Il-Trafiletto
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14/09/14

Il silenzio, dentro i ritmi quotidiani del mondo

Lo definisco il silezio pubblico e non c’è bisogno di andare a cercare un posto, che mi faccia entrare meglio in me stesso e nemmeno delle guide che mi facciamo ricuperare un’equilibrio esteriore ed interiore. 


La persona non deve isolarsi dalla società e non deve taglare i ponti con tutta la tecnologia che lo può disturbare, anzi è necessario ancor di più per interagire con l’ambiente e le altre persone, ma deve solo ricalibrare le proprie parole, i tempi, i bisogni e i desideri. 

Per prima cosa quando decido di fare questo lavoro devo imparare a comunicare, spostando le mie parole più vicine al cuore e aspettando anche qualche minuto prima di dare qualsiasi risposta. 

Infatti parlare richiede un sacco di energia e tante volte si usa questa energia per dire un sacco di cose senza senso e senza spessore, solo per il gusto del dirle e del non fare silenzio, perchè il silenzio nella nostra società disturba. 

Quando impari a prenderti le giste pause, a sviluppare un senso di profondo di ascolto, a guardare e osservare prima di agire, pian piano quello che esce dalla nostra bocca diventa saggezza, sono parole misurate e mirate, che sanno sempre colpire nel segno.
Il silenzio nel nostro quotidiano

08/09/14

Frigorifero: usarlo correttamente ed evitare sprechi

Il frigorifero è un odegli ellettrodomestici più usati, al pari della lavatrice e della lavastoviglie. Ma siamo sicuri di usarlo in maniera corretta, sfruttandone in pieno le potenzialità e risparmiando contemporaneamente energia evitando inutili sprechi? Ecco alcuni consigli utili:

COME RISPARMIARE ENERGIA CON IL FRIGORIFERO
 -  Il frigorifero è infatti fondamentale per conservare gli alimenti in perfetto stato, ma è anche uno degli elettrodomestici che, rimanendo acceso 24 ore al giorno, comporta il maggior costo d’utilizzo.
Il frigorifero
immagine presa dal web

 COME USARE IL FRIGORIFERO SENZA SPRECARE ENERGIA
-  Se possibile, posizionate il frigorifero nella zona meno calda della cucina e lontano dai fornelli; Una volta trovato il posto ideale, mantenetelo un po’ distanziato dalla parete di fondo in modo da permettere al calore del motore di disperdersi meglio;
Cercate di mantenere il frigorifero sempre pulito e ordinato. Per detergere a fondo i vari ripiani vi basterà utilizzare un pò di acqua tiepida unita a bicarbonato di sodio o aceto. Non utilizzate detersivi che potrebbero rilasciare sostanze nocive per gli alimenti.

 COME RIPORRE GLI ALIMENTI NEI DIVERSI RIPIANI DEL FRIGORIFERO
 -  Le mensole centrali sono l’ideale per conservare al meglio uova, formaggi e salumi;
 -I cassetti in cui riporre frutta e verdura sono perfetti per mantenere in ottimo stato anche la carne; -Latte, acqua e bibite devono essere riposti invece nel ripiano posizionato nella porta del frigorifero; -Ricordate che alcuni alimenti come i pomodori, i fagiolini, i cetrioli e le zucchine soffrono se posti in frigorifero. Conservateli pertanto a temperatura ambiente e non riempite troppo il vano frigo perché l’aria fredda deve poter circolare in maniera uniforme;
-Evitate inoltre di introdurre alimenti ancora caldi perché alzano la temperatura media con un conseguente aumento dei costi.

COSA FARE PER UNA MAGGIORE EFFICIENZA DEL FRIGORIFERO
 - Per una maggiore efficienza del frigorifero ricordate infine di mantenere sempre pulite le serpentine posizionate nella parte posteriore: la polvere accumulata fa consumare fino al 30 per cento di energia in più.

10/08/14

Perché l'odore dell'erba tagliata è così buono? | Si può bere l'acqua del mare?

Perché l'odore
dell'erba tagliata è così buono?

L'erba che annusiamo è una miscela di idrocarburi ossigenati tra cui metanolo, etanolo, acetaldeide e acetone, detti green leafvolatiles (GLV). 

Il profumo ci piace perché tendiamo ad associarlo all'estate e ai fine settimana. Questo odore, peraltro, non è una semplice conseguenza accidentale del taglio delle foglie. Ci sono indizi del fatto che le piante emettano di proposito composti volatili in risposta al danno subito. Le piante di tabacco selvatico, per esempio, emettono un certo GLV solo quando vengono mangiate dai bruchi: fa da segnale per attirare insetti vicini che si nutrono di bruchi.

Si può bere l'acqua del mare?
La disponibilità di risorse idriche e la possibilità di accedervi da parte di tutti stanno diventando il tema ambientale e geopolitico più importante del Pianeta.

