Il-Trafiletto
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14/04/14

Il sogno Ferrari | Continua a stupire il sogno Ferrari aprendo le porte a quello per antonomasia: quello Americano!

Continua a stupire il sogno Ferrari aprendo le porte a quello per antonomasia: quello Americano! Non ha ancora esaurito il flusso di energia il sogno Ferrari, quel sogno che ha permesso a distanza di decenni di portare il marchio del cavallino sulle vette di tutte le classifiche e il primato di vittorie segnando un predonominio unico a se stesso più di qualunque altro marchio.

Lo slogan "Live the dream" che fa da invito ai visitatori nello spazio museale di Maranello rimesso a nuovo è solo l'ultima delle conferme. Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, accompagnato dall'ad di Fiat Sergio Marchionne, fa da cicerone lungo la lunga striscia rossa che percorre il piazzale e porta al nuovo enorme ed imponente edificio con l'ufficio informazioni e l'area divertimento open air. Lui ci crede ancora al rilancio della Rossa e gioca di anticipo prendendo quasi alla sprovvista i giornalisti, riguardo le recenti delusioni in Formula 1: "Non lasceremo nulla d'intentato per essere dove dobbiamo essere. Lavoreremo giorno e notte per migliorarci e prenderemo le decisioni che dobbiamo prendere. Abbiate fede come dobbiamo averne noi e intanto, per tenerci su di morale, godiamoci la visita di questo bellissimo museo che per visitatori, con oltre 320mila accessi nel 2013, è diventato il quinto d'Italia. Ma anche qui vogliamo e dobbiamo fare meglio".
Museo Ferrari

Una frase che risuona come un grido di riscossa, lasciando intendere futuri probabili cambi al vertice della gestione sportiva che Montezemolo tuona all'inaugurazione della nuova ala del Museo Ferrari dedicata al "California Dreaming", in occasione del lancio della nuova California T appena presentata al Salone di Ginevra, che combacia con l'anniversario dei 60 anni sul mercato Americano della mitica Rossa.
"Parliamo di un milione di euro di investimento cofinanziato da Comune e fondi europei, spiega a margine dell'inaugurazione Antonio Ghini, artefice del museo e del suo ampliamento, neodirettore anche del Mef (Museo Casa Ferrari) di Modena, tra il nuovo ufficio Iat, che cogestiremo assieme all'amministrazione locale, e l'area esterna con autentiche Formula 1 che abbiamo reinventato in simulatori per bambini e ragazzini con la possibilità di cimentarsi nel cambio gomme".

All'interno del museo, invece, da oggi e fino a fine gennaio il sogno rivive nelle cinque sale, ognuna ispirata a una località californiana, che ospitano i miti Ferrari oltreoceano. La prima, al pian terreno, è dedicata alle corse con una particolare citazione della pista di Laguna Seca e della sua vertiginosa curva detta "cavatappi", con Valentino Rossi e Casey Stoner in piedi vicino alle loro autentiche moto Ducati e Yamaha, con le quali furono protagonisti del sorpasso rimasto nella storia motoristica. Si possono poi ammirare la monoposto 312 dell'idolo americano Mario Andretti, la 156 che diede il titolo mondiale all'altro statunitense Phil Hill, la T4 del canadese Gilles Villeneuve e, novità assoluta, la 375 trasformata per la partecipazione di Alberto Ascari alla 500 Miglia di Indianapolis del 1952.

L'ultima sala della mostra proietta i visitatori nel mondo della tecnologia di Silicon Valley creata da Ferrari, dai volanti-computer dell'era Schumacher al cambio F1 al volante, dai freni carboceramici ai motori turbo di nuova generazione fino alla supercar LaFerrari con il motore smontato per carpirne tutti i segreti.

30/03/14

Auto ed elettronica | Un binomio ormai imprenscindibile!

Le automobili ormai sono sempre più ricche di componentistica elettronica, vincolate ad un binomio, da cui ormai non si può più prenscindere.

