Il-Trafiletto
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09/02/14

Il vagabondo più famoso degli ultimi 100 anni (video)

Chaplin raccontò nella sua biografia, che il personaggio di Charlot gli venne per caso dettato dalla fretta di enrare sul set. E il caso complice con la fretta, partorì un personaggio che compie cento anni ed è rimasto inossidabile nel tempo.(video)


Charlot
Esattamente cnto anni fa, il 7 febbraio 1914, per la prima volta Charlie Chaplin indosso' in un cortometraggio i panni del vagabondo piu' famoso di tutti i tempi inventando cosi' il personaggio di Charlot. La "maschera" con bombetta, baffetti e bastone compare per la prima volta nel cortometraggio 'Kid auto races at Venice' per poi diventare negli anni successivi un beniamino del pubblico nel periodo d'oro del cinema muto e una delle piu' grandi icone del '900. Come racconto' lo stesso Chaplin, "il vagabondo nacque per caso": nel 1914 l'attore inglese era stato ingaggiato da Mack Sennet, un regista specializzato in comiche in serie. In quel tempo i registi (che molte volte era gli attori stessi) arrivavano a girare molti film in un solo giorno.



E cosi' - racconto' Chaplin nella sua autobiografia - atteso sul set e in forte ritardo, si vesti' in fretta indossando le prime cose che trovo' nel camerino: una marsina stretta e rattoppata, bombetta, bastone costituito da canna di bambu', scarpe grandi quasi da clown. E ultimo tocco, proprio di un genio qual'era Charlie Chaplin, arrivarono i baffetti e la camminata da ubriaco ("da piccolo ne avevo visti molti nel mio quartiere e li osservavo con attenzione"').                                  fonte (AGI)

06/02/14

7 febbraio 2014 | Compleanno centenario per l’icona “Charlot”

Il mitico personaggio di “Charlot” ( al secolo Charles Spencer Chaplin, nato a Londra il 16 aprile 1989) fa la sua prima comparsa sullo schermo il 7 febbraio 1914, fermamente deciso a restarvi mentre altri vorrebbero cacciarlo via. Chaplin è al suo secondo cortometraggio (dopo Per guadagnarsi la vita, di appena cinque giorni precedente, dove impersona un giornalista), intitolato "Kid Auto Races at Venice", e ha già l'aspetto caratteristico di Charlot mentre, con impertinenza, cerca di imporre la sua presenza alla cinepresa malgrado la troupe, di cui ostacola il lavoro, lo cacci dall'inquadratura a spinte, strattoni, perfino calci. Da allora sono passati esattamente cent'anni e Charlot si è consolidato come l'icona più celebre del cinema di sempre. Negli anni seguenti Charlot impersonò una miriade di personaggi: cameriere, ballerino di tango, pugile, pittore, facchino, panettiere, gagà, innamorato e quant'altro. E ancora, diventato ormai un beniamino del pubblico, sarebbe stato marinaio, pompiere, pattinatore, usuraio, evaso, emigrante; avrebbe interpretato parodie (Carmen); ma soprattutto avrebbe affermato la figura, fiera e patetica, stracciona e dignitosa del Vagabondo. Il periodo d’oro per Charles Chaplin, e naturalmente per Charlot, iniziò nel 1918, con i grandi film quali “vita da cani”, “Charlot soldato” e altri. Il 5 febbraio 1919 il comico londinese fondò una casa cinematografica, la United Artists, e con lei scrisse, diresse e interpretò tutti i suoi capolavori fino al 1952: “La febbre dell’oro”, “Luci della città”, “Tempi moderni”. E’ con quest’ultimo che è iniziata la crisi del popolare Charlot, che venne travolto dalla devastante introduzione del sonoro. Che voce si poteva dare, infatti, a un personaggio schematico, quasi immaginario come il Vagabondo? Infiniti sono stati gli imitatori, contemporanei e successivi, dichiarati o inconfessati, del Vagabondo, la lista sarebbe troppo lunga da scrivere. Nel 1948 Chaplin scrisse un romanzo intitolato Footlight, che gli diede lo spunto per il primo e unico film ispirato da un libro: “ Luci della ribalta”.
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