Per questo, fin dall'inizio del Novecento e ottenendo migliori risultati negli ultimi venti anni, l'uomo ha cercato di rendere potabile l'acqua marina. La desalinizzazione è il processo di rimozione della frazione salina dall'acqua di mare. Attualmente è possibile ma presenta non poche controindicazioni sia dal punto di vista ecologico sia da quello economico, richiedendo molta energia. Dei diversi tipi di desalinizzatoli utilizzati, alcuni scaldano l'acqua di mare convertendo il vapore desalinizzato in acqua potabile, altri utilizzano membrane filtranti, altri ancora sfruttano lo scambio ionico dei sali. In attesa che le tecnologie siano perfezionate, meglio trattare l'acqua potabile a disposizione per quello che è: un tesoro.(science)


01/08/14

Il silicene | Il materiale che rivoluzionerà la tecnologia

Fatti da parte, grafene, è questo il materiale che rivoluzionerà la tecnologia! Da quando è stato scoperto, nel 2004 il grafene si è goduto la ribalta della scienza dei materiali. Ma una sostanza dal nome simile, il silicene, riuscirà a rivoluzionare il settore dell'elettronica.

"Il silicene sta al silicio come il grafene al carbonio", spiega Yukiko Yamada-Takamura dell'Istituto Superiore di scienza e tecnologia giapponese, che è all'avanguardia nella ricerca sil silicene. Cosi come il grafene è un singolo strato di atomi di carbonio, il silicene è un singolo strato di atomi di silicio. Da molti punti di vista il silicene si comporta con il grafene: per esempio, è un ottimo conduttore elettrico che permette agli elettroni di scorrere quasi senza ostacoli. Ma ha un vantaggio cruciale sulla sua controparte di carbonio: essendo fatto di silicio è altamente compatibile con i circuiti di silicio già esistenti. Quindi il tempo necessario alla ricerca per far arrivare sul mercato prodotti a base di silicene sarà minore e i costi di produzione inferiori. Avrà anche gli stessi pregi del grafene: alta velocità computazionale e poca energia dispersa sotto forma di calore.
La struttura bidimensionale a nido d'ape
del silicene potrebbe presto essere la base
per lo sviluppo dei nuovi gadget tecnologici

Cosi, alla lunga, sarà il silicene a far fare cose meravigliose ai nostri smartphone, non il grafene. Il silicene batte il grafene anche il quanto a flessibilità strutturale. Laddove il grafene può assumere una forma sola, in cui gli atomi si dispongono in uno specifico reticolo orizzontale, il silicene è diverso.
"Il silicene può essere flessibile fino alla scala degli atomi, che quindi possono disporsi fuori da un piano", spiega Yamada-Takamura. Questi sottili spostamenti nella struttura atomica del silicene permettono di variarne le proprietà elettriche e di aumentare il numero dei possibili usi.

Il momento di gloria del silicene deve ancora arrivare: è stato creato per la prima volta appena due anni fa, da un gruppo di ricercatori in Germania. E' lontano dalla valanga di brevetti basati sul grafene che sono già stati registrati in tutto il mondo. Ma, alla fine, sarà il silicene ad avere l'impatto maggiore sulla nostra vita.(science)
APPLICAZIONI

  • Circuiti elettronici
  • Memorizzazione di dati
  • Catalizzatore per ripulire l'inquinamento

27/07/14

Idee da brevettare

Foto perfette con qualsiasi tempo! 
A volte le nostre foto hanno un aspetto decisamente amatoriale, ma ora Google ha trovato la soluzione: una fotocamera che sa esattamente dove ci troviamo e regola le impostazioni in base alle condizioni climatiche locali. La fotocamera di Google si auto-localizza sfruttando la rete GPS e scarica i dati meteo da Internet per determinare il livello esatto di luminosità ambientale, in base al quale calibra i valori di bilanciamento del bianco, saturazione, nitidezza e contrasto. Il sistema è adatto sia a smartphone che a tablet. Secondo il colosso della rete che l'ha inventata, questa tecnologia, molto superiore ai sistemi ( rilevamento luminoso già incorporati nelle fotocamere digitali, garantisce un livello supplementare di precisione. Scalando una montagna sotto la pioggia o prendendo il Sole ai Tropici, non dovremo dunque più litigare con quegli scomodi comandi manuali.
Idee da brevettare

"Sfogliare" eBook pieghevoli.
Sony sta approntando un lettore di eBook in grado di convertire al digitale anche i più accaniti sostenitori dei libri cartacei. Il dispositivo, sottile e flessibile, può essere piegato lungo la linea centrale come un normale volume. La flessibilità del materiale usato è particolarmente evidente lungo i margini esterni, che al tatto risultano simili alla carta. Per riprodurre ancor più fedelmente l'esperienza di lettura tradizionale, quando il lettore piega un angolo, un sensore rileva il movimento e consente di sfogliare le pagine. Il reader di Sony applicherà le tecnologie più innovative nel campo dell'elettronica flessibile. Lo schermo potrebbe essere un'unità di visualizzazione "elettroforetica" pieghevole, nella quale è attivo un campo magnetico dove si dispongono le particelle di pigmento. Il brevetto descrive inoltre le possibili applicazioni per la telefonia mobile, i riproduttori audio e i computer portatili: in questo caso, il display flessibile consentirebbe di far scorrere foto, tracce musicali o pagine web.

