Il-Trafiletto
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10/03/14

Simon&Garfunkel festeggiano I 50 anni del loro più grande successo.

10 marzo 1964. 50 anni. Mezzo secolo si successi per “ The Sound of Silence” di Simon&Garfunkel, la canzone entrata nella storia. Un inconfondibile arpeggio, poi l’incipit che è diventato leggenda: "Hello Darkness My Old Friend”. In realtà all’epoca il titolo era “ The Sounds of Silence” " ed era un brano acustico che faceva parte del primo album di Simon & Garfunkel, "Wednesday Morning 3 A.M.", il titolo fu cambiato in "The Sound of Silence". Lo aveva scritto Paul Simon che suonava la chitarra acustica e la cantava insieme ad Art Garfunkel. L’anno seguente il duo si sciolse e Paul inserì la canzone nel suo primo album da solista. E iniziò così il cammino del pezzo verso il successo. E verso il mito. Il brano fu usato nella colonna sonora del film Il laureato, e appare nei titoli iniziali, nella scena della piscina e durante la parte finale; inoltre, appare anche nel film Bobby, che narra di alcune persone che si trovavano nell'albergo dove Robert "Bobby" Kennedy fu ucciso, durante le 24 ore antecedenti il delitto. Nel film, la canzone appare dopo l'assassinio. Durante la Celebrazione del 10º anniversario dell'attentato dell'11 settembre 2001 La canzone venne eseguita in un clima di grande commozione al Ground Zero Memorial di New York dallo stesso Paul Simon accompagnandosi con la sola chitarra acustica. In Italia venne cantata da diversi artisti con un testo scritto dal paroliere Carlo Rossi e che si si discostava dagli argomenti originali. Si titolava “La tua immagine” e venne cantata, tra gli altri, da “Mike Liddell e gli Atomi nel 1966 e da Dino nel 1968.

15/02/14

Arabia Saudita | Imam arabo definisce immorale la festa degli innamorati e chiede di sopprimerla.

14 Febbraio, S. Valentino. La festa degli innamorati anche quest’anno, come del resto tutti i 14 del secondo mese dell’anno, sale sulla freccia di Cupido e va a colpire, riscaldandoli, i cuori di ogni singola coppia. Al tempo stesso va a riempire i portafogli di fiorai e pasticceri, lasciando un amletico dubbio sul fatto che possa essere un trionfo del consumismo piuttosto che una celebrazione sentita, due correnti di pensiero queste molto discordanti fra loro ma esternate sempre e comunque pacificamente. , Tuttavia non tutti sono concordi. Dall’ Arabia Saudita giunge una dichiarazione abbastanza “colorita” riguardo a questa ricorrenza, che ha contribuito ad accendere ulteriormente il dibattito tra i pro ed i contro San Valentino. Protagonista della vicenda a dir poco insolita un imam integralista residente a Riad. Mohammad al-Arifi, religioso saudita, già noto nel suo Paese per le sue dichiarazioni ai limiti dell’ estremismo, questa volta ha superato sè stesso. Parlando a proposito della ricorrenza degli innamorati, al-Arifi ha dichiarato: “Chi festeggia San Valentino si comporta come chi è immorale”, affermando in rete parole al vetriolo contro i mass media: “Non incoraggiate in alcun modo questa festa!”. L’imam saudita tempo fa, si è fatto notare per dei fatwa (pareri consultivi sulle più disparate tematiche) riguardo argomenti “scottanti” per lo Stato arabo. Il religioso aveva vietato il canale tv dedicato ai bambini Mbc-3 di al-Arabiya, accusandolo di influenzare le piccole e suscettibili menti con i propri cartoni animati; al-Arifi, inoltre, aveva espresso parere contrario alla possibilità, per una ragazza, di mostrarsi in abiti “rivelatori” davanti al proprio padre. La giornata di San Valentino è da sempre nel mirino degli Islamici: la festa, considerata prettamente occidentale, non è gradita alle autorità saudite. Durante lo scorso anno, la polizia religiosa saudita (nota anche con il nome di “Comitato per la promozione della virtu’ e la prevenzione del vizio”) aveva monitorato i commercianti e i fiorai sauditi nella giornata del 14 febbario; quest’ anno, pare che le forze dell’ ordine locali abbiano alzato la posta in gioco, arrivando a chiudere persino questi esercizi commerciali. Una secca smentita arriva, a tal proposito, dal capo della polizia religiosa, Abdullatif al-Sheikh: “Noi lavoriamo contro cio’ che viola il Corano e gli insegnamenti del Profeta”, sottolineando come la chiusura dei negozi non rientri nelle competenze del Comitato. La censura in Arabia Saudita, tuttavia, ha colpito il web: il portale di ricerca Google non ha dedicato la propria home page alla ricorrenza degli innamorati. Buon San Valentino!
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