Il-Trafiletto
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09/08/14

Bressanone città medioevale

Bressanone 
 (m 559 s.m.; ab. 17.010) Si trova in Trentino-Alto Adige, in provincia di Bolzano da cui dista 41 km. E situata alla confluenza di due fiumi di acque alpestri, l'Isarco e la Rienza, in un paesaggio aperto, di colli coltivati tra profili di monti e il verde dei boschi e dei prati.
Bressanone città medioevale Medioevale è la fondazione della città, che risale al 901 come sede del vescovo di Sabiona, Albuino. La nuova capitale diocesana viene realizzata planimetricamente in forma quadrata, delimitata da una cinta muraria. All'interno, la città viene singolarmente articolata secondo due poli ben distinti: quello religioso-amministrativo e quello laico. Il nucleo medioevale è molto ben conservato ma, nel complesso, in tutto l'abitato si fondono insieme elementi architettonici diversi a formare una gradevole varietà di stili.
Storia Detto già della fondazione, nel 1027 Corrado II il Salico crea i principati vescovili di Trento e di Bressanone, cedendo a quest'ultimo la contea di Nori sull'Isarco e sull'Inno Durante la lotta per le investiture, l'imperatore Enrico IV indice nel 1080 a Bressanone il sinodo durante il quale viene deposto il papa Gregorio VII ed eletto l' antipapa Clemente III. A compenso dell' appoggio offerto all'imperatore, i vescovi ottengono altri territori nonché il privilegio di battere moneta. 
L'amministrazione del patrimonio e della giustizia vengono affidati ai conti di Tirolo, quindi, nel 1363, subentrano gli Asburgo. Lotte interne contro i vassalli riducono l'autorità dei vescovi a piccole giurisdizioni temporali e nel 1523 i contadini si ribellano reclamando alcune riforme sociali. Tra il 1542 e il 1613 vengono elaborate riforme civili e si emana uno statuto cittadino. Nel 1703 la città subisce l'invasione bavarese e, nel 1803, a seguito dell'invasione napoleonica, il principato viene unito al Tirolo, passando due anni dopo alla Baviera. Ritornata all'Austria nel 1813, la città fa parte della provincia di Innsbruck e viene infine riunita all'Italia alla conclusione della prima guerra mondiale.
Arte e monumenti L'antica cinta muraria, benché in parte distrutta e in parte inglobata nei muri perimetrali delle case, è identificabile soprattutto in corrispondenza delle tre porte-torri che anticamente immettevano entro il perimetro urbano: porta Sole, porta Sabiona e porta S. Michele. Il Duomo, di origine romanica ma profondamente rimaneggiato nella seconda metà del '700, ha due alti campanili che si elevano dalla facciata, secondo lo stile del barocco austriaco. Pareti e volte sono coperte di affreschi, eseguiti fra il '300 e il '400 da vari pittori, fra cui Leonardo da Bressanone, Jacob Sunter e Ruprecht Potsch. Vicino al Duomo c'è la pieve di S. Michele, risalente al 1503, che utilizza come campanile l'antica torre Bianca, che faceva parte delle fortificazioni.
Il palazzo dei Principi Vescovi è un'imponente costruzione che risente, nelle forme e nella planimetria, del precedente edificio fortificato su cui sorge. Le facciate interne, che prospettano su un vasto cortile, sono porticate al piano terra e si aprono con due loggiati al primo e secondo piano. All'interno è ospitato il Museo Diocesano, raccolta d'arte fra le più vaste della provincia di Bolzano, disposta in 70 sale, comprendente sculture, pitture, pezzi d'artigianato artistico medioevale e arredi originali della residenza vescovile.

 L'antico Municipio è ornato da una falsa torre e reca nel cortile un dipinto raffigurante il Giudizio di Salomone. Interessante è pure casa Pfaundler, costruita nel 1581, uno degli esempi più eleganti e significativi di combinazione tra elementi rinascimentali ed elementi della tradizionale architettura trentina, dalla facciata scura, ricca di decorazioni.
Manifestazioni Processione di S. Cassiano (seconda domenica dopo Pasqua);
festa patronale di S. Michele Arcangelo (29 settembre); festa del centro storico (ogni due anni ad agosto).
Prodotti enogastronomici Si possono trovare speck, salumi e formaggi di produzione locale.
I vini della zona portano la denominazione Valle Isarco: degni di nota fra i bianchi il Gewùrztraminer, il Mùller Thurgau, il Sylvaner e il Ventliner, fra i rossi il Lagrein e il Pinot Nero.