Energia da un deltaplano. 
Un inventore statunitense ha scoperto una nuova tecnica di produzione di energia: un'ala da volo libero in grado imbrigliare ad alta quota i venti più potenti. L'ultraleggero senza equipaggio umano di Dimitri Chernyshov sarebbe ancorato tramite un lungo cavo a un generatore a terra. In condizioni ventilate, il velivolo viene lanciato e fatto salire fino ad altezze superiori ; 350 metri: agitato dal vento, mette ir tensione il cavo e l'energia cinetica viene trasformata in elettricità.(science)



26/07/14

Meteorologia | Studiati i "fulmini bui" sulla Terra

 Studiati i "fulmini bui" sulla Terra
Quando infuriano i temporali, a volte i normali fulmini sono accompagnati da emissioni invisibili di radiazioni altamente energetiche. 

Questi lampi, battezzati "fulmini bui", non sono altro che raggi gamma che trasportano una quantità di energia molto superiore alle scariche tradizionali: l'energia, però, non va lontano, in quanto tende a disperdersi in tutte le direzioni.

La domanda cruciale è: che cosa accadrebbe ai passeggeri di un aereo che si trovasse nel posto sbagliato al momento sbagliato? Sarebbero esposti a livelli di radiazioni potenzialmente letali? A questa domanda hanno voluto rispondere Joseph Dowyer e la sua équipe del Florida Institute of Technology: il loro nuovo modello consente di prevedere come si generano i "fulmini bui" durante un temporale e conferma le precedenti osservazioni fatte dai satelliti. Il verdetto? Attraversare una tale esplosione energetica all'interno di un aeromobile espone a radiazioni pari a quelle somministrate durante una TAC "total-body", dice Dowyer. Livelli, dunque, non mortali e anzi a basso rischio. I piloti tentano comunque sempre di evitare l'attraversamento di temporali, e i fulmini bui in ogni caso si verificano soltanto una volta ogni mille lampi comuni.(science)


17/07/14

Camminare veloce o correre piano?

Camminare veloce o correre piano?
E' più efficiente a livello energetico camminare veloce o correre piano? Sia la corsa sia la camminata hanno una propria velocità ottimale. 

Quando si cammina, il piede tocca il terreno per l'intera falcata, così che le gambe sono quasi completamente distese e oscillano come pendoli. Un pendolo ha una sua frequenza naturale di oscillazione e, per camminare più velocemente di così, serve energia supplementare per accelerare e rallentare gli arti durante ciascuna falcata.

A una certa velocità, correre richiede meno energia, perché le gambe toccano terra solo brevemente e si piegano verso l'alto durante il movimento di ritorno: tale flessione accorcia l'effettiva lunghezza del pendolo e permette alle gambe di oscillare più velocemente. A bassa velocità, però, il movimento su e giù delle gambe e del corpo consuma più energia di quanta ne risparmia. Uno studio recente condotto presso l'Ohio State University ha scoperto che gli esseri umani tendono ad alternare corsa e camminata quando devono coprire una distanza di poco superiore alla lunghezza di un campo di calcio, il che suggerisce che ciò sia il compromesso più efficace tra velocità ed energia.(science)

09/07/14

Serre | Irrigate con acqua di mare

Serre irrigate con acqua di mare
Le serre catturano il calore del Sole cercando di massimizzare le rese colturali e far crescere le primizie. Ma com'è possibile costruirle nel deserto? 

L'inventore britannico Charlie Paton ha capovolto il concetto, per consentire agli agricoltori i produrre frutta, verdura e erbe aromatiche anche nelle zone più calde e aride del mondo. Fatto ancora più straordinario, con questo sistema l'acqua utilizzata per far crescere le piantine arriva dal mare. "Il potenziale di coltivabilità diventa praticamente illimitato", spiega Paton.

"Possiamo far crescere pomodori, lattuga e cetrioli in Paesi come l'Oman o gli Emirati Arabi Uniti, dove sarebbe altrimenti impossibile ottenere questi prodotti". Perché il processo sia efficiente, l'aria deve essere costantemente aspirata in tutta la serra e ciò richiede in certi casi l'uso di ventilatori. La tecnologia è particolarmente efficace nelle località marine e aree desertiche più calde e asciutte, per esempio in Nord Africa, Medio Oriente, Australia, Messico e Cina. L'energia necessaria per azionare gli impianti di pompaggio e aspirazione può essere prodotta con generatori solari. Alcune unità pilota delle nuove serre ad acqua di mare sono già state costruite a Tenerife, Abu Dhabi e nell'Oman. Il progetto più avanzato si trova a Port Augusta, a circa 300 chilometri a nord di Adelaide, in Australia.

Paton dice che i test effettuati in questa serra da 2mila metri quadrati dimostrano che il processo consente di ottenere rese da 80 chilogrammi di pomodori per metro quadro all'anno, una cifra equiparabile a quella delle avanzatissime serre olandesi. Quest'anno, si prevede di aumentare di 40 volte la superficie del sito produttivo.(science)


03/06/14

La teoria dei biofotoni di Popp

Che cosa sono i biofotoni? Questo è un termine che fa riferimento alla emissione di energia luminosa da parte dei tessuti viventi, ed ogni nostra cellula emette segnali specifici, propri e caratteristici. Quella dei biofotoni è una interessante teoria, elaborata dal fisico Popp, sulla base di una geniale intuizione del russo Gurwitsch (1922), in base alla quale (testata da molteplici esperimenti) gli eventi biologici primari alla base della vita ed anche le alterazioni che portano alla malattia, sono eventi fisici di natura informazionale e quindi elettromagnetica (frequenze modulate).

