Il-Trafiletto
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26/10/14

"Rinnegare la pena di morte in ogni sua forma" | Questo il monito forte che giunge dal Vaticano

Niente più "pena di morte, che si tratti di una forma legale oppure no in ogni sua forma e modalità, ma pure per ottimizzare lo stato dei luoghi di detenzione nel massimo rispetto della umana dignità". 


Questo è l'appello forte e inequivocabile che dalla sede Vaticana, Papa Bergoglio, durante una riflessione avanzata all'Associazione Internazionale di Diritto Penale, affermando che "la pena dell'ergastolo è di fatto una condanna a morte celata".

Rinnegare pure le "meglio conosciute esecuzioni extragiudiziali o extralegali". "Una tortura sotto velata forma che certe volte - fa seguito al suo appello il Santo Padre- quella che si afferma tramite la detenzione in celle di massima sicurezza", con la "mancanza di stimoli sensoriali, la completa impossibilità di comunicazione e la mancanza di contatti con altri esseri umani".

Tutto ciò succede certe vote "pure in altri istituti penitenziari. Avvenimenti che si verificano non solo in centri abusivi di prigionia o in attuali campi di concentramento, ma finanche in carceri, istituti per minori, ospedali psichiatrici, commissariati e altri centri e istituzioni di detenzione e pena". Tale "ferocia", sottolinea Papa Francesco, "sono un vero e proprio 'supplemento' di dolore che va ad aggravare i già esistenti mali propri della carcerazione". "Il sistema penale sconfina oltre i limiti della sua funzione propriamente pecuniaria e si afferma sul terreno delle libertà e dei diritti delle persone, soprattutto di quelle più vulnerabili, in nome di una finalità preventiva la cui efficacia, fino ad ora, non si è potuto verificare neppure per le pene più gravi, come la pena di morte", ha precisato il Papa.
Papa Bergoglio incita ad
abolire la pena di morte

"Appare evidente che c'è il rischio forte - afferma Francesco - di non detenere neanche la giustizia riguardanti le pene inflitte, che la storia da sempre mostra la scala di valori tutelati dallo stato. Si è quasi spenta l'idea del diritto penale come fine ultimo, per ricorrere alla sanzione, entro i limiti delle azioni più gravi contro gli interessi del singolo o di quelli collettivi più degni di protezione. Si è anche affievolito il dibattito sulla sostituzione del carcere con altre sanzioni penali alternative". "La corruzione si esprime in un'atmosfera di trionfalismo perché il corrotto si crede un vincitore e si pavoneggia per sminuire gli altri", ha poi denunciato Papa Francesco.

Per il Santo Padre, disgraziatamente questo stato di fatto è la conseguenza dell'impunità facorita dal fatto che "la sanzione penale è selettiva, ovvero sia, è come una rete che imprigiona solo i pesci piccoli, mentre i grandi sono liberi di andare via nel mare". Non si ambisce allora "gravi frodi contro la pubblica amministrazione" come pure "l'esercizio scorretto dell'amministrazione ed ogni specie di impedimento frapposto al funzionamento della giustizia con l'intenzione di procurare l'impunità per le proprie malefatte o quelle di terzi".

26/08/14

Sonno | Cinque cose che non sapevi

Molti di noi non sanno esattamente cosa procura e sopratutto infonde il sonno in ogni essere umano. Dormire: un’attività quotidiana che riserva tante sorprese. Eccone cinque tra tante!


1. IL SONNO REM ESALTA LA CREATIVITÀ 
Durante la fase REM, la concentrazione di un neurotrasmettitore, l'acetilcolina, è doppia rispetto ai livelli dello stato di veglia. Ciò promuove l'alterazione delle interconnessioni neuronali, facilitando la creazione di nuovi legami tra le informazioni più diverse. Pare che il classico dei Beatles Yesterday e Frankenstein siano stati ideati durante il sonno.

2. SI SOGNA DURANTE TUTTE LE FASI DEL SONNO 
L'idea che i sogni siano prerogativa esclusiva della fase REM (nella foto, un tracciato EEG) è sbagliata. In effetti, sogniamo durante tutte le fasi del riposo, e perfino da svegli (i famosi "sogni a occhi aperti"). Tuttavia, è corretto dire che, rispetto alle fasi non-REM, durante il sonno REM i sogni sono più frequenti e anche più vividi, bizzarri ed emotivamente intensi.

3. LA DEPRIVAZIONE DEL SONNO
La deprivazione del sonno determina uno stato di semi-euforia, utilizzato per trattare condizioni depressive fin dall'inizio degli anni Settanta. Purtroppo, il tono dell'umore tende a riabbassarsi dopo che si è concesso ai pazienti di addormentarsi. È vero, inoltre, che si tratta di uno strumento terapeutico da maneggiare con cura: astenersi dal riposo per periodi prolungati altera la memoria di lavoro e causa altri problemi di salute.

4. LE ORE Di SONNO NECESSARIE VARIANO MOLTO
Misurazioni della prontezza dei riflessi hanno dimostrato che il nostro fabbisogno dì ore di sonno varia considerevolmente. Secondo una ricerca condotta dall'Università della Pennsylvania, otto ore sono sufficienti per la maggioranza degli individui, consentendo di mantenere costanti i tempi di reazione. Un 5 per cento circa della popolazione mondiale, però, se la cava con appena cinque ore o anche meno.

