14/03/15

Batteri sempre più Forti e gli Antibiotici Capìtolano

Le resistenze batteriche sembrano avere la meglio sull’antibioticoterapia, utilizzata spesso e male dalla classe medica e il dramma è che all’orizzonte non ci sono farmaci nuovi. 

 Siamo alla resa dei conti. Per anni si è parlato, inutilmente, nel nostro Paese, dell’uso indiscriminato degli antibiotici e del pericolo che questa categoria di farmaci potesse risultare inefficace con il passare del tempo a causa delle resistenze batteriche che si sarebbero instaurate per la stragrande quantità di prescrizioni, spesso inutili, fatte per il più piccolo colpo di tosse o per il minimo prurito alla gola.

La conferma che questo pericolo sia diventato ormai una realtà ci viene dal congresso delle malattie infettive AMIT, dove il Presidente Marco Tinelli ha parlato di una vera e propria emergenza epidemiologica instauratasi nella totalità degli ospedali italiani causata dalla grande diffusione di ceppi batterici con sensibilità a poche o addirittura nessuna classe di antibiotici.

 Tra gli antibiotici sotto accusa la famiglia dei chinolonici, precisamente la Levofloxacina e Ciprofloxacina, farmaci tra i più usati sia dai Medici di Medicina Generale che in ospedale. Tra i paesi della Comunità Europea l’Italia è al primo posto per quanto riguarda le resistenze batteriche alla maggior parte degli antibiotici con percentuali che vanno dal 25 % fino addirittura al 50%, ciò significa che un antibiotico su due risulta inefficace. Tra i batteri “fortificatisi” troviamo l’Escherichia Coli con il 15.9% e la Klebsiella Pneumoniae con l’8,7% di resistenze.

 La soluzione a questo drammatico problema sembra essere esclusivamente un orientamento verso una terapia antibiotica più mirata e selettiva, magari con un dosaggio maggiore, dal momento che nel futuro più o meno prossimo le probabilità di avere a disposizione nuove famiglie di antibiotici sembrano essere nulle, visto che le aziende farmaceutiche stanno orientandosi sempre più verso farmaci a terapia continua fino all’exitus, sicuramente più remunerative. (immagini prese dal web)
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.