Approda in aula la discussione del testo del ministro
Delrio sulle "funzioni di area vasta" che prevede la cancellazione delle
Province. E subito viene affossato da Forza Italia con le dimissioni della stessa relatrice di maggioranza. No anche dall'opposizione d
i Lega, M5S. Perfino
Ncd solleva dubbi e i democratici rischiano di restare soli. Alla fine la promessa slitta ancora, mentre incombe il rinnovo di 54 amministrazioni. Che rischiamo di dover mantenere per altri cinque anni Province addio, lunga vita alle province d’Italia. E’ partita oggi all
a Camera la discussione generale sul disegno di legge che dovrebbe
abolirle, fondere i comuni e istituire le città metropolitane.
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Delrio |
Ma come d’incanto si è subito arenata. Annuncia il
voto contrario Elena Centemero (Fi) che si dimette dall’incarico di relatore per la maggioranza suggellando una volta di più i nuovi squilibri del governo dopo lo strappo dei berlusconiani. Ma arriva anche il no della
Lega e perfino
Ncd nicchia. Nessuna apertura da
M5S che parla apertamente di “farsa e finta abolizione”. Parla di “requiem” della riforma
Arcangelo Sannicandro di Sel. Insomma, tutti contro il disegno di legge messo a punto dal ministro
Graziano Delrio che doveva essere il primo passo verso la cancellazione, una misura transitoria in attesa di una più corposa modifica al titolo
V della Costituzione. Restano col cerino in mano i
l Pd e il governo mentre tutta la materia sembra ormai destinata a finire sull’altro binario, non meno incerto, del prossimo, futuribile, disegno di riforma.