23/02/15

Inps Dipendenti Pubblici e Privati sullo Stesso Piano nella Previdenza Sociale con il Decreto annunciato da Renzi?

Giusto sarebbe avere una equità tra dipendenti pubblici con quelli privati

Il primo passo è stato fatto sulla schema previdenziale della Pubblica Amministrazione quando si discuteva ancora sui prepensionamenti, penalizzazioni, prepensionamenti nonché quota 100 allargando alla staffetta generazionale ed il lavoro da full time a part time, provvedimenti sia del Ministero del Tesoro che quello dell'Economia anche se lo scopo finale era quello dello svecchiamento dell'organigramma pubblico, prova ne è i numerosi concorsi che vengono indetti dalla PA per ricercare figure professionale che possano sostituire almeno part-time avendo per guida l'over 50 che aspira al prepensionamento, quindi la staffetta generazionale praticamente sta dando i suoi frutti aprendo un poco il mondo del lavoro; una svolta importante che comunque dovrebbe riguardare non solo le Amministrazioni Pubbliche ma anche il settore privato che invece in certe situazioni è rimasto al palo per mancanza di coperture finanziarie.

DIPENDENTE PUBBLICO E PRIVATO SULLO STESSO PIANO
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Probabilmente si attueranno le conferme a questi provvedimenti o come pre4annunciato dal premier Renzi ci sarà un decreto previdenziale contenente le modifiche da apportare per le baby pensioni, pensioni di invalidità e di reversibilità di cui si sussurra già da tempo, ma i sussurri lasciano il tempo che trovano, mentre l'attuale situazione ha solo bisogno di certezze concrete che possano veramente dare l'avvio a questa economia così stagnante e degradante in cui siamo costretti, nostro malgrado a vivere; si sa bene che la prima circolare riguarda il blocco all'assegnazione di incarichi a chi nella Pubblica Amministrazione ha raggiunti i requisiti per entrare in prepensionamento, quindi la regola recita che la 'Soppressione del trattamento in servizio e modifica della disciplina della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro' regolarizza l'uscita obbligatoria dalla Pa per chi ha raggiunto i requisiti richiesti per il pensionamente con l''unica deroga per chi non avesse maturato i contributi pur avendo l'età anagrafica e di conseguenza potrebbe arrivare ai 70 anni ma non oltre.

Voglia sì che queste modifiche il governo le applichi anche nel settore privato sia per equità che per giustizia sociale affinchè ciò che sta succedendo nella Amministrazione Pubblica succeda con le modifiche adeguate anche nel settore privato, dando vita ai prepensionamenti e di conseguenza la staffetta generazionale che originerebbe per la gioventù occasione di lavoro aprendo di forza il mercato del lavoro oggi con i battenti chiusi e dando una spinta decisiva all'economia italiana, con queste modifiche ovviamente a spirale si aprono altre possibilità come il potere d'acquisto ormai bloccato da tempo, aumento delle pensioni minime e quant'altro e ci auspichiamo che ciò che è stato per il dipendente pubblico lo sia anche per il dipendente privato.
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