Il-Trafiletto
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17/09/14

Merende sane da portare a scuola: meglio fatte in casa

Il momento dell'intervallo a scuola è importante per i bambini, è lo svago tra una lezione e l'altra, ed è anche il momento di fare uno spuntino perchè c'è bisogno di energia per concentrarsi.
Il metodo più sbrigativo che molte mamme usano è quello di dare ai propri figli le merendine già confezionate: non c'è errore più grande. Fate attenzione, le merendine non sono sane e abituano i bambini ad uno stile alimentare errato.

Pane e marmellata
immagine presa dal web
Molte merendine contengono coloranti, conservanti e zuccheri in eccesso, per non parlare dei grassi. Come fanno notare anche gli esperti dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù lo spuntino durante le ore di lezione assume un ruolo fondamentale per fornire energia "a rapito consumo" che permette di prevenire il calo di attenzione e del tono dell'umore tipico della tarda mattinata. Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare sottolinea: «Senza sostituirsi alla prima colazione, lo spuntino non deve avere un apporto calorico eccessivo. Dovrebbe fornire, infatti, il 5-10% delle calorie giornaliere e oscillare, in base all'età, tra le 100-125 calorie di un bambino di 6 anni e le180-200 di un adolescente».

Sono dunque da preferirsi alimenti facilmente digeribili, ricchi di carboidrati e poveri di grassi che non impegnino troppo la digestione degli alunni con conseguenze negative sulle prestazioni scolastiche per l'eccessivo apporto calorico. Inoltre sarebbe bene abituare i bambini fin da piccoli ad apprezzare alimenti più genuini, come le merende preparate in casa dalla mamma o dal papà. Dai biscotti, alla macedonia, fino al pane con la marmellata.

Abituiamo i bambini a distinguere ciò che è sano o no e proporre uno spuntino diverso. Ecco alcuni suggerimenti:
1) Biscotti fatti in casa: Sostituite i biscotti confezionati con dei biscotti preparati in casa da voi, seguendo i gusti del vostro bambino. Una ricetta originale e sana che potreste sperimentare è rappresentata dai biscotti alla quinoa, ottimi da gustare sia a colazione che a merenda, al momento dell'intervallo. E non inventate scuse sul tempo che manca, il weekend è il momento opportuno per fare cose di questo genere e avvantaggiarsi.
 2) Macedonia: ecco un modo per gustare della frutta di stagione sempre diversa al momento della merenda. Sarà molto semplice portarla con sé a scuola utilizzando un contenitore per alimenti adatto. La frutta si manterrà in stato perfetto se aggiungerete alla preparazione della macedonia un po' di succo di limone o di arancia. Basta anche un semplice frutto, come la classica mela
3) Pane e marmellata: niente di più classico  sano, soprattutto per chi è stato bambino quando le merendine che oggi spopolano non erano ancora così diffuse. Se preparerete delle marmellate con la frutta estiva, meglio ancora se senza zucchero aggiunto, avrete a disposizione una buona scorta per la merenda dei bambini per i primi mesi di scuola.
 4) Torta o ciambellone: una torta o un ciambellone è una delle merende più originali. Non può esistere una fetta di torta uguale all'altra. Preparare una torta vi permetterà di sostituire al meglio le classiche merendine. Soprattutto, conoscerete alla perfezione gli ingredienti che la merenda del bambino conterrà.
 5) Crackers fatti in casa: i crackers sono una delle opzioni preferite dai bambini che scelgono le merende salate. In commercio ne esistono numerose varietà, ma sappiamo quali ingredienti contengono realmente? La maggior parte dei crackers in commercio contiene olio di palma, mentre le mamme potrebbero prepararli con olio extravergine. Preparare i crackers è economico e veloce. Si conservano per qualche giorno in scatole di latta.
 6) Pane e nutella vegan:  è' possibile preparare una versione casalinga della nutella, molto più sana e gustosa, in cui poter regolare il contenuto di zuccheri e di grassi. Sarà comunque ottima da spalmare sul pane e molto apprezzata.
7) Crostata: se i vostri bambini non amano molto mangiare la frutta, potreste provare a preparare per loro una crostata sempre diversa, a seconda dei gusti e della stagionalità. Un'altra internativa interessante alle classiche merendine è rappresentata dalle crostatine alla marmellata preparate in casa da voi.
8) Focaccia: ecco un'ulteriore opzione dedicata ai bimbi che preferiscono le merende salate. La focaccia si mantiene morbida per qualche giorno, soprattutto se preparata con la pasta madre. Potrete dunque prepararla all'inizio della settimana e tenerne da parte un paio di fette per la merenda. Seguire i gusti del bambino per scegliere gli ingredienti, oltre che le varietà tipiche della vostra regione.
 9) Kinder fetta al latte fatta in casa: questa soluzione potrebbe risultare utile nel caso in cui il vostro bambino non voglia rinunciare alle merendine tanto pubblicizzate in televisione. Gli spot pubblicitari delle merendine sono rivolti proprio ai più piccoli e spesso, purtroppo, causano cattive abitudini. Potreste comunque provare a sperimentare la preparazione casalinga di questo noto snack, per abituare i bimbi a riscoprire sapori più genuini.
10) Barrette di cereali: stesso dicasi  per le barrette di cereali confezionate, esiste un'alternativa. Si tratta di snack preparati in casa con frutta secca, frutta essiccata e fiocchi di cereali. Si otterranno delle barrette molto simili a quelle commerciali nell'aspetto, ma completamente prive di coloranti e di conservanti. Potrete facilmente personalizzarle a seconda dei gusti del vostro bimbo.