Il fisico Popp, spiega che l’elettromagnetismo ha un ruolo determinante nella sfera biologica degli esseri viventi, come Heinsenberg sostiene che la forza elettromagnetica è la forza da cui dipende la vita, poichè essa è capace di modificare l’energia cinetica a livello atomico e molecolare. L'emissione di biofotoni da parte di tutti gli esseri/organismi viventi (ormai comprovata e dimostrata) è la chiave di volta che ci fa capire come avviene il passaggio di informazioni sia all'interno della cellula sia tra cellula e cellula. Queste sono informazioni necessarie per dare inizio ai processi del metabolismo che regolano la crescita delle cellule stesse, la loro rigenerazione e differenziazione, i processi biochimici, enzimatici e l'informazione genetica.

Biofotoni
immagine presa dal web
Come ben sappiamo, il corpo umano è costituito da miliardi di cellule che comunicano fra loro affinchè tutto funzioni regolarmente. Vi è dunque un coordinamento e una trasmissione attraverso un preciso linguaggio in codice, tramite il quale  i biofotoni, costituiscono gli organi, gli apparati e tutte le funzioni che rendono possibile la vita fisica e mentale. In base alla teoria sviluppata da Popp, i biofotoni hanno la loro origine dal nucleo cellulare che, quando la cellula è sana, emette un campo elettromagnetico e funziona come una “stazione ricetrasmittente” che guida ogni processo cellulare (interno ed esterno) attraverso una comunicazione che viaggia alla velocità della luce, consentendo il coordinamento praticamente istantaneo fra le varie parti dell'organismo.

Dunque, sulla base di questa teoria, la malattia sarebbe  un’interruzione delle linee di comunicazione biofotoniche all'interno dell'organismo, dovuta a parassiti, virus, funghi, sostanze inquinanti etc. Proprio a causa di questa interruzione determinata dalle tossine si impedisce, del tutto o in parte, lo scambio di informazioni tra le cellule. Per cui prima si crea un'alterazione elettrica della cellula, in seguito un'alterazione chimica, infine compaiono i sintomi della malattia vera e propria.

16/05/14

Intensità d'impatto | Ferite causate | Fuoco dal cielo parte 5.

Onda d'urto meteorite
(immagine dal web)
Pensate a quale intensità, le due bombe atomiche siano state sganciate su Hiroshima e Nagasaki intorno la fine della Seconda guerra mondiale: l'energia complessiva era di 35 chilotoni, ovvero 35mila tonnellate di TNT! L'onda d'urto rilevata dall'IMS con cui è esploso il meteorite su Celjabinsk è stata di 460 chilotoni!

"E' stata la più grande esplosione in aria dall'evento di Tunguska del 1908", afferma Peter Jenniskens del SETI, Institute, in California. La maggior parte delle ferite causate si è potuto appurare che siano state conseguenza delle schegge di vetro delle finestre andate in frantumi dall'onda d'urto, nel raggio di azione di 90 km di distanza. Oltretutto, mentre il macigno sfrecciava in aria, la sua luce abbagliante è giunta a essere ben 30 volte più luminosa del Sole.

A un residente di Korkino, a 28 km dal punto di massima luminosità dalla meteora, si è staccata la pelle dal viso. Si sono verificati anche danni alle retine oculari. (science)

06/05/14

Massa solare | A quale velocità il Sole perde massa?

Il Sole possiede un'energia proveniente dalla fusione dell'idrogeno in elio, tale fusione genere una perdita di massa solare. Ma allora sorge spontanea la domanda: a che velocità perde il Sole la sua massa?

Gli astronomi hanno calcolato che il Sole a causa della fusione dell'idrogeno in elio, perde circa 4,26 milioni di tonnellate di massa al secondo! Tale valore rappresenta però soltanto lo 0,000000007% della massa totale del Sole che è di circa 2 ottilioni di tonnellate. Quindi niente paura per il momento,
perchè quando anche si arrivasse alla fine del ciclo vitale del Sole, ovvero sia tra 5 miliardi di anni, al Sole stesso rimarrà più o meno il 99,966% della sua massa attuale.

Bisogna altresi, tenere presente che l'effetto di riduzione di massa del Sole per espulsione è conseguentemente in parte bilanciato dalla contemporanea caduta di materiale proveniente dall'esterno. Il risultato al netto, prendendo in considerazione il fattore "comete in caduta sul Sole" che a loro volta hanno una massa media di 1013 kg, è una perdita di 6 x 108 kg/s.
Sole (immagine dal web)

Ma anche tralasciando il supporto proveniente dall'esterno, il valore totale è nettamente meno importante della riduzione in massa che il Sole realmente subisce per via delle reazioni termonucleari, che trasformano parte della materia in energia, la quale a sua volta si disperde sotto forma di sciame corpuscolare e in particolare, di radiazione elettromagnetica, ovvero sia in luce. Il calcolo di luminosità, conosciuta come costante solare (3.96 x 1026 W/s), rappresenta, secondo l'equazione E=mc2 (dove E sta per l'energia, m per massa e c la velocità della luce), che il Sole perde massa di 4 miliardi di kg al secondo, ben 7 volte di più di quella espulsa nei brillamenti, nei getti e nel vento solare.

