18/03/15

Arriva la Primavera Attenzione alle Prime Abbronzature

Dopo il lungo grigiore invernale iniziano i preparativi per le prime tintarelle, per presentarsi belli e abbronzati all’inizio della stagione balneare. 

 Tra pochi giorni arriverà la primavera, forse la stagione più bella, dal momento che si esce dal lungo grigiore invernale, e con lei si spera ritornino con più frequenza le belle giornate di sole. Ed è in questa stagione che si inizia con i primi bagni di sole, le prime esposizioni del nostro corpo ai raggi solari, per rimettere in moto quella macchina chiamata “abbronzatura”, cioè quel fenomeno a causa del quale la pelle diventa scura in seguito all'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) prodotti dalla luce del sole o da luci artificiali, come ad esempio le famose lampade abbronzanti.

  Perché ci si abbronza? Nella nostra epidermide sono presenti delle cellule chiamate melanociti, in grado di produrre melanina, un pigmento responsabile principale del colore della pelle che aumenta con l’esposizione ai raggi ultravioletti ( da 380 a 410 nanometri), e da qui la nostra abbronzatura. In parole semplici quest’ultima è un sistema di difesa che la nostra pelle mette in azione per proteggersi dalle pericolose conseguenze derivanti da un’eccessiva esposizione ai raggi UV prodotti dal sole. Non a caso le persone che popolano le regioni equatoriali hanno in genere la pelle molto scura, mentre nei paesi nordici, dove le radiazioni solari sono deboli, il colore della pelle è molto più chiaro.

Come difendersi dai raggi solari? Bisogna però fare molta attenzione alle prime tintarelle della stagione, come del resto per le esposizioni ai raggi UV in genere. E’ noto che non tutti gli individui reagiscono allo stesso modo all'esposizione dei raggi solari, alcuni ottengono immediatamente un bel colorito scuro, altri, quantunque si adoperino per ottenere un’accettabile tintarella, riescono a procurarsi solamente scottature e bruciori in buona parte del corpo. La prima cosa da fare prima di intraprendere la sfida con la nostra “stella” è munirsi di una protezione solare che limiti l’aggressività dei raggi UV sulla nostra pelle.

Quale protezione? Esistono in commercio delle creme solari con caratteristiche diverse: alcune hanno la cosiddetta funzione protettiva, e sono quelle più indicate, mentre altre hanno una funzione estetica, cioè mettono in risalto l’abbronzatura già ottenuta.

Fattore di protezione - Le creme solari sono caratterizzate dal fattore di protezione, cioè la capacità di respingere i raggi del sole ed avere così una esposizione al sole più lunga rispetto a quella senza protezione. Quindi più alto è il fattore di protezione della crema solare, più tempo possiamo esporci ai raggi solari, magari impegnandoci in una divertente partita di beach volley. Il fattore di protezione ideale, secondo i dermatologi, dovrebbe essere non inferiore a 15, per arrivare a 30 per quelle persone che amano stare per lunghi periodi sotto il sole ( 4 ore e più), mentre la protezione 50 e 50+ è indicata per le persone con carnagione bianchissima tipo “mozzarella”.
 Prodotti doposole - Con l’esposizione continua ai raggi solari potrebbe presentarsi il problema della disidratazione, col risultato che la pelle diventi appunto secca, disidratata; in questo caso, oltre alle creme abbronzanti sarà opportuno munirsi di creme denominate “doposole”, cioè quei prodotti spesso in formula gel che donano freschezza e decongestionano la pelle arrossata e leniscono il dolore.(immagini prese dal web)
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