A tutto ciò che troviamo confezionato e pronto al supermercato esiste un'alternativa sana e veramente nutriente e gustosa, fatevi un giro sul web troverete tantissime proposte, facili e veloci. E non dimenticate di coinvolgere i vostri figli nella preparazione di queste merende, si divertiranno e avranno la possibilità di imparare a mangiare sano. 

05/03/14

MERENDINE: Snack con additivi | Casi di iperattività nei bambini

Additivi nelle merendine causano iperattività nei bambini I cultori dell'alimentazione naturale potrebbero dire: «Noi lo abbiamo sempre sostenuto». Infatti, nessuno può negare che naturisti e promotori del biologico denunciano, da oltre 30 anni, che alcuni additivi contenuti in bibite, snack e merendine possono scatenare iperattività e capricci nei bambini. 


Lo conferma uno studio dell'osservatorio indipendente britannico «Food Commission» secondo le cui risultanze gli additivi hanno la caratteristica di scatenare gli effetti negativi cui abbiamo accennato in un bimbo su quattro. La ricerca non è venuta per libera scelta dell'Osservatorio ma solo dietro le proteste di un gruppo di genitori che si erano allarmati per le reazioni mostrate dai loro figli dopo che questi avevano assunto alcuni tipi di bevande, dolci e patatine.
Maschi e fertilità
Fino a qualche tempo fa si credeva che l'orologio biologico - parliamo di fertilità - scattasse nell'uomo in età molto avanzata. Le cose non stanno esattamente così: un'indagine americana, portata avanti da un'équipe della University of Washington, ha dimostrato che la fertilità maschile inizia a scendere dopo i 35 anni per avere poi un vero e proprio tracollo dopo i 40. Secondo l'urologo Narendra Singh, che dirige il gruppo di ricercatori, intorno ai 40 anni il Dna delle cellule dello sperma è più esposto a danni.

Pericolo acqua
A leggere i dati di una ricerca norvegese, eseguita da Lars Stene dell'ospedale universitario Ulleval di Oslo su 314 bambini, anche l'acidità dell'acqua potrebbe entrare nella genesi del diabete di tipo 1, colpisce 20 mila bambini in Italia e si manifesta durante l'infanzia o l'adolescenza, che determina la dipendenza dall'insulina già in giovanissima età. E veniamo ai fatti: il Ph dell'acqua è neutro, cioè 7. Ma se si abbassa fra 6,2 e 6,9, diventando acido, il rischio diabete salirebbe quasi quattro volte di più rispetto a chi beve acqua a bassissima acidità. Lo studio, pubblicato sulla rivista "Diabetes Care", è stato condotto prendendo campioni di acqua dai rubinetti di casa di 64 bambini diabetici e 250 sani. Il responso è stato chiaro: dai rubinetti di chi era malato usciva acqua più acida. Gli esperti precisano di non volere mettere sul banco degli imputati l'acqua, ma ritengono che un basso ph deriverebbe da alterazioni del terreno su cui si trovano le falde acquifere in questione. In pratica l'acqua acida potrebbe essere il risultato di una caratteristica composizione minerale dell' ambiente oppure determinare una modificazione della flora batterica e dei virus presenti. E potrebbe essere proprio un'infezione virale a distruggere le cellule beta del pancreas, quelle che producono l'insulina.

Vitamine in pillole? Sono inutili
Quelle che sembravano, fino a ieri, alleate formidabili del benessere psicofisico, un rimedio contro le malattie e un aiuto per tenere lontani infarto o cancro sono solo una perdita di tempo e di soldi. Questo è quanto sostiene l'università di Oxford, una tesi che rischia di infliggere un duro colpo a un settore che solo nel Regno Unito ha un giro di affari che tocca i 550 milioni di euro l'anno. Le risultanze provengono dal programma «British heart protection study»: ha avuto una durata di 5 anni e vi hanno partecipato 20 mila volontari. La sentenza? Pillole giornaliere a base di vitamina C, E o betacarotene non hanno il minimo effetto sulla prevenzione del cancro, delle patologie cardiache o sul declino delle funzioni cerebrali.

Polveri killer
Una ricerca finanziata dalla Commissione Europea su 26 città dell'Unione più Tel Aviv, Israele, per verificarne i livelli di smog, offre un quadro preoccupante. Intanto a Roma, per l'aria inquinata si muore di più che a Londra e a Parigi. Sotto accusa le cosiddette polveri sottili, soprattutto il pm l0, una miscela micidiale prodotta dalla combinazione dei gas di scarico dei motori con le particelle che si trovano in sospensione nell' aria. A Roma la concentrazione di pm l0 è superiore ai 20 microgrammi per metro cubo, a Parigi scende a 11,7 e a Londra a 5,9. La misurazione parte da 20 microgrammi per metro cubo perché sarà il limite previsto dalla Commissione Europea a partire dal 2010. Roma, unica città italiana dell'inchiesta, si colloca al sesto posto della speciale classifica, preceduta da Bucarest, Tel Aviv, Cracovia, Celije (Slovenia) e Siviglia.
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