I cambiamenti di massa necessari al Sole sono dunque irrisorie, ancor più quelle riguardo l'espulsione del materiale, ma ci si potrebbe domandare se, come principio base, è vero che la perdita di massa genera un allontanamento dei corpi in orbita intorno ad un astro. Istintivamente si potrebbe essere indotti a pensare che la risposta sia di si, esiste un teorema, quello di Gauss il quale afferma che fino a che il materiale si trova chiuso all'interno dell'orbita terrestre, il flusso del campo gravitazionale si mantiene costante.(science)

11/04/14

Pensare per un robot | Un robot per essere intelligente dovrà raggiungere l'efficenza del cervello umano!

Dopo averli visti in piedi su due zampe, camminare e toccare, nonchè manovrare perchè mai non dovrebbero pensare? Un robot infatti per definirsi intelligente, dovrà per forza raggiungere il livello di efficenza e potenza del cervello umano!

Forse uno dei motivi principali per cercare di emulare gli esseri umani quando si crea un robot è la speranza di renderlo più intelligente. In fin dei conti, ha senso ispirarsi al computer più sofisticato che ci sia: il cervello umano. Va benissio sapere calcolare il pi greco con un miliardo di cifre decimali, ma quando si hanno dinanzi impegni che richiedono di elaborare contemporaneamente innumerevoli dati i computer tradizionali sono il più delle volte in difficoltà denunciando limitazioni non indifferenti.

Lo si nota particolarmente durante il riconoscimento di immagini, laddove gli esseri umani sono capaci di distinguere un volto anche se il suo aspetto è mutato negli anni. Una soluzione potrebbe essere quella proposta da Henry Markram, direttore del Centro per le neuroscienze e la tecnologia dell'E'cole polytechnique fèdèrale di Losanna. Markram dirige il progetto Human Brain, un audace tentativo di realizzare con un supercomputer una simulazione di tutta l'architettura, le funzioni e i collegamenti dell'intero cervello umano, con i suoi 86 miliardi di neuroni e i 100mila miliardi di connessioni che li uniscono.
Progetto Human Brain

I più dotati supercomputer di oggi sono capaci di svolgere processi computazionali nell'ordine dei petaflop, ovvero sia, un milione di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo.

Secondo l'opinione di Markram il progetto di simulare il cervello umano necessiterà di un computer mille volte più potente e parecchia energia, almeno quanta ne consuma una piccola cittadina. Appare evidente che nonè affatto comodo e proficuo tutto ciò per un solo cervello robotico, visto che un cervello umano funziona con un dispendio di energia davvero esiguo. Ma allora che cos'è che rende il cervello umano cosi efficente? Proveremo a vedere di giungere ad una risposta nel prossimo post.

21/03/14

Batteria a carica...infinita | Svolta decisiva in casa Apple riguardo l'autonomia dei suoi iPhone!

Batteria a carica...infinita | Svolta decisiva in casa Apple riguardo l'autonomia dei suoi iPhone!

Non è di certo un segreto: la batteria non è mai stato il punto di forza degli iPhone. Apple non rimane però con le mani in mano e, almeno a livello di brevetto, teorizza la batteria smart: un sistema che assimila le abitudini dell’utente per ottimizzare il consumo energetico.
Non è dato sapere, tuttavia, se questa tecnologia verrà inclusa nel futuro iPhone 6. Croce e delizia dunque di ogni iPhone che si rispetti, la batteria dei device dalla mela "morsicata" tende a scaricarsi facilmente, tanto che spesso gli utenti lamentano di non riuscire ad arrivare a sera con un solo ciclo di carica.

Batteria mai scarica di Apple
Le dimensioni contenute dello smartphone, abbinate alle mille funzioni che il dispositivo è in grado di eseguire, determinano una condizione di vera e propria consumo energetico, sui cui al momento poco è dato fare.

Se poi consideriamo come il recente aggiornamento a iOS 7.1 pare essere ancora più dispendioso in termini di autonomia, il disagio aumenta ancor di più. Tutti i fastidi potrebbero però essere presto eliminati, così come svela una registrazione all’US Patent and Trademark Office. Il brevetto in questione illustra un sistema in grado di tenere traccia dei cicli di carica e consumo effettuati dall’utente, così come le sue attività giornaliere, affinché il software possa controllare automaticamente la carica energetica.

