Il-Trafiletto
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07/09/14

Aerei spariti da Tripoli | incubo 11 settembre per tutto l'occidente

Un mese fa sparivano 11 aerei da un aeroporto libico. Si fa avanti il sospetto che siano in mano a un gruppo terrorista che si fa chiamare "Alba libica" riuscito ad occupare l’aeroporto di Tripoli. Stati d'America e altri cercano di rintracciare gli aerei per abbatterli.


Come si legge sul Washington Free Beacon "E' forte la paura che finiscano in mani sbagliate e che possano servire a emulare i terribili attentati che sconvolsero l'America e il mondo l'11 Settembre 2001. L'allerta è altissima. I miliziani hanno pubblicato sul web alcune immagini degli aerei sequestrati ad agosto delle due compagnie libiche, la Libyan Airlines e la Afriqiya Airways. La preoccupazione di Washington, dovrebbe a maggior ragione preoccupare l'Italia, obiettivo sensibile e vicino alle "zone calde".

Precise istruzioni sono state date ai centri radar civili e militari, sui velivoli che non si identificano estendendole anche alle navi militari che pattugliano il Mediterraneo meridionale. Il timore che i terroristi possano colpire qualche obiettivo in Africa o nell'Europa del Sud. Un altro 11 settembre, è diventato l'incubo l'incubo dell'Occidente che assiste inerme alla crescita dello Stato islamico in Medio Oriente. Mentre è allerta massima per possibili attentati dei jihadisti negli Stati Uniti con l'appoggio "esterno" dei narcotrafficanti del Messico.

In una fase così incerta ogni rischio è concreto, senza dimenticare inoltre che proprio in Libia, a Bengasi, è andato in scena un altro 11 settembre di sangue per gli Stati Uniti: nel 2012 le truppe ribelli assaltarono l'ambasciata americana e uccisero l'ambasciatore Chris Stevens. Ora la notizia della sparizione di una decina di aerei, potenziali bombe volanti come accaduto 13 anni fa a New York, quando due boeing furono dirottati da un manipolo di terroristi appartenenti ad Al Qaeda, e si schiantarono contro le Torri Gemelle. Anniversario commemorativo emozionante negli Usa ma guardato esaltante per il Medio Oriente sempre più imbevuto di follia jihadista.



23/03/14

"Gocce" di notizie: Rapito un tecnico italiano nella Cirenaica Libica

E' Gianluca Salviato, 48 anni, residente a Trebaseleghe (Padova) il tecnico rapito in LIbia nella regione della Cirenaica. Salviato, secondo quanto si apprende, se ne era andato dall'Italia perche' in patria non trovava lavoro. Tra gli investigatori l'ipotesi che prevale e' quella di un rapimento a scopo di estorsione. Nessun commento al momento da parte dell'azienda "Enrico Ravanelli" di Venzone (Udine), per la quale lavora il tecnico. Oggi in azienda al telefono non risponde nessuno e al telefono cellulare uno dei vertici della Ravanelli ha evitato qualunque commento. Salviato soffre di diabete e ha costante bisogno di insulina.                  fonte(AGI)

08/03/14

"Gocce di notizie": Paolo Scaroni:"l'Europa dovrebbe ripensare la sua strategia energetica"