In fin dei conti per potere fare fronte alle esigenze riguardo la visualizzazione delle informazioni a bordo, per l'intrattenimento, senza parlare della sicurezza attiva e passiva e il supporto alla guida, servono necessariamente dei chip dedicati, la cui presenza è sempre più spesso nelle auto che si muovono sulle strade.

Basta dare un'occhiata gli ultimi eventi e non può passare inosservato come nelle fiere dedicate in esclusiva all'elettronica di consumo, sia solito vedere annunci di produttori di auto, e viceversa nei saloni automobilistici, come quello appena conclusosi a Ginevra, siano sotto i riflettori i produttori di chip e di soluzioni informatiche a proporre novità nell'automotive. Tra i più attivi in questo settore vorei citare Nvidia con la sua piattaforma Tegra3, che oltre a equipaggiare smartphone, tablet e computer, si troava già all'interno di molte auto di caratur elevata come Audi, Bmw, Volkswagen, Mini, Tesla, Lamborghini, Aston Martin, e Skoda. Pronti al lancio ci sono anche colossi dell'auto di lusso come Bentley, Porsche e Rolls Royce.
Cruscotto digitale della Tesla Model S

Senza entrare nel particolare delle statistiche, ci può far comprendere meglio tale tendenza: ad oggi ci sono quasi 4 milioni e mezzo di auto che integrano nella propria struttura le soluzioni proposte da Nvidia, ma nei prossimi anni questa cifra è pare sia destinata a salire arrivando a toccare oltre le 25 milioni di unità. Oltre allo schermo touchscreen di notevole impatto estetico da 17 pollici presente nell'abitacolo della Tesla Model S, due delle espressioni più avanzate di questa integrazione tra auto e chip, si sono viste nella Lamborghini Huracàn e nella Audi TT, presentate a Ginevra.

Il cruscotto è del tutto digitale, con la totale abolizione degli strumenti analogici e la grafica non ha nulla da invidiare a quella di uno schermo del computer: tutte le operazioni di calcolo sono gestite dal chip Nvidia. Tegra3, integrato nel modulo Vcm, Visual Computing Module, in particolare si occupa dell'elaborazione grafica in alta risoluzione, dell'audio 7.1, della riproduzione dei video sui display di bordo. Oltretutto gestisce in maniera davvero sorprendente la visualizzazione della grafica 3D di un sistema di navigazione, per esempio integrando le riproduzioni in 3D da Google Maps e Google Earth. Grazie agli algoritmi "material definition" il chip è in grado di ricreare superfici fotorealistiche all'interno dell'abitacolo.

Il modulo di Nvidia ha inoltre la caratteristica di poter essere "scalabile", questo vuol dire che i produttori potranno effettuare un vero e proprio "upgrade" nelle auto come nel mondo dei personal computer, per passare a soluzioni più performanti. In Nvidia si guarda infatti anche al futuro con Tegra K1, che apporterà notevoli migliorie rispetto a Tegra3. Intanto avrà un'architettura completamente rinnovata basata su Nvidia Kepler e sarà molto più potente, ma con un'attenzione particolare al risparmio energetico. K1 integra ben 192 core grafici (rispetto ai 12 di Tegra3), e una Cpu quadcore.

Supporterà nativamente Cuda, la piattaforma di calcolo parallelo sviluppato da Nvidia, per raggiungere un livello più alto nella riproduzione grafica. Ma con K1 per esempio si gestiranno, in un solo chip, anche le operazioni basate sulle immagini di una videocamera come il rilevamento dei pedoni, il monitoraggio dei punti ciechi, la segnalazione dei cartelli stradali e il salto di corsia. E se ci si spinge anche più in là, sempre in casa Audi, il progetto di automobile a guida autonoma, zFas, sfrutterà proprio le capacità di calcolo del chip Nvidia K1. Al punto che non è più un paradosso pensare all'automobile come a una delle espressioni più costose di "computer mobile". (il sole 24 ore)

04/03/14

Clamoroso | Trapelate in rete alcune immagini esclusive della nuova baby Jeep Renegate!