Ad esempio, nei momenti di scarso utilizzo, iOS potrebbe decidere di ridurre la frequenza del processore, di modificare la luminosità o disattivare il 4G per risparmiare energia, per poi riattivare quanto di sospeso quando l'utente ne ha realmente necessità. Il tutto, senza che l’utente se ne accorga, per il massimo della praticità. Nella deposizione del brevetto, Apple fornisce alcuni esempi del sistema. Il primo riguarda una sessione di gaming in una stanza a luce soffusa: iOS potrebbe decidere di ridurre lievemente la luminosità dello schermo, per fornire maggiore energia al processore e migliorare l’esperienza di gioco.

Il secondo, invece, illustra un utente recatosi in un bar per una pausa caffè: dopo aver pagato il conto con un portafoglio virtuale, iOS ipotizzerebbe per quanto tempo il cliente rimarrà seduto al tavolino, disattivando così i servizi di geolocalizzazione GPS momentaneamente non utili.
Questa tecnologia, capace di assegnare più o meno energia alle componenti interne di iPhone a seconda delle necessità, è chiamata “Long Term Power Budgeting” e promette dei melafonini mai più scarichi. Già in passato Apple ha presentato un brevetto simile in concetto, oggi migliorato con questa ulteriore proposta.                                                                                         fonte (WEBNEWS)

19/03/14

Burro chiarificato indiano: il ghee

Chi conosce, anche sommariamente, la medicina Ayurvedica, conosce il ghee, il burro chiarificato indiano prodotto dal comune burro non salato, dopo averlo scaldato a fuoco lento per eliminare la parte acquosa, le proteine e il lattosio. E' puro grasso al 100% e ricco in acidi grassi saturi.
Contrariamente alla propaganda della moderna e politicamente corretta dietologia, non bisogna temere nulla dai grassi saturi. Questi forniscono il 50% degli acidi grassi presenti nelle membrane cellulari. Senza di loro, la cellula non avrebbe la necessaria rigidità e non potrebbe sopravvivere, né funzionare adeguatamente.
Ghee

Le nostre cellule scelgono preferibilmente i grassi monoinsaturi e i grassi saturi da incorporare nella loro membrana. I grassi saturi, inoltre, sono fondamentali per la salute delle ossa, abbassano i livelli di Lp(a), un indicatore di rischio cardiovascolare, proteggono il fegato dai danni dell’alcol e altre tossine e sono necessari per l’utilizzo degli acidi grassi essenziali (omega-3 e 6). Il grasso che circonda il cuore è altamente saturo e il cuore stesso “si nutre” volentieri di questi grassi, soprattutto quando è sotto stress. L’acido stearico, grasso saturo presente anche nel Ghee, è uno dei suoi preferiti.
I legami stabili di questi grassi nel Ghee tendono a formare meno molecole di radicali liberi, concedendo a questo burro la capacità di essere facilmente metabolizzato dall'organismo e con un impatto minore sulla salute rispetto a altri oli.
  •  è  facilmente digeribile e si converte in energia molto velocemente
  •  stimola il sistema immunitario grazie alle sue forti proprietà microbiche
  •  contiene una vasta gamma di vitamine come A,D,E and K. Queste vitamine sono liposolubilii, il che significa che vengono  digerite assieme ad altre molecole di grasso, affinchè queste vitamine posaano entrare nel sangue. 
  • la vitamina A contenuta nel ghee non esiste in altri oli edibili. 
  • stimola la flessibilità e la lubrificazione del tessuto connettivo
  • ha proprietà antivirali e anticancerogene 
  • grazie al suo alto punto di fusione, non brucia e non produce fumo quando viene cucinato e non si carbonizza ad alte temperature come molti altri oli al contrario fanno.  
  • efficace nell'aumento della massa muscolare, nel migliorare la vista e infine coadiuva la  dispersione delle tossine accumulate nel corpo.

08/03/14

"Gocce di notizie": Paolo Scaroni:"l'Europa dovrebbe ripensare la sua strategia energetica"

"Per quest'anno, anche grazie alle temperature molto miti in tutta Europa, mi sento di escludere che la crisi dell'Ucraina abbia effetti sulle forniture di gas". Lo sottolinea l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, in un'intervista alla 'Stampa'. "Certo - aggiunge Scaroni - se la tensione durera', ho qualche preoccupazione per il prossimo anno. Il sistema di approvvigionamento dell'Italia ci consente di superare con qualche costo aggiuntivo la crisi di uno dei nostri fornitori, ma se dovesse mancarne anche un altro i problemi sarebbero seri". Per ora, assicura Scaroni, "il gas russo continua ad arrivare regolarmente. Poi mi pare difficile che la Russia sospenda le esportazioni attraverso l'Ucraina, a meno che non ci sia uno scenario di conflitto vero e proprio che allo stato delle cose escluderei". L'ad di Eni, che martedi' prossimo incontrera' "Miller, il numero uno di Gazprom", ricorda che "noi dell'Eni abbiamo relazioni forti con i russi da sessant'anni, che considero un patrimonio da conservare, ci tengo a mantenere i migliori rapporti possibili con Gazprom". Quanto alla Libia, Scaroni sottolinea che "con quel Paese abbiamo una grande consuetudine ed ottimi rapporti, che fanno si' che le milizie proteggano, invece di attaccare, i nostri impianti". In ogni caso, per Scaroni "l'Europa dovrebbe ripensare la sua strategia energetica", anche "creando una figura che prenda in carico tutto il tema dell'energia", perche' "un continente dove l'energia costa il triplo che negli Usa ha un futuro difficile, e dunque bisogna intervenire urgentemente". Passando anche per il nucleare e lo shale gas: "Di centrali nucleari che ne sono 450 in tutto il mondo. E per quel che riguarda lo shale gas c'e' un dato che mi colpisce molto: grazie al ribasso dei prezzi negli Usa ogni famiglia ha in tasca 1.300 dollari disponibili in piu' ogni anno", un vantaggio che ammonta a "piu' del calo del cuneo fiscale".            fonte (AGI) .

