29/01/14

Anziani sempre più vittime di truffe. Alcuni esempi

La casistica delle truffe è purtroppo ampia e in continuo sviluppo. Se per strada notiamo un anziano avvicinato da persone con atteggiamento che possa destare sospetto, quando in un anziano notiamo timore, sorpresa o smarrimento non esitiamo a chiamare la Polizia Municipale o altre forze di polizia che effettueranno un controllo della situazione. Ecco alcuni esempi che possono innescare un campanello d'allarme in tutti noi. La truffa delle pietre preziose . Tra le truffe più frequenti di cui sono vittima gli anziani è quella delle 'pietre preziose'. Un signore di aspetto rassicurante e in genere di mezz'età, si finge uno straniero che per una premura deve raggiungere il paese d'origine ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il biglietto del viaggio. Ferma per strada una signora individuata per la truffa e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore di 8-10mila euro. Naturalmente per la signora il prezzo scenderebbe di molto. Passa un altro signore, complice del truffatore, ben vestito che dice di essere un gioielliere con tanto di lente per controllare le pietre; naturalmente le considera autentiche e si offre di comprarle per 5mila euro. Ma lo straniero insiste perché sia l'anziana signora a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare 2/3mila euro. La truffa della falsa eredità. Un signore cerca un vecchio amico a cui dovrebbe consegnare del denaro relativo a un'eredità. Ferma una persona anziana per chiedere informazioni su quell'amico, ma nessuno sa niente finché un passante, complice del truffatore, si ferma e dice che quella persona è morta. L'unica soluzione è il notaio ma serve l'anticipo che spesso il malcapitato sborsa con la speranza di arrivare alla falsa eredità. La truffa dei falsi funzionari Inps Enel o Inpdap. Falsi funzionari Inps, Enel o Inpdap si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva, o ancora per controllare il contatore del gas, della luce ecc. ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore. Se il malcapitato non sa che gli Enti prima di fare i controlli affiggono un avviso nel palazzo, il gioco è fatto. I finti carabinieri. Una o più persone, adesso anche di sesso femminile, si qualificano come appartenenti all'Arma dei Carabinieri oltre che alla Polizia di Stato o alla Polizia Municipale. Vi accusano di aver fatto acquisti con banconote false. Addossano la colpa dello spaccio delle banconote, ad un impiegato della vostra banca ( sorvegliano la banca ed individuano la vittima, quindi sapranno indicare anche la collocazione della banca e magari la descrizione di uno degli impiegati). A questo punto vi dicono di dover esaminare, presso la vostra abitazione, tutti i soldi che avete prelevato. Una volta entrati vi convincono a mostrare tutte le banconote e quindi, con uno stratagemma, vi sostituiscono nelle buste le banconote con carta, a volte fotocopie a volte schedine per il gioco del lotto, in modo da simulare lo stesso spessore. In alcuni casi intimano di conservare la busta delle "banconote" per l'esame del "giudice". Per rendere la cosa più veritiera provvedono a sigillare la busta, guadagnando così tempo sulla segnalazione alle forze dell'ordine dell'accaduto.
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