25/07/14

ANALISI | Kerry Bowman dice la sua riguardo la clonazione

Kerry Bowman
Studioso di etica medica
presso il Joint Centre for Bioethics
Università di Toronto
Kerry Bowman Studioso di etica medica presso il Joint Centre for Bioethics Università di Toronto. 

Le persone si oppongono più o meno a questo tipo di ricerca a seconda di che cosa ritengono sia, dal punto di vista morale, una blastocisti.

Per alcuni, quel piccolo grappolo di cellule è già vita umana, anche se mi spingerei a dire che per molti, benché certamente non per tutti, questo non rappresenti un problema etico insormontabile. Il primo e principale argomento contro l'uso di cellule staminali embrionali è invece la necessaria distruzione degli embrioni. Leggendo di queste sperimentazioni, alcuni sospirano e si chiedono: "Davvero dobbiamo ripercorrere questa strada? Pensavo l'avessimo ormai abbandonata".

Personalmente, sono a dir poco sorpreso del fatto che si stiano ancora conducendo ricerche questa particolare tecnica di produzione di staminali. La domanda più importante, però, è: questi recenti studi aprono o no la strada alla clonazione umana? Gli auto sostengono di no, perché gii embrioni primate prodotti con questa procedur non sono stati in grado di crescere otti un certo stadio. Mitalipov in particolari ha annunciato la prossima pubblicazione di ricerche più esaurienti in merito. Parlando di clonazione umana, è inevitabile chiedersi se si tratti davvero di qualcosa di terribile. La principale riserva etica contro questa pratica risiede, secondo me, nella sofferenza che comporterebbe e nelle morti precoci che ne seguirebbero, visto che abbiamo già visto numerosi animali clonati crea finora riportare deformità senza poi riuscire a sopravvivere.(science)


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