoltre contiene glucochinasi e clorofilla. Per studiarne gli effetti, in una ricerca condotta su 69 pazienti affetti da riniti allergiche si è constatato che il gruppo trattato con 300 mg di ortica congelata o seccata ha riportato maggiori benefici rispetto a quello trattato con placebo. Per il trattamento di rinite allergica è stata individuata la dose di 300 mg di ortica con
gelata/seccata. La bromelaina è invece una glicoproteina ricavata dal fusto dell'ananas. Per le riniti allergiche, la dose Indicata è stata di 400-500 mg, tre volte al giorno. La quercetina è un flavanoide contenuta in una vasta gamma di vegetali ed erbe. La dose individuata per le riniti allergiche varia da 250 a 600 mg, , tre volte al giorno, 5-10 minuti prima dei pasti. L'effetto della , quercetina può essere rafforzato dalla somministrazione conternporanea di bromelaina. La vitaminà C ha diversi effetti antistaminici. È stato dimostrato che previene la secrezione di istamine delle cellule e ne accresce la disintossicazione. I livelli istaminici sona risultati inversamente proporzionali ai livelli di acido ascorbico. A questo proposito, 27 soggetti sottoposti tre volte ai giorno a trattamento intranasale di vitamina C confrontati con 21 soggetti trattati con spray nasali placebo, avevano evidenziato dopo due settimane un miglioramento nel 74% dei casi con conseguente diminuzione di secrezione, blocco ed edema. Nei soggetti trattati con placebo il miglioramento è stato del 24 per cento. La vitamina C non è tossica ed è praticamente priva di effetti collaterali, tranne nei casi di diarrea e gonfiori addominali. Si consigliano per le riniti allergiche almeno 2 g al giorno di vitamina C.
Fonte: S,M Thomhlll, A.M. Kelly, «Natura! treatment' of Perennia! Allergie Rhinitis», "Alt Med Rèv~ 2000;5(5):448-454,

IL PARERE DELL'ESPERTO
Il tema di quest' articolo si concentra sulle reazioni allergiche più classiche (dolore allo stomaco, rea zioni cutanee, problemi respiratori). L'estratto di semi di pompelmo è stato utilizzato da molti per le allergie stagionali (reazioni istaminiche) ma personalmente ho avuto limitati successi con questi prodotti salvo nei casi in cui sono stati usati con forti dosaggi. Con ogni. probabilità si otterrebbero risultati migliori utilizzando una miscela di ortica; quercetina e bromelaina. Utilizzando contemporaneamente diversi prodotti naturali la sinergia che si stabilisce tra di loro permette di utilizzare dosi inferioriri ripetto a quando vengono usati individualmente

07/01/14

Per i malati di Alzheimer la speranza viene dalla vitamina E.

I malati di Alzheimer possono sperare. Gli scienziati del Minneapolis VA Health Care System hanno scoperto che un dosaggio quotidiano di 2000 UI di vitamina E, rallenta molto più efficacemente il declino funzionale dei pazienti rispetto al placebo e a un noto farmaco per il trattamento dei sintomi dell’Alzheimer e riduce la loro necessità di essere assistiti. Il dottor Maurice W. Dysken e colleghi hanno condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of American Medical Association (JAMA) e in cui si sono prese in considerazione l’efficacia e la sicurezza della vitamina E rispetto ad una classe di farmaci specifici per l’Alzheimer come la Memantina.
Lo studio ha coinvolto 613 pazienti con diagnosi di Alzheimer da lieve a moderata che, suddivisi a caso in quattro gruppi, avrebbero ricevuto: 1) 2.000 Unità Internazionali (UI) di vitamina E al giorno; 2) 20 mg di Memantina al giorno; 3) la combinazione delle due sostanze; 4) un placebo. Il follow-up è durato circa 2,3 anni, durante il quale le variazioni nel declino funzionale sono state valutate per mezzo dell’Alzheimer’s Disease Cooperative Study/Activities of Daily Living Score. RISULTATI: nei pazienti del gruppo 1) trattati con vitamina E hanno avuto una diminuzione del 19% nel tasso annuo di declino funzionale cerebrale, rispetto al gruppo 4) trattato con placebo. Inoltre i pazienti trattati con la vitamina E hanno avuto meno bisogno di assistenza personale e sanitaria rispetto sempre al gruppo placebo di circa 2 ore al giorno. Di contro i pazienti dei gruppi 2) e 3) trattati rispettivamente con Memantina e combinazione delle due sostanze non hanno mostrato benefici significativi rispetto al trattamento con la vitamina E. Un buon apporto di vitamina E può dunque essere benefico contro la malattia di Alzheimer, e la dieta è sempre il metodo migliore per assumere le vitamine. Tra i cibi che più contengono la vitamina E ricordiamo gli oli vegetali come l'olio di germe di grano e altri oli di semi come quelli di girasole, mais, nocciola, mandorle...

25/12/13

Il Viagra attenua i dolori mestruali



Il Sildenafil, meglio noto come Viagra, è il farmaco che ha rivoluzionato la sessualità maschile negli ultimi 15 anni, ora potrebbe attenuare i dolori mestruali nelle donne, e senza effetti collaterali. A dare una speranza su questa nuova possibile applicazione del Viagra è uno studio condotto dal Penn State College of Medicine e pubblicato da Human Reproduction. Il meccanismo d'azione del Viagra consiste nell'elevare i livelli delle sostanze chimiche che fanno rilassare i tessuti, migliorando il flusso sanguigno nell'organismo e di conseguenza nei corpi cavernosi dell'apparato riproduttivo maschile. Questo effetto sulla funzione erettile è stato scoperto per caso, nell'usare il medicinale per migliorare l'apporto sanguigno al cuore nei pazienti affetti da angina. Secondo la nuova ricerca alcuni antinfiammatori non steroidei ( FANS), come l'ipubrofene, non funzionano bene sulle donne che soffrono di dolori mestruali e, se usati a lungo, possono causare ulcere allo stomaco e danni renali. Anche una ricerca precedente aveva esaminato gli effetti delle pillole di Viagra per curare i dolori mestruali, ma le partecipanti al test sono state colpite da mal di testa.  Quando però questo farmaco (Viagra) viene somministrato come ovulo vaginale, non si verificano effetti collaterali. Lo studio in doppio ceco ha coinvolto donne tra i 18 e 35 anni che soffrivano di dolori mestruali da moderati a severi, alcune sono state trattate con Viagra, ad altre è stato somministrato placebo. Le pazienti hanno valutato il loro grado di sofferenza nelle quattro ore successive e hanno dedotto che gli ovuli col Viagra hanno attenuato il dolore senza alcun effetto indesiderato. Se gli studi continueranno a dare questi risultati, hanno detto al Penn State College of Medicine, il Sildenafil (VIAGRA) potrebbe diventare un'opzione di cura per le pazienti.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.