Kopfkohl mit Bratwurst  (Salsiccia e cavolo cappuccio)
Valori nutrizionali Protidi 25 Lipidi 38 Glucidi 4 Kcal 458
l cavoli cappucci, da cui, per salatura e fermentazione, si ottengono i crauti, sono una verdura fondamentale nella cucina altoatesina.. Il loro accostamento con carni e insaccati di maiale è quasi d'obbligo.
Ingredienti per 4 persone: *400 g di luganega o salsiccia lunga fresca *l cavolo cappuccio di circa 600 g *70 g di speck *1/2 l di brodo di carne *olio d'oliva *sale e pepe
Lavate, sgocciolate e tagliate a listerelle il cavolo cappuccio. Fatelo scottare in acqua bollente per 5 minuti, poi scolatelo bene. Mettete in una casseruola lo speck tagliato a dadini e fatelo rosolare con un cucchiaio d'olio; quando sarà dorato unite il cavolo, salate e pepate leggermente, quindi lasciatelo cuocere per una ventina di minuti, aggiungendo, di tanto in tanto, un po' di brodo caldo e rigirando frequentemente. Unite la luganega tagliata a pezzetti e lasciate cuocere ancora tutto assieme per circa mezz'ora più, se necessario, allungando con il brodo se necessario. Servite caldissimo accompagnato da fette di pane nero.

25/04/14

Crescere in un "orto"- ovvero senza carne

E'proprio vero che i bambini alimentati a base di cereali, frutta e verdura corrono il rischio di gravi carenze alimentari? No, secondo le ricerche di questi ultimi anni. Che sfatano molti miti sulla supremazia delle proteine animali 


L'alimentazione latto-ovo-vegetariana si è dimostrata la migliore per garantire un eccellente stato di salute e la massima protezione possibile nei confronti delle malattie degenerative che affliggono le popolazioni del mondo industrializzato occidentale. Questa affermazione non è basata solo sull'esperienza di milioni di persone che hanno scelto questo stile alimentare (e di vita) ricevendone benefici per il corpo e lo spirito, ma è anche suffragata da numerose e qualificate ricerche scientifiche. Per esempio, l'Ada (American dietetic association, 1'associazione scientifica dei nutrizionisti statunitensi, tra le più prestigiose al rnondo) sulla propria rivista afferma: «Dati scientifici suggeriscono resistenza di correlazioni positive tra 1'adozione di una dieta vegetariana e la riduzione del rischio per numerose patologie croniche degenerative come obesità, cardiopatia ischemica, ipertensione, diabete mellito e alcuni tipi di tumore».  Nonostante queste autorevoli conferme, quando i vegetariani diventano genitori e si trovano ad affrontare lo svezzamento del loro bambino, spesso le loro certezze si fanno più sfumate, i dubbi si ingigantiscono e l'incapacità di scegliere il comportamento più idoneo si fa a volte paralizzante.

