07/03/15

Perdita dei Capelli Cause e Rimedi

L'alopecia, chiamata anche calvizie comune, nelle varie sue forme, è una malattia sistemica contraddistinta dalla graduale perdita dei capelli, problema questo che coinvolge la qualità di vita dei pazienti, sottoposti ad ansia e stress a causa del loro essere.


 L’alopecia, chiamata più comunemente calvizie, è la diminuzione della quantità di capelli, o addirittura la loro scomparsa. La parola “alopecia” deriva dal greco alópex, che significa “volpe”, in riferimento appunto alla perdita dei peli di questo animale durante la primavera. E’ un problema particolarmente sentito per circa l’80 per cento delle persone di sesso maschile e per una percentuale molto più bassa, anche se non proprio trascurabile, del gentil sesso.

  Molti studi hanno stabilito che le cause che possono determinare un’alopecia sono diverse, a cominciare da quella immunologica, dovuta ad una diminuzione delle difese immunitarie che mette l’individuo nelle condizioni di essere soggetto ad un indebolimento generale e quindi anche di tipo tricologico; una seconda, ma non per importanza, causa è senz’altro di tipo alimentare, alla sorgente della qual ci sono diete molto severe responsabili di una carenza di proteine, minerali e vitamine; anche la malattia del secolo, la depressione, l’ansia e lo stress in genere possono causare un’alopecia, anche se spesso provvisoria.

 Varie sono le forme di alopecia: 1) – Alopecia Androgenetica, chiamata anche calvizie comune. Si manifesta con una progressiva diminuzione di capelli nell'area fronto-temporale, la classica stempiatura e del vertice, la cosiddetta chierica. Spesso è associata a seborrea, ma sembra che non ci sia una relazione tra le due. 2) – Alopecia Areata. In questa patologia la caduta dei capelli ( o dei peli in altre parti del corpo) si manifesta a chiazze, ovvero non interessa il cuoio capelluto in toto ma solo in piccole aree di esso. 3) – Telogen effluvium. In questo caso la caduta dei capelli avviene uniformemente in tutto il cuoio capelluto senza che si formino chiazze. 4) – Tricotillomania. Più che patologia può considerarsi un disturbo, cioè una calvizie voluta espressamente, in quanto l’individuo che ne è affetto tende a strapparsi ciocche di capelli fino a determinarsi una alopecia.

Terapie anticalvizie. - Le cure indicate per trattare l'alopecia androgenetica sono la finasteride, il minoxidil e l’autotrapanto. Minoxidil, farmaco degli anni ’80, potente vasodilatatore studiato per trattare oralmente l’ipertensione. I pazienti trattati col Minoxidil ( Loniten, Upjohn) sviluppavano come effetto collaterale l’irsutismo, cioè la crescita dei peli . Venne così studiata una formula topica per curare l’alopecia, ai dosaggi di 2% e 5%. Il Minoxidil riduce o arresta la caduta dei capelli nella quasi totalità dei trattamenti, spesso si ha una ricrescita temporanea degli stessi che si interrompe con l’arresto della terapia. Finasteride ( Proscar, MSD). Terapia orale, compresse da 1 mg/die. Con la Finasteride l'efficacia terapeutica non è immediata: i risultati cominciano ad essere visibili generalmente dopo 3-6 mesi dalla prima assunzione, e , come con il Minoxidil, il problema si ripresenta dopo qualche mese dall’interruzione della terapia. Entrambi i trattamenti, con Minoxidil e Finasteride, sono risultati inefficaci nell’alopecia in fase avanzata. L’autotrapianto. – Sta diventando un intervento di chirurgia estetica tra i più richiesti, dal momento che si stanno avendo risultati estetici sempre più soddisfacenti e durevoli nel tempo. L'autotrapianto è l'unica soluzione per ridare capelli ai soggetti affetti da alopecia androgenetica in fase avanzata.

Effetti collaterali - Essendo il Minoxidil un potente vasodilatatore, possono presentarsi durante il trattamento casi di ipotensione, mentre con la Finasteride problemi di alterazione della libido e diminuzione dell’eiaculatio. Per quanto riguarda l’autotrapianto è molto importante mettersi nelle mani di un bravo chirurgo estetico.
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