Il balzo in avanti degli smartphone device è stato su base annuale del 42,3% per un totale di poco meno di 968 milioni di apparecchi finiti sul mercato e del 36% riguardo gli ultimi tre mesi dell'anno. Sono numeri che affermano, qualora ve ne fosse ancora bisogno, la popolarità degli smartphone e che fanno da preludio al traguardo che si acconge a tagliare, alla conclusione del 2014, la piattaforma operativa più diffusa fra i device intelligenti, ovvero sia Android in procinto di oltrepassare la fatidica soglia del miliardo di unità spedite. Il software mobile di Google ha concluso l'anno, accaparrandosi il 78,4% del venduto, una quota (in crescita di 12 punti percentuali rispetto al 2012) cinque volte superiore a quella acquisita da Apple (in discesa dal 19,1% al 15,6%) con il suo iOs. Per quel che riguarda invece Windows Phone, al momento recita il ruolo di terza forza con una quota di mercato del 3,2%, mentre BlackBerry è precipitata all'1,9%.
Smartphone 2014: l'anno del sorpasso |
Il boom (previsto) di Asia e America Latina
Quali mercati hanno contributo a trainare più di altri il successo degli smartphone? Il rapporto di Gartner non lascia alcun dubbio: America Latina (in crescita del 96%), Medio Oriente e Africa, Asia Pacifico ed Europa orientale hanno registrato indici di crescita particolarmente importanti e mediamente sopra il 50%. A livello di singoli Paesi i picchi di incremento più elevati nel quarto trimestre 2013 li hanno fatti segnare India e Cina, dove le vendite sono aumentate rispettivamente del 167% e dell'86,3%.
Di contro ma anche questa tendenza era risaputa ed abbondantemente prevista i mercati maturi arrancano lentamente a causa della saturazione degli stessi e per via di cicli di sostituzione dei vecchi apparecchi che si sono allungati, anche in relazione alla mancanza di vere e proprie innovazioni nei modelli di fascia alta lanciati negli ultimi dodici mesi.
I vendor: le nuove sfide per Samsung ed Apple
La frenata di domanda degli smartphone top di gamma sta condizionando anche i risultati di chi e parliamo ovviamente di Samsung di questo settore è oggi dominatore incontrastato.
Il chaebol coreano ha visto ridursi infatti dell'1,6% (rispetto al dato 2012) la propria market share nel quarto trimestre anche se può a ragion veduta consolarsi con una fetta di venduto su base annua pari al 31%. Più difficile, secondo gli analisti di Gartner, sarà per il produttore asiatico il compito di confermare la propria leadership a livello tecnologico nei modelli top di gamma (dove è già scattato il count down per il lancio del Galaxy S5) e di costruire un'offerta a valore (dal punto di vista delle funzionalità e dell'interfaccia) per i telefonini intelligenti di fascia media.
Quanto ad Apple, le ottime performance dell'iPhone 5S e la persistente forte domanda per i vecchi modelli 4S nei mercati emergenti hanno aiutato la casa della Mela a segnare un nuovo record di smartphone spediti sul mercato: 50,2 milioni, nel quarto trimestre 2013. A Cupertino, per contro, devono registrare una flessione nei telefonini intelligenti in termini di share globale, bilanciata però (e questo è un dato interessante) dall'aumento della quota esibita complessivamente nei cellulari, quota salita dal 7,5% all'8,3%. Gli accordi siglati con Ntt DoCoMo in Giappone e China Mobile nell'autunno scorso dovrebbero inoltre fornire ad Apple ulteriori buone notizie.
A contendersi il terzo gradino del podio concorrono (nell'ordine) Huawei, Lenovo e Lg.
Le due aziende cinesi rappresentano il nuovo che avanza nell'industria mobile e i dati dell'ultimo quarter lo dimostrano. Lenovo in particolare, potrà giocarsi nei prossimi mesi il jolly Motorola per ampliare la propria presenza nel mercato americano, più generale su quello internazionale.
Prezzi in discesa e fatturati in frenata
La sfera di cristallo di Gartner per il 2014, infine, vede un numero crescente di vendor impegnati a riallineare i rispettivi cataloghi per concentrarsi sul segmento degli smartphone a basso costo, al cospetto di un previsto rallentamento delle vendite degli apparecchi intelligenti di fascia alta. Due tendenze, quelle appena citate che avranno come effetto diretto la diminuzione del prezzo medio di vendita e il conseguente rallentamento della crescita dei ricavi per ogni singolo produttore.