"Per quest'anno, anche grazie alle temperature molto miti in tutta Europa, mi sento di escludere che la crisi dell'Ucraina abbia effetti sulle forniture di gas". Lo sottolinea l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, in un'intervista alla 'Stampa'. "Certo - aggiunge Scaroni - se la tensione durera', ho qualche preoccupazione per il prossimo anno. Il sistema di approvvigionamento dell'Italia ci consente di superare con qualche costo aggiuntivo la crisi di uno dei nostri fornitori, ma se dovesse mancarne anche un altro i problemi sarebbero seri". Per ora, assicura Scaroni, "il gas russo continua ad arrivare regolarmente. Poi mi pare difficile che la Russia sospenda le esportazioni attraverso l'Ucraina, a meno che non ci sia uno scenario di conflitto vero e proprio che allo stato delle cose escluderei". L'ad di Eni, che martedi' prossimo incontrera' "Miller, il numero uno di Gazprom", ricorda che "noi dell'Eni abbiamo relazioni forti con i russi da sessant'anni, che considero un patrimonio da conservare, ci tengo a mantenere i migliori rapporti possibili con Gazprom". Quanto alla Libia, Scaroni sottolinea che "con quel Paese abbiamo una grande consuetudine ed ottimi rapporti, che fanno si' che le milizie proteggano, invece di attaccare, i nostri impianti". In ogni caso, per Scaroni "l'Europa dovrebbe ripensare la sua strategia energetica", anche "creando una figura che prenda in carico tutto il tema dell'energia", perche' "un continente dove l'energia costa il triplo che negli Usa ha un futuro difficile, e dunque bisogna intervenire urgentemente". Passando anche per il nucleare e lo shale gas: "Di centrali nucleari che ne sono 450 in tutto il mondo. E per quel che riguarda lo shale gas c'e' un dato che mi colpisce molto: grazie al ribasso dei prezzi negli Usa ogni famiglia ha in tasca 1.300 dollari disponibili in piu' ogni anno", un vantaggio che ammonta a "piu' del calo del cuneo fiscale".            fonte (AGI) .

21/02/14

Aereo libico precipita a sud di Tunisi | morti tutti gli 11 passeggeri

Precipita un aereo libico Portava ammalati dalla Libia in Tunisia, scelta di tanti farsi curare in altri paesi dopo la rivoluzione


Tunisi - Un aereo militare libico adibito ai servizi sanitari si e' schiantato nella notte a sud di Tunisi e nell'incidente sono morte tutte le 11 persone a bordo. Il velivolo, un Antonov 26, e' caduto in una zona rurale a Grombalia, nella regione di Nadel, 60 chilometri a sud della capitale tunisina.

L'aereo aveva bordo sei membri dell'equipaggio e alcuni malati con i loro accompagnatori che dovevano essere trasferiti a Tunisi per ricevere assistenza medica. Dopo la rivoluzione che ha messo fine al regime di Muammar Gheddafi, due anni fa, molti malati libici si fanno curare in Tunisia e in altri Paesi vicini. L'11 febbraio scorso un aereo militare algerino si era schiantato contro una montagna in Algeria a causa del maltempo, causando 77 morti.       fonte(AGI) .

07/02/14

Liberati i due tecnici italiani rapiti a ,atà gennai in Libia | Bonino "grande gioia"

Trattaviva difficile quella della liberazione diei due edili italiani rapiti in Libia. Lo ha reso noto la Frnesina e la Bonino ha espresso tutta la sua soddisfazione per l'operazione riuscita.

 Sono stati liberati i due operai edili italiani rapiti il 17 gennaio in Libia. Lo ha reso noto la Farnesina con un comunicato in cui il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha detto di provare "grande gioia e soddisfazione per la liberazione di Francesco Scalise e Luciano Gallo".
Francesco Scalise e Luciano Gallo

I due operai calabresi erano stati rapiti da un gruppo armato nei pressi del villaggio Dartuba, tra Derna e Tobruk, nella Cirenaica. "L'operazione", ha spiegato il ministro, "e' frutto di attivita' congiunte tra Autorita' libiche e italiane e dell'azione di coordinamento svolta tra Unita' di Crisi, ambasciata e altri organi dello Stato". "Desidero esprimere un sentito ringraziamento", ha proseguito il capo della diplomazia italiana, "a tutte le donne e gli uomini della Farnesina e delle altre istituzioni che hanno consentito di giungere a un esito favorevole della vicenda in un contesto ambientale difficile". I due connazionali sono attesi all'aeroporto di Ciampino attorno alle ore 17,30.                                                                       fonte (AGI)
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