Correva l’anno 2000 quando l’FDA statunitense ( Food and Drug Administration ) dichiarava sconfitto il virus del morbillo, grazie alla diffusione in larga scala della cosiddetta vaccinazione trivalente ( morbillo, orecchioni e rosolia ). Ora purtroppo i dati epidemiologici ci fanno pensare che ci sia in quest’ultimo anno una ripresa dell’epidemia di questa fastidiosa e oltremodo pericolosa malattia. Negli ultimi 15 anni i casi censiti sono stati circa un centinaio. Nel solo 2014 invece i contagi sono stati ben 644, mentre nel solo mese di gennaio dell’anno in corso i casi segnalati sono stati ben 102.

La causa di questo aumento esponenziale di casi di morbillo è stato imputato alla campagna antivaccinazione messa in atto da varie associazioni negli States, le quali hanno fatto loro la convinzione, priva di basi scientifiche, che ci sia una connessione tra i vaccini per il morbillo e l’autismo, da qui la decisione di molti genitori a non vaccinare i loro bambini.
Il morbillo è una malattia infettiva del sistema respiratorio, è causata da un virus ed è fortemente contagiosa, in una popolazione non vaccinata, una persona con morbillo può infettare fino a 18 individui; per renderci conto della sua virulenza basti pensare che un malato di Ebola ne può infettare al massimo 2. Le complicazioni di questa patologia sono diverse, dalla polmonite all’encefalite e alle forme gravi di diarrea per bambini sotto i cinque anni e per gli anziani. L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, ricorda che dall’inizio del secolo la vaccinazione contro il morbillo, ha fatto diminuire del 75% i casi della malattia e ha evitato circa 15 milioni di morti. (immagine presa dal web)