Le scene erotiche nei film, tanto mitizzate dai media, forse hanno fatto più danni all'immaginario erotico collettivo che informazione. Lo sostiene l'esperta sessuologa Adele Fabrizi. Ecco come lei racconta le peggiori balle viste nei film in tema di seduzione.
L’eros al cinema aiuta o deprime il desiderio ? Tra vedere in sala Sex Tape, in cui Cameron Diaz sperimenta il Kamasutra in tre ore, o partecipare a un seminario dell’Istituto di Sessuologia Clinica vale la pena scegliere l’opzione due. Le scene erotiche del cinema hanno fatto più danni all’immaginario erotico di quanto si pensi, anche se poi la "pillola blu" alcuni li ha riparati. L'elenco fatto dalla sessuologa tende a smitizzare i falsi miti che il cinema ha spacciato per veri.
3. Lo strip infuoca la passione. "Dio non ci avrebbe dato le tette se non avesse voluto farcele agitare" diceva Baby in Dirty Dancing. Poi è arrivata Kim Basinger con Joe Cocker in sottofondo e tutti ci siamo convinti che uno spogliarello fosse garanzia di 9 settimane e mezzo di delizie. Al cinema, basta solo dire sesso per far esplodere gli ormoni ad una coppia da decenni in pantofole. In Sex Tape, Cameron Diaz si presenta al marito in pattini e microtop. In A History of violence Maria Bello porta Viggo Mortensen al motel e si traveste da cheerleader. Peccato! Lo spogliarello non riaccenda affatto il desiderio, per il semplice fatto che gli uomini sono abituati al nudo femminile. Lo strip funzionava ai tempi di Sophia Loren e Marcello Mastroianni, ma già quando i due rifanno la scena di Ieri oggi e domani con Altman, nel film Prêt-à-porter, Mastroianni cade invece addormentato. E non era ieri ma il 1994.
6. Non è previsto fare cilecca. È una questione di tensione drammaturgica: la scena d’amore è il clou della storia, perciò deve filare liscia. Il che è talmente falso che, non a caso, è un cult l’episodio di Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso di Woody Allen, in cui il cervello è