27/10/14

Per l'ambiente gli Europei chiedono di più

Eurobarometro ha condotto un sondaggio da cui è risultato che il 95% dei 28 mila intervistati ritiene molto importante la tutela ambientale e che si può fare molto di più rispetto a quanto fatto fino ad oggi. La tutela ambientale è secondo i risultati del sondaggio, fondamentale dal punto di vista economico, infatti per stimolare la crescita siano necessari un uso efficiente delle risorse naturali (79%) e la protezione dell’ambiente (74%)


Perciò gli esperti di Eurobarometrosi son  soffermati a considerare due aspetti:
1.– l’ambiente va tutelato;
2.- gli europei hanno “una spiccata sensibilità verde, nonostante la crisi economica”.

Tutela ambientale
immagine presa dal web

Gli Europei, secondo i dati raccolti  ritengono che le imprese, le industrie, i governanti, i cittadini stessi possano fare di più. Il 75 per cento è propenso all’acquisto di prodotti rispettosi dell’ambiente, sebbene il costo sia superiore agli altri. Non solo, ma il campione che è stato intervistato sostiene che: “i grandi inquinatori debbono risarcire i danni che fanno”.

Sempre gli intervistati affermano che “la tutela dell’ambiente sia un fattore importante per l’economia ed anche per stimolare la crescita”. Altra constatazione:  “il 77% dei cittadini dell’Unione europea crede che i problemi ambientali si ripercuotano direttamente sulla loro vita quotidiana. La maggiore preoccupazione è destata dall’inquinamento, in primo luogo dell’aria (56%) e dell’acqua (50%), accanto alla produzione di rifiuti e all’esaurimento delle risorse naturali. Per il 59% degli europei i fattori sociali e ambientali vanno considerati importanti quanto i criteri economici nel misurare il progresso del proprio Paese, e una percentuale analoga ritiene che le amministrazioni pubbliche nazionali debbano tenere in maggior conto l’ambiente rispetto a spesa e investimenti”.

Allo stesso tempo come possono contribuire gli intervistati? Intanto il riciclo dei rifiuti (54%), la riduzione del consumo di energia domestica (39%) e l’uso dei trasporti pubblici (39%). L'impegno deve essere biunivoco, sia delle istituzioni che dei cittadini: l’85% degli europei reputa di avere un ruolo da svolgere nella protezione dell’ambiente e la maggior parte ha cominciato a comportarsi e ad agire di conseguenza; le tre attività più diffuse sono: la separazione dei rifiuti destinati al riciclaggio (72%), la riduzione del consumo energetico (52%) la riduzione del consumo idrico (37%). Il 39% degli intervistati, che pure si considerano abbastanza informati, sente comunque il bisogno di saperne di più circa l’impatto che le sostanze chimiche utilizzate nei prodotti di uso quotidiano hanno sulla salute.

Soddisfatto il Commissario europeo per l’Ambiente, Janez Potočnik, che afferma: “Ci rincuora constatare che anche in questi tempi difficili la tutela dell’ambiente gode di un sostegno solido e diffuso. I cittadini sono particolarmente preoccupati in merito all’inquinamento di aria e acqua, alle sostanze chimiche e ai rifiuti e credono che si debba tutti fare di più per proteggere l’ambiente”. In sintonia con il Commissario europeo, infine, si apprende che "dagli europei arriva anche un sostegno all’azione dell’Unione, nel senso che la normativa europea sull’ambiente viene considerata necessaria: sei europei su dieci pensano che le decisioni in materia ambientale dovrebbero essere adottate congiuntamente all’interno dell’Unione. Il 79% crede inoltre che l’Unione europea dovrebbe poter verificare che le disposizioni legislative in materia di ambiente siano effettivamente applicate in modo corretto nel proprio paese di appartenenza. L’84% vuole inoltre che una quota maggiore dei finanziamenti europei sia destinata a sostenere attività rispettose dell’ambiente".

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