5. TIRATARDI SONO SCUSATI (MA NON TUTTI
Il mattino ha l'oro in bocca? Non è sempre vero. Ricerche hanno dimostrato che alcuni di noi sono geneticamente predisposti a rimanere svegli più a lungo la sera per poi alzarsi più tardi al mattino. Per il 40 per cento circa della popolazione, è questo il pattern ottimale, e in tal caso, ci si sente meglio e più produttivi smettendo di imporsi sveglie alle 6.(science)


07/02/14

Il volo del serpente | Un incubo che viene dal cielo!

Il volo del serpente: un incubo che viene dal cielo! Sicuramente saremo in tanti a non amare i serpenti, sinonimo di astuzia e tradimento di bugia e falsità e sapere che alcuni di essi possono volare non ci conforta affatto!

Si, proprio cosi, avete ben capito: alcuni di essi sanno volare. Tale scenario e sufficente ad alimentare i nostri peggiori incubi, ma per Jake Socha del Virginia Tech College si tratta del lavoro svolto per buona parte della sua carriera: cercare di comprendere come animali che hanno un aspetto antiaerodinamico, come per l'appunto i serpenti, possano essere capaci di planare da alberi alti anche 30 metri. I risultati del suo studio, pubblicato sul Journal of Experimental Biology, riguardano le caratteristiche fisiche che permettono a questi rettili di generare la spinta necessaria per rimanere in volo semplicemente modificando la sezione del proprio corpo.

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Serpente in volo
Secondo lo studio di Socha, al momento del lancio i serpenti flettono le loro costole per allungarsi, appiattirsi e cambiare la loro sezione corporea da un cerchio a un semicerchio arcuato. Utilizzando una stampante 3D, i ricercatori hanno realizzato un modello di questa forma e l’hanno poi collocato in un contenitore pieno di acqua. Sebbene l’acqua sia molto più densa e appiccicosa dell’aria, infatti, è possibile ricreare le stesse condizioni sperimentate da un serpente durante la sua planata facendola scorrere sul modello ad alcune specifiche velocità.

Inclinando il modello ad angoli diversi, gli scienziati hanno misurato la spinta e le forze agenti su di esso e hanno concluso che in quasi tutte le condizioni, l’inusuale forma assunta dal corpo dei serpenti è in grado di generare abbastanza spinta da mantenere in volo i rettili. In particolare, i ricercatori hanno osservato un picco nella spinta generata quando il modello era orientato secondo un angolo di 35 gradi.
Ma c’è di più, e Socha spera di scoprire di cosa si tratta in studi futuri: “Anche se la forma assunta dal corpo dei serpenti produce più spinta di quella che ci aspettavano, non spiega completamente il fenomeno. Dal punto di vista aerodinamico, ci deve essere qualcos’altro”.

10/11/13

Greenpeace | Il padre dell'italiano:" Ora basta! Si faccia qualcosa di veramente efficace per riportarli a casa"


Arresto attivisti di Greenpeace, l'appello del padre dell'italiano, nel 52esimo giorno di detenzione,  Cristian D'Alessandro - uno dei 30 fermati - diventa accorato. Scrivendo una lettera aperta, chiede ai governi dei 18 Paesi coinvolti di prendere una posizione nei confronti della Russia e per denunciare le condizioni detentive.
"Io chiedo che i 18 governi interessati si assumano la responsabilità di dichiarare pubblicamente se l'operato della Russia è legittimo o illegittimo. Se viene ritenuto legittimo, è giusto attendere gli sviluppi processuali, ma dovranno anche dichiarare che qualunque Paese può, liberamente, invadere con le armi un altro paese, senza che alcuno possa interferire. Se, invece, viene ritenuto illegittimo, i governanti dovranno imporre alla Russia un comportamento che faccia rientrare i diritti nell'alveo naturale delle cose". Nel 52esimo giorno di detenzione degli Arctic 30, il padre dell'attivista italiano Cristian D'Alessandro scrive una lettera aperta per chiedere ai governi dei 18 Paesi coinvolti di prendere una posizione nei confronti della Russia e per denunciare le condizioni detentive degli Arctic 30.

Attivisti di Greenpeace,



"Si specula sui ragazzi per biechi fini economici e commerciali - continua nella lettera Aristide D'Alessandro - e attorno a loro si è erto un monolite di silenzio dei governi, cui appartengono i meravigliosi 30". "Eminenti esperti del diritto hanno dichiarato che la Russia non poteva sequestrare la nave Arctic Sunrise in acque internazionali e hanno confermato che non potevano abbordare, armi in pugno, la nave, in quanto territorio olandese. Conseguentemente, anche gli arresti erano illegittimi. E' stato altresì affermato che la detenzione e le condizioni della stessa violano i diritti umani.

"L'arresto - prosegue Aristide D'Alessandro - è stato notificato ben oltre le 48 ore dal fermo ed è, pertanto, illegale per la stessa legge russa". "Mi ha fatto male leggere sulla rassegna stampa di Confindustria - continua il padre dell'attivista italiano nella lettera aperta - la dichiarazione di un nostro esponente diplomatico in occasione dell'incontro previsto con la Russia a Trieste per l'inaugurazione dell'anno incrociato del Turismo: "Il clima delle relazioni fra i due paesi è sempre più caldo". Il clima dovrebbe essere gelido, di ghiaccio, altro che caldo".

"Questi 30 ragazzi, innocenti, pacifisti fin nel midollo, votati all'opera di costruire un mondo migliore e più sicuro nell'interesse di tutti, patiscono ingiustamente per fini incomprensibili, o tristemente comprensibili. Hanno già dato il loro contributo di sofferenza. Ora basta! Si faccia qualcosa di veramente efficace per riportarli a casa", conclude.
                                                                                                                                                     fonte
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