Clamoroso! Trapelate in rete alcune immagini esclusive della nuova baby Jeep Renegate! Da un sito statunitense è stata diffusa la prima foto della tanto agognata baby Jeep, cosa alquanto inevitabile alla vigilia di un lancio così importante.

In fin dei conti il nome della vettura era già circolato nei giorni scorsi, quindi perchè non farla apparire in tutto il suo splendore in anteprima assoluta? Allora ecco a voi la nuova Renegade, una delle oltre 100 anteprime in programma al Salone di Ginevra che si terrà dal 6 al 16 marzo.
Il nuovo modello permetterà a Jeep di entrare per la prima volta, nel settore dei piccoli Suv, un segmento in continua crescita. Progettata negli USA, ma prodotta in Italia a Melfi insieme al crossover Fiat 500X col quale condivide piattaforma e motorizzazioni, la Renegade sarà venduta a partire dal 2015 in 100 Paesi nel mondo.
La nuova Renegate

Ma veniamo allo stile che dalle prime foto si presenta con linee decise, oltre che in proporzioni aggressive, adatte, quindi, anche all'impiego in città. Infine il nome Renegade, una scelta in perfetta sintonia con la storia del marchio. Con il termine Renegade, infatti, sono state identificate alcune versioni speciali della classica Jeep CJ, la vera erede della Willys. Il primo modello ad utilizzare questa denominazione, tuttavia, fu la CJ5 del 1970, mentre tra il 1972 e il 1983 fu abbinato a modelli con motori V8 di 5000 cc. Fino al 1986 indicò anche un allestimento della CJ7.

Nel corso degli anni e in base ai mercati, Renegade fu utilizzato anche per delle serie speciali dei modelli Wrangler, Cherokee e Liberty, mentre nel 2008 fu presentata al Salone di Detroit la Renegade Concept, un prototipo di crossover a due soli posti privo di tetto e dotato di un inedito sistema ibrido. Quella di oggi è invece una Jeep che punta molto sulla concretezza. Ne sapremo di più al momento della presentazione al Salone di Ginevra.

09/02/14

Mercedes | Il pianale della GL "sposa" il suv Aston Martin!

Mercedes: il pianale della GL "sposa" il suv Aston Martin! Dal patron della casa automobilistica della Mercedes, Dieter Zetsche, giunge la benedizione a fare "sposare" la piattaforma della Classe GL col nuovo partner Aston Martin per supportare le intenzioni del marchio inglese di realizzare un SUV.

Il patron della Mercedes, Zetsche ha affermato che qualsiasi cooperazione "dipenderà dai piani di prodotto di Aston Martin". Lo scorso anno il ceo inglese di Aston Martin, Ulrich Bez aveva ammesso che il SUV era ancora mirino del marchio, anche se non si tratterà della Concept Lagona esposta al Salone di Ginevra del 2009.

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Mercedes Classe GL
Il Suv di Aston Martin potrebbe arrivare sul mercato già nel 2017, ma non mostrerà alcuna somglianza nè con Mercedes né con AMG. Zetsche ha, infatti, aggiunto che preferirebbe una partnership fra AMG e Aston Martin che non c'è prevedesse alcun segno visibile di coinvolgimento di AMG sui futuri modelli Aston. Il progetto del Suv di Aston Martin è stato più volte rimandato proprio a causa della mancata disponibilità di una piattaforma adatta alla realizzazione della vettura.

Attualmente la partnership di AMG con Aston Martin prevede che il marchio inglese abbia accesso a una gamma di motori V8 e di componentistica per alimentare i suoi modelli di nuova generazione, ma a questo punto potrebbe essere esteso anche alla condivisione di una piattaforma Mercedes.
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