Crescere vegetariani
Tanto più se il pediatra esprime qualche riserva sulla scelta di uno svezzamento vegetariano. Vediamo allora di sfatare alcuni pregiudizi che permettano ai genitori di fare una scelta più semplice e consapevole. Le obiezioni che vengono poste si riassumono sostanzialmente nella seguente: la dieta vegetariana non garantisce apporti soddisfacenti di ferro, calcio e vitamina B12. Un' alimentazione priva di carne non consente quindi la corretta maturazione di tutte le funzioni del piccolo organismo e ostacola il completamento strutturale degli organi ancora immaturi alla nascita (in particolare del sistema nervoso). Ma è proprio vero? Di fatto, i depositi di ferro nell'organismo dei vegetariani sono mediamente più bassi che nei non vegetariani. Tuttavia questo dato clinico non è assolutamente chiaro, visto che l'incidenza dell'anemia da carenza di ferro nei vegetariani e nei non vegetariani è del tutto equivalente. Inoltre, il maggior contenuto di vitamina C delle diete vegetariane migliora 1'assorbimento del ferro contenuto negli alimenti. Le lenticchie, i ceci, il tofu (formaggio di soia), i semi oleosi, le alghe, il germe di grano, i fiocchi d'avena, il prezzemolo sono tutti alimenti facilmente integrabili nella dieta per lo svezzamento, e dotati di un buon contenuto di ferro. Manca il calcio? È dimostrato che la dieta lattoavo- vegetariana fornisce una quantità di calcio pari o superiore a quella di una dieta non vegetariana. Solamente per le diete vegetariane strette (senza uova e latticini) si porrebbe eventualmente qualche problema. Questo tipo di diete, pur non essendo assolutamente sconsigliate per lo svezzamento, sono tuttavia più complesse da gestire e richiedono una buona dose di conoscenze e uno stretto contatto con un medico esperto. Si tenga comunque conto che il fabbisogno di calcio per un organismo non è determinabile in senso assoluto, ma dipende dalle caratteristiche della dieta e dallo stile di vita. Una dieta iperproteica e ricca di sodio (tipica delle popolazioni industrializzate occidentali e di troppi bambini già a un anno di età) arriva anche a raddoppiare il fabbisogno giornaliero di calcio. I legumi, il tofu, le mandorle, tutti i tipi di cavoli, lo yogurt, le alghe sono alimenti ricchi di calcio e, come ribadisce l'Ada, «il calcio può essere ricavato in modo ottimale da molti alimenti vegetali». Per la vitamina D (necessaria per la corretta formazione e calcificazione delle ossa e largamente contenuta nel latte materno) le ricerche dimostrano che il suo apporto nutrizionale diventa un parametro critico solo in caso di insufficiente esposizione al sole. La carenza di vitamina B12. Questa vitamina agisce in sinergia con l'acido folico in molti processi organici. Una sua carenza interferisce con la sintesi delle proteine (e del Dna in particolare), danneggia il sistema nervoso, rallenta lo sviluppo mentale, dà anemia e secchezza della pelle e delle mucose. La vitamina B12 contenuta in alcuni alimenti vegetali (alghe e derivati fermentati della soia come tempeh e miso) non sembrerebbe utilizzabile dall' organismo. Si tratta quindi di cibi che allo stato attuale delle conoscenze non stituiscono una fonte affidabile di questo nutriente. Comunque, una dieta vegetariana che comprennda anche latticini e uova non determina carenze nemmeno da questo punto di vista. Il fabbisogno giornaliero è peraltro limitatissimo, poiché la vitamina B12 viene immagazzinata e riciclata dall'organismo. Tuttavia, poiché è dimostrato che i latto-ovo-vegetariani hanno bassi livelli di vitamina B12 nel sangue, che con il tempo le riserve organiche si potrebbero esaurire e che con l'invecchiamento 1'assorbimento di vitamina B12 diventa meno efficiente, potrebbe essere opportuno che gli anziani, se vegetariani da lungo tempo, assumano opportune integrazioni di questo nutriente. Ma è un problema che in questa sede non ci interessa, visto che il latte materno contiene questa vitamina in quantità più che sufficienti per le necessità dei bambini. Alla luce di queste considerazioni, i genitori possono tranquillamente intraprendere la strada dello svezzamento latto-ovo-vegetariano. È una proposta però che non va costruita semplicemente eliminando la carne, ma con quella attenzione alla qualità e alla varietà degli alimenti che sola può garantire la salute immediata e futura al bambino che cresce.

IL PARERE DELL'ESPERTO IL Prof.VERONESI
Umbero Veronesi, oncologo di fama internazionale e Ministro della sanità nel governo Amato, non ha mancato di sottolineare, in numerose occasioni, la sua scelta vegetariana. Secondo Veronesi è d'obbligo che la popolazione sappia che una dieta vegetariana dalla nascita alla morte è sanissima. La carne non fa parte delle nostre necessità primordiali poiché il nostro metabolismo è quello dei primati (sostanzialmente vegetariani). Quindi se scegliamo di essere vegetariani - è, in sintesi, la considerazione finale di Veronesi - possiamo vivere meglio.
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