Il-Trafiletto
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08/10/14

La proposta di Bruschi sulla riforma della scuola | Provincializzazione e graduatorie d'istituto

In una recente intervista, l'attuale l’Ispettore del Miur Bruschi ha provveduto a rispondere con destrezza e pazienza ai tanti, troppi dubbi, nati dall'idea di Riforma della scuola "renziana". “Prossimi anni assunzioni con punte decisamente elevate”


Recentemente si è avuto modo di porsi degli interrogativi riguardo al fatto se, stando a quanto si evince dalle Linee Guida proposte dal Governo, le abilitazioni ottenute tramite Pas e Tfa possano ancora risultare utili.

Che cosa si sentirebbe di consigliare ad un individuo che dovesse conseguisse la laurea da ora ai prossimi 2 o 3 anni? Di orientarsi nel TFA oppure di attendere le nuove lauree magistrali?

“Non soltanto gli consiglierei vivamente di orientarsi decisamente nel TFA, ma spronerei vivamente il Ministro di non fermare le attuali procedure, almeno fino a quando le nuove non saranno avviate. Uno degli aspetti del giusto modo di fare politico amministrativo sta nel continuare negli atti, cosa che troppo spesso viene meno.
La serenità di tutti coloro che aspirano è costantemente messa alla prova, i loro progetti di vita appesi nell’incertezza, e ogni appuntamento si tramuta, “psicologicamente”, in un’ultima spiaggia da raggiungere con ogni mezzo. 

Grazie tante ma personalmente non ci sto. Bisogna cercare di evitarlo assolutamente, o meglio, iniziamo a non farlo. Aggiungo che la predisposizione delle Lauree magistrali implica tempi maggiori non riducibili non soltanto in definizione di una nuova regolamentazione o di modifica del 249/2010 (si può infatti procedere anche così: ed esiste anche un “canovaccio di revisione” approntato a suo tempo), che necessitano almeno, 8 mesi, ma pureper il mutamento degli ordinamenti didattici, particolarmente complesso.

Se qualcuno dovesse aver detto al ministro, come fu detto a suo tempo alla Gelmini, che “l’anno prossimo sarà tutto pronto”, sono pronto a sfidarlo a pubblica e giuridica tenzone…”.

19/12/13

Stipendio a sorteggio per mancanza di fondi: è successo a Prato

Viviamo nel paese delle assurdità, e assurdi i modi in cui si manifestano. Mi viene da pensare che vi siano persone il cui curriculum studi sia costellato di dialoghi con Topo Gigio.
E' il periodo di crisi peggiore che abbiamo mai attraversato e lo stipendio non è garantito, si viene pagati con mesi di ritardo, ma che ne pensate se vi pagassero lo stipendio indicendo un sorteggio? E' accaduto ad alcuni supplenti di una scuola italiana. Sono stati sorteggiati per ricevere lo stipendio dovuto e faticosamente guadagnato: tutti gli altri, dovranno aspettare.
Stipendi

La preside dell’Istituto Pacetti, una scuola di Prato, ha dovuto infatti fare un’estrazione dei nomi dei supplenti di quest’anno, per evitare di dare 277 euro a testa. Meglio dare uno stipendio pieno, anche se solo a cinque persone, del mese di Novembre. Dei 5mila euro che aveva in cassa la preside, insufficienti a soddisfare tutti e 18 coloro che dovevano riceverli (tra supplenti e personale Ata), si è dovuto quindi fare un sorteggio. Sono stati estratti 5 fortunati, 4 docenti e un impiegato. E tutti gli altri? Dovranno aspettare. Secondo la Uil Scuola non si tratterebbe di un caso isolato perché altri istituti avrebbero esaurito i fondi del Mef da cui dipende il pagamento degli stipendi dei supplenti per brevi periodi – gli insegnanti di ruolo vengono invece pagati dal Miur. Pare che, per avere i pagamenti al completo, bisognerà aspettare gennaio. Con buona pace di chi avrebbe voluto spendere qualcosa in più a Natale. Una cosa simile successe anche a Grosseto, al liceo linguistico Rosmini, quando di 11 insegnanti solo 5 avevano potuto ricevere lo stipendio per mancanza di liquidità.
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