27/02/14

Cacao: sfruttiamone i benefici

L'uso del cacao appartiene alle civiltà precolombiane, le prime che ne hanno riconosciuto le indubbie qualità per la salute e per il palato. Più puro è il cacao più i suoi principi rimangono intatti.  Di studi se ne sono fatti tanti,   miti  sono sfatati, e finalmente, come nelle novelle si è giutni ad un lieto fine. Il cacao fa bene. Perchè? Non è solo una questione di gusto.
Migliora prima di tutto l'umore perché contiene molecole che agiscono direttamente sul cervello, modulandone l'attività. In molti avranno già sentito nominare la serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore. Meno note sono la feniletilammina e la teobromina; la prima, in particolare, promuove il rilascio di endorfine, molecole che oltre a favorire il buonumore riducono la sensibilità al dolore.
Cacao

Se a tutto ciò si aggiunge anche una certa dose di caffeina – che comunque è limitata a concentrazioni 10 volte inferiori rispetto a quelle presenti nel caffè – la sferzata di energia positiva è assicurata. I benefici del cacao non finiscono però qui. Grazie alla sua azione vasodilatatrice riduce la pressione sanguigna e favorisce la circolazione del sangue anche a livello dell'epidermide. Non solo, grazie ai suoi antiossidanti aiuta a ridurre i valori della glicemia a digiuno, riduce i livelli di colesterolo totale e di quello “cattivo” e aiuta a difendere la pelle dall'azione nociva delle radiazioni ultraviolette presenti nei raggi del sole. Il cacao, insomma, è un vero toccasana per la salute.
Questo no nsignifica che siamo autorizzati a mangiarne quantità industriali, la moderazione è una regola che vale per tutto. Evitiamo quindi tavolette e praline che contengono troppi zuccheri e prediligiamo le varianti fondenti, senza esagerare nel consumo. 
Un'altra strategia è non pensare solo ai dolci: il cacao può essere utilizzato in cucina anche in altro modo. Qualche esempio? Le tagliatelle nel cui impasto viene aggiunto anche il cacao, ma anche l'abbinamento con le carni. Salse cioccolatose si sposano bene sia con il pollo che con tacchino e coniglio. Qualcuno le utilizza anche per accompagnare i frutti di mare. Cosa dire, poi, della fonduta? Abbinata alla frutta è un modo alternativo per godersi i benefici del cacao unendoli a quelli di fragole, agrumi, kiwi e chi più ne ha, più ne metta.

26/02/14

Eruzione di materia solare | La più intensa osservata fin'ora da Iris!

Eruzione di materia solare! La più intensa osservata fin'ora da Iris.

Si tratta della più vasta ed enorme eruzione di materia, luce e raggi x che emana nello spazio circostante il nostro sole con un’energia pari a milioni di bombe atomiche: sto parlando del più intenso brillamento solare che sia mai stato osservato da quando è giunta in orbita la sonda Iris (Interface Region Imaging Spectrograph) della Nasa, lanciata nella scorsa estate. Il flare in questione appartiene alla classe M, ovvero sia la seconda categoria per potenza nella classificazione dei brillamenti.

Iris, progettata e realizzata da una collaborazione tra lo Smithsonian Astrophysical Observatory e la Montana State University, si occupa di scrutare i livelli più bassi dell’atmosfera del Sole, la cromosfera, con una risoluzione senza precedenti. 
Brillamento solare

Questa particolare regione del Sole è fondamentale per la regolazione dei flussi di energia e materia che viaggiano dalla superficie della stella verso lo spazio. Durante il suo percorso, l’energia tende a riscaldare la parte superiore dell’atmosfera, la corona solare, dando talvolta origine a eventi di questo tipo.

Grazie al suo spettrografo, uno strumento in grado di separare la luce nelle singole lunghezze d’onda che la compongono, Iris è stata in grado di registrare dati importanti riguardo alle temperature dei flussi di materia nel brillamento, permettendo agli scienziati di capire meglio qual è il meccanismo dietro questi fenomeni.

09/02/14

"Ricalcolare tutto" equazione sbagliate per gli obesi

 Una ricerca pubblicata sul giornale internazionale sull'obesità, ha messo sotto accusa il metodo "Met" usato da tutte le cliniche per misurare il costo energetico delle attività fisiche. Nei grandi obesi le equazioni non sono più valide, più il peso si alza più si abbassa il consumo energetico dell'attività fisica.

