Il-Trafiletto
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29/09/14

Cambio di rotta per la Reanult Espace

La nuova Renault Espace

Sono trascorsi ben 30 anni da quel lontano ormai 1984, quando quasi a intuire in genial maniera, la Renault Espace, esordì nella sua prima apparizione. Ora a 30 anni di distanza cambia rotta radicalmente.


Abbandonata l'idea di enorme monovolume, la Renault Espace si separa da quel settore di mercato che poco s'addice, invertendo rotta, in maniera tale da mostrarsi al pubblico sotto la veste di una vera e propria crossover.

Molta presenza di Initiale Paris. 
Ormai la nuova versione della Renault Espace è pronto per debuttare al tanto atteso evento parigino dell'auto, ripercorrendo, dopo quasi un anno esatto, l'aspetto della concept Initiale Paris, presentata al pubblico durante l'evento internazionale a Francoforte. Ad oggi la Renault non ha reso disponibile informazioni tecniche, né immagini riguardo gli interni dell'auto, che su un modello come l'Espace è il fulcro dell'intero progetto.

Pochi indizi sull'abitacolo. 
Comunque sia, fanno sapere i francesi, la nuova versione continuerà a mantenere le qualità di "luminosità, modularità e comfort" che da sempre spiccano sul modello. Dentro l'abitacolo, a 5 o 7 posti, farà il suo esordio una nuova console centrale sospesa, anch'essa verosimilmente ispirata a quella vista l'anno scorso sulla Initiale Paris.


23/09/14

Sono i dettagli a fare la differenza: questi quelli della Suv QX70

L'interno della Suv QX70 

Sono i dettagli a fare la differenza in un settore dove ormai ogni vettura si equivale. Questi i primi dettagli della QX70S Design, la Suv QX70 in versione speciale(il cambio di identificazione della FX), che verrà proposta in maniera ufficiale all'evento parigino prossimo.


Toni scuri da vera cattiva.
L'allestimento della QX70S spicca per le tonalità cromate scure utilizzate per la griglia che i profili degli emettitori luminosi fendinebbia, per le bocche d’aria, le soglie laterali e per il porta-targa posteriore, conferiscono quell'aria da "cattiva"

Gli emettitori luminosi anteriori sono stati dotati di una tonalità fumé, invece i cerchi a 6 raggi da 21 pollici sono di un elegante colore nero, lo stesso che viene ripresa nelle barre sul tetto e nei copri-specchietti laterali. In vendita da ottobre. Lo stesso andamento tematico della S Design, viene riproposto pure all'interno dell’abitacolo, che già si fa apprezzare per il ricchissimo allestimento S-Premium, oltre ad alcuni dettagli che la rendono unica, quali il rivestimento nero laccato sulla console centrale e impunture viola su sedili, volante, bracciolo e pannelli delle portiere.

Al di sotto del cofano troveranno posto i motori V6, a benzina e diesel. L'entrata in commercio dovrebbe avvenire, quanto meno nei maggiori mercati occidentali d'Europa - immediatamente dopo l'esordio del modello al Salone di Parigi.


12/09/14

Carbonio ed alluminio: non è la solita supercar, questa è la nuova BMW i8

Non si tratta certamente della solita tradizionale supercar, vi state sbagliando di grosso! La nuova nata di casa BMW, la i8, è stata prodotta usufruendo abbondantemente di carbonio e alluminio ed è alimentata da un motore elettrico affiancata a un 1.500 turbo benzina a tre cilindri. 

BMW i8
Si tratta di dettagli, particolari che possono apparire curiosi se facciamo riferimento alla sua linea grintosa e la sua conformazione, ed eleganti al contempo. Ne viene fuori un'auto, la BMW i8 pungente, robusta, ma che dico, di più! Tanto per intenderci, per arrivare ai 100 km orari partendo da ferma impiega soltanto 4 secondi e 28. Insomma, una vettura rivoluzionaria che anticipa il futuro. In particolare, la sportiva tedesca rappresenta lo stato dell’arte per quel che riguarda telaio e powertrain, come dimostrano i nostri test effettuati sia in pista sia in città, dove ha sfilato nella centralissima via Montenapoleone, cuore della moda milanese.

