Il-Trafiletto
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26/09/14

Al Sant'Orsola di Bologna risonanze magnetiche al succo d'ananas

Sant'Orsola Bologna - Già da un anno viene usato succo di ananas puro al posto del Lumirem, il liquido di contrasto utilizzato per esami radiologici, ottenedo lo stesso risultato e risparmiando oltre 13mila euro l'anno.


Spending review abbastanza corposa, grazie alla competenza di dietisti e cuochi, fondamentale in reparto per fare questa scoperta. Il succo di ananas, usato puro al 100%, funziona perfettamente come liquido di contrasto nelle radiografie e nelle risonanze magnetiche.

All'ospedale Sant'Orsola di Bologna la tecnica è in uso da oramai da un anno, ed ha portato un importante risparmio che di questi tempi è assolutamente necessario applicare: si è passati da 14mila euro a 380 euro. Lo ha spiegato Marco Storchi, responsabile dei servizi di supporto alla persona del policlinico.

Al Sant'Orsola di Bologna
risonanze magnetiche al succo d'ananas
Era già noto che alcuni frutti possedessero la qualità di aumentare il contrasto nel caso di esami radiologici, ad esempio, oltre all'ananas, ci sono il mirtillo nero, la mela rossa, l'uva, la mora e la barbabietola rossa.

Ma a Bologna per la prima volta il succo di frutta viene sostituito al farmaco, aiutando i bilanci dell'azienda sanitaria e anche i pazienti, che al posto di un farmaco sintetizzato chimicamente come il lumirem, ovvero ferro, metile e propile paraidrossibenzoato di sodio, possono gustarsi un normale succo di ananas.

18/11/13

Bologna: Avvicinare i vicini di casa | Dai portici nasce socialstreet.it

E' nato un nuovo social, in uno strano gioco di parole: avvicinare i vicini di casa.
Fderico stava camminando sotto i portici, a Bologna, come ogni giorno e si è reso conto che dopo 3 anni che viveva lì non conosceva ancora nessuno. "Allora ho guardato in faccia mio figlio di 20 mesi e mi sono chiesto se ci fossero altri bambini con cui farlo giocare: in quell’istante ho capito che era ora di bussare, virtualmente, alle porte dei vicini". Dal Social network alla Social street: ecco l’intuizione di Federico Bastiani, 36 anni, esperto di marketing e comunicazione, che un paio di mesi fa a Bologna ha aperto il gruppo «Residenti in Via Fondazza» con lo scopo di socializzare, creare eventi, avere un punto di riferimento dove condividere idee, necessità, progetti e iniziative.

I portici Bolognesi
Pubblicizzando il tutto con dei semplici A4 stampati in casa e affissi lungo la strada. "In un paio di settimane si sono iscritte novanta persone, e subito ho capito che la mia esigenza era un’esigenza di tutti – spiega Federico -. Le gente ha iniziato a trovare risposte a piccoli bisogni, dai consigli sul medico migliore in zona alle dritte sul dove cambiare le gomme risparmiando una manciata di euro, scoprendo poi che l’interlocutore magari viveva nello stesso pianerottolo o a pochi numeri civici di distanza. Con la scusa di un caffè o di un aperitivo si sono così via via innescate nuove relazioni e sono nate inattese amicizie". Da chi scrive un post per vendere un frigorifero usato e trova immediato interessamento da parte di uno studente che vive dall’altra parte della strada, a chi sente suonare il pianoforte al civico 71 e vuol sapere se lo sconosciuto musicista è disposto a dare lezioni private o a strimpellare qualcosa insieme, fino a chi invita tutta la via al proprio compleanno e si trova a spegnere le candeline con 40 sconosciuti. Oggi la pagina Facebook conta 500 iscritti, e altre strade sono pronte a replicare l’esperimento. «Con piccoli gesti e tutti a costo zero è cambiato il senso di comunità all’interno della città. In tanti ci chiedono consigli, e già a Milano e Torino alcune strade vogliono imitare il nostro modello, e per questo abbiamo scelto di lanciare il sito socialstreet.it: per confrontarci, fare una mappatura locale e nazionale delle esperienze e amplificare questo nuovo rapporto di fiducia tra le persone».