Una formula comune utilizzata per stimare gli esercizi necessari per perdere peso potrebbe non essere valida per le persone obese. Lo suggerisce una nuova ricerca pubblicata sull''International Journal of Obesity'. Il lavoro sostiene che i fattori usati per produrre questi calcoli, correlati all'intensita' dei costi energetici e dell'assorbimento di ossigeno, diventano particolarmente inaccurati quando l'indice di massa corporea del paziente sale e dovrebbero essere calibrati, considerando anche il grasso corporeo. Il metodo sotto "accusa" e' il Met, l'equivalente metabolico, misura fisiologica ampiamente utilizzata nella pratica clinica per quantificare il costo energetico delle attivita' fisiche.

 Lo studio condotto da Bernd Schultes (eSwiss Medical and Surgical Center) sostiene che le attuali equazioni del Met non siano in grado di quantificare con esattezza il consumo di ossigeno e quindi l'energia spesa durante l'esercizio fisico dai soggetti in sovrappeso o obesi. Dai dati e' emerso che il Met diventa sempre meno efficace man mano che aumenta il peso del paziente.

17/12/13

Separare idrogeno dall'acqua con nano particelle di cobalto

L'idrogeno, gas combustibile, è stato più volte studiato il suo impiego come energia alternativa; ma uno degli ostacoli all’uso dell’idrogeno è quello legato alla sua produzione, l’intero processo non è del tutto conveniente. Non sorprende quindi che da diverso tempo i ricercatori siano impegnati a cercare un modo abbastanza efficiente per la sua produzione. Forse, quello messo a punto dai ricercatori della University of Houston potrebbe andare nella giusta direzione. Gli scienziati guidati da Jiming Bao hanno sviluppato un metodo per la separazione dell’idrogeno dall’acqua, che si basa sull’uso della luce abbinato a quello di nanoparticelle. Si tratta cioè di un sistema di fotocatalisi, metodo già sperimentato da decenni.
Questo dei ricercatori di Houston però è il primo a utilizzare particelle di cobalto, acqua neutra e luce visibile, senza bisogno di altri co-catalizzatori. Il sistema è abbastanza semplice: una volta che le particelle e la luce sono applicate all’acqua, questa si separa quasi immediatamente in idrogeno e ossigeno, secondo l’atteso rapporto di due a uno (come da formula, H2O). Al momento il processo ha un’efficienza di circa il 5% (ovvero circa il 5% della luce incidente è convertita in energia chimica dell’idrogeno prodotto), alta per un processo del genere, ma non abbastanza per essere trasferita a livello commerciale. Insieme al problema dell’efficienza (e quello dei costi) resta poi ancora da superare quello delle nanoparticelle di cobalto che dopo un’ora si disattivano, degradandosi. Tuttavia, concludono gli autori, si tratta di un’opportunità da non sottovalutare: “La scoperta di un fotocatalizzatore molto attivo a base di nanoparticelle di ossido di cobalto offre l’opportunità di sviluppare pratiche applicazioni a combustibile solare e acquisire nuove conoscenze microscopiche nella scissione dell’acqua attraverso fotocatalisi”.

13/11/13

Acqua e limone: un gesto semplice per star bene, anzi molto bene, gli altri cinque buoni motivi per farne una consuetudine

Avevo promesso di rivelarvi gli altri cinque benefici di cui beneficerà la vostra salute se prenderete l'abitudine di assumere acqua e limone ogni mattina. Non ho saputo resistere e quindi ve li svelerò anzitempo. Ricordate che i risultati si vedono con la costanza, non con un comportamento sporadico e altalenante.
L'energia che riceviamo dal cibo che mangiamo deriva dagli atomi e dalle molecole che lo compongono. Il limone ed il suo succo contengono ioni negativi che permettono di donare all'organismo maggiore energia durante la digestione. L'aroma di limone possiede inoltre la proprietà di stimolare il buonumore e di ridurre ansia e depressione (pensate a quelle giornate in cui avreste solo voglia di spaccare tutto).
La vitamina C contenuta nel succo di limone stimola la guarigione delle ferite ed è un nutriente essenziale per mantenere la salute delle ossa, del tessuto connettivo e della cartilagine. Possiede inoltre proprietà anti-infiammatorie.
un gesto semplice
Acqua e limone

I limoni rinfrescano l'alito (non vorreste mai abbattere con una fiatata il vostro parter o i colleghi di lavoro vero?), aiutano a liberarsi dal mal di denti e dalle gengiviti. Poichè l'acido citrico contenuto nei limoni può erodere lo smalto,  risciacquate la bocca con della semplice acqua dopo aver bevuto acqua e limone. 
Oltre ad apportare idratazione all'organismo, supporta il sistema linfatico. Se l'organismo non risulta idratato a sufficienza, possono insorgere alcuni sintomi, tra i quali troviamo stanchezza, scarse difese immunitarie, stress, mancanza di chiarezza mentale e di energia, pressione alta o troppo bassa, insonnia e stitichezza.
Bere acqua e limone può stimolare la perdita di peso. I limoni sono ricchi di pectina, una fibra che aiuta a contrastare la fame improvvisa. Alcuni studi hanno dimostrato che coloro che seguono una dieta alcalinizzante riescono a perdere peso più rapidamente.
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