Strumentazione futuristica. All'interno dell'abitacolo gli stilisti hanno preferito lavorare di mano leggera, al punto tale che gli interni non sono poi cosi diversi dai canoni classici della Casa monegasca. Gli elementi e i materiali costosi e vacuamente austeri, che nonostante tutto si possono ritenere un’anteprima di come effettivamente potrebbero essere gli abitacoli BMW nel prossimo futuro. L’elemento più futuristico è la strumentazione, con un grande pannello Lcd che presenta una grafica da astronave e fornisce un mix di informazioni analogiche e digitale. Non poteva mancare un modernissimo impianto multimediale perfettamente integrato allo smartphone con il quale si posso controllare e attivare diverse funzionalità. Ora basta, non vi anticipiamo altro.


30/03/14

Auto ed elettronica | Un binomio ormai imprenscindibile!

Le automobili ormai sono sempre più ricche di componentistica elettronica, vincolate ad un binomio, da cui ormai non si può più prenscindere.

In fin dei conti per potere fare fronte alle esigenze riguardo la visualizzazione delle informazioni a bordo, per l'intrattenimento, senza parlare della sicurezza attiva e passiva e il supporto alla guida, servono necessariamente dei chip dedicati, la cui presenza è sempre più spesso nelle auto che si muovono sulle strade.

Basta dare un'occhiata gli ultimi eventi e non può passare inosservato come nelle fiere dedicate in esclusiva all'elettronica di consumo, sia solito vedere annunci di produttori di auto, e viceversa nei saloni automobilistici, come quello appena conclusosi a Ginevra, siano sotto i riflettori i produttori di chip e di soluzioni informatiche a proporre novità nell'automotive. Tra i più attivi in questo settore vorei citare Nvidia con la sua piattaforma Tegra3, che oltre a equipaggiare smartphone, tablet e computer, si troava già all'interno di molte auto di caratur elevata come Audi, Bmw, Volkswagen, Mini, Tesla, Lamborghini, Aston Martin, e Skoda. Pronti al lancio ci sono anche colossi dell'auto di lusso come Bentley, Porsche e Rolls Royce.
Cruscotto digitale della Tesla Model S

Senza entrare nel particolare delle statistiche, ci può far comprendere meglio tale tendenza: ad oggi ci sono quasi 4 milioni e mezzo di auto che integrano nella propria struttura le soluzioni proposte da Nvidia, ma nei prossimi anni questa cifra è pare sia destinata a salire arrivando a toccare oltre le 25 milioni di unità. Oltre allo schermo touchscreen di notevole impatto estetico da 17 pollici presente nell'abitacolo della Tesla Model S, due delle espressioni più avanzate di questa integrazione tra auto e chip, si sono viste nella Lamborghini Huracàn e nella Audi TT, presentate a Ginevra.

Il cruscotto è del tutto digitale, con la totale abolizione degli strumenti analogici e la grafica non ha nulla da invidiare a quella di uno schermo del computer: tutte le operazioni di calcolo sono gestite dal chip Nvidia. Tegra3, integrato nel modulo Vcm, Visual Computing Module, in particolare si occupa dell'elaborazione grafica in alta risoluzione, dell'audio 7.1, della riproduzione dei video sui display di bordo. Oltretutto gestisce in maniera davvero sorprendente la visualizzazione della grafica 3D di un sistema di navigazione, per esempio integrando le riproduzioni in 3D da Google Maps e Google Earth. Grazie agli algoritmi "material definition" il chip è in grado di ricreare superfici fotorealistiche all'interno dell'abitacolo.

Il modulo di Nvidia ha inoltre la caratteristica di poter essere "scalabile", questo vuol dire che i produttori potranno effettuare un vero e proprio "upgrade" nelle auto come nel mondo dei personal computer, per passare a soluzioni più performanti. In Nvidia si guarda infatti anche al futuro con Tegra K1, che apporterà notevoli migliorie rispetto a Tegra3. Intanto avrà un'architettura completamente rinnovata basata su Nvidia Kepler e sarà molto più potente, ma con un'attenzione particolare al risparmio energetico. K1 integra ben 192 core grafici (rispetto ai 12 di Tegra3), e una Cpu quadcore.

Supporterà nativamente Cuda, la piattaforma di calcolo parallelo sviluppato da Nvidia, per raggiungere un livello più alto nella riproduzione grafica. Ma con K1 per esempio si gestiranno, in un solo chip, anche le operazioni basate sulle immagini di una videocamera come il rilevamento dei pedoni, il monitoraggio dei punti ciechi, la segnalazione dei cartelli stradali e il salto di corsia. E se ci si spinge anche più in là, sempre in casa Audi, il progetto di automobile a guida autonoma, zFas, sfrutterà proprio le capacità di calcolo del chip Nvidia K1. Al punto che non è più un paradosso pensare all'automobile come a una delle espressioni più costose di "computer mobile". (il sole 24 ore)
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