15/11/13

Gli studenti di tutta Italia compatti nel manifestare

Gli studenti di tutta Italia sono andati tutti in piazza a manifestare contro la manovra. Veneto, Bologna, Roma, Napoli, Genova Torino le piazze dove gli studenti dell'Udu hanno manifestato. Il centro della protesta nelle piazze e lungo le vie del centro, dove le forze dell'ordine hanno effettuato cariche di contenimento nei confronti di alcuni manifestanti del blocco studentesco.

Scontri con studenti
Roma il centro della protesta in piazza Santi Apostoli, con il movimento di Casapound Italia, che avevano cercato di 'sfondare' il cordone di polizia per raggiungere Montecitorio. Il blocco studentesco stava manifestando con circa 200 persone sotto il palazzo della Provincia. La polizia ha fermato due ragazzi.
Il corteo degli studenti dei licei di Roma si è ricompattato in largo Argentina e ha ripreso la marcia speditamente verso piazza Venezia, dov’è giunto scandendo a più riprese lo slogan “Roma libera”. Dal megafono i ragazzi si alternano per informare i manifestanti: “La polizia - dicono - ha caricato in tutta Italia”, e riferendosi al recente scandalo Atac, avvertono il sindaco Ignazio Marino: “Noi il biglietto non lo paghiamo”. La manifestazione dei circa 1.500 giovani è preceduta e seguita dagli agenti in assetto antisommossa e dai blindati. In testa al corteo alcuni ragazzi tengono alto lo striscione su cui si legge: “Questo è il voto dei diritti”.
  NAPOLI. A Napoli incidenti tra polizia e manifestanti durante il corteo degli studenti medie e universitari. Una parte dei manifestanti scesi in piazza si è staccata da uno dei due cortei che percorrevano le strade del centro cittadino in via De Gasperi, nei pressi dell’assessorato all’ambiente, ha ingaggiato una sassaiola con lancio di bottiglie contro le forze dell’ordine. Nè sono scaturite alcune cariche di alleggerimeno e manganellate. Sono due gli agenti contusi e trasferiti in ospadale a bordo di autombulanze. A quanto si apprende alcuni partecipanti al corteo sono stati portati in questura per essere identificati. Tranquillo, invece, il corteo degli studenti partito da piazza Mancini e diretto in via S. Lucia, sotto la sede della Regione Campania.
I CORTEI IN VENETO. Nonostante il maltempo, gli studenti sono scesi in piazza in Veneto anche contro la legge di Stabilità: a Padova e Treviso, secondo dati studenteschi, un centinaio, a Vicenza almeno trecento e nelle città di Venezia, Belluno e Rovigo non sono mancati flash mob nelle scuole. “Change the way: istruzione, invertiamo la marcia” è stato lo slogan portato in piazza dalla Rete degli Studenti Medi insieme all’Udu Unione degli Universitari. “Vogliamo che il Ministro apra un confronto con gli studenti per ridiscutere e superare questo sistema totalmente iniquo - ha spiegato Tommy Ruzzante, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto - non possiamo più accettare tagli all’istruzione, blocchi del turn-over, vincoli alla didattica e numeri programmati, che stanno consegnando il Paese ad un sistema sempre piu’ chiuso ed elitario”.
TORINO. È terminata verso le 14 la manifestazione degli studenti a Torino. Dopo la carica di alleggerimento in via San Quintino e le uova lanciate contro la sede del Miur in corso Vittorio, c’è stato un momento di tensione all’altezza del Golden palace in via Arcivescovado. Un manifestante è stato fermato per essere identificato, ma è stato rilasciato dopo pochi minuti e la marcia è proseguita in piazza Solferino e via Pietro Micca, dove è stato lanciato un uovo contro gli agenti, ma la situazione non è degenerata.
GENOVA. Partiti da piazza Caricamento, sono arrivati in piazza De Ferrari, per esprimere solidarietà ai lavoratori di Amt, in presidio da giorni davanti alla sede della Regione Liguria contro le ipotesi di privatizzazione dell’azienda dei trasporti. Il corteo si e’ poi diretto verso Palazzo Tursi, sede del Comune, presidiato dalle forze dell’ordine. Su alcuni degli striscioni impugnati dai manifestanti si legge: ‘non staremo a guardare’ e ‘no alla scuola dei padroni’. Si tratta della seconda protesta organizzata dagli studenti dall’inizio dell’anno scolastico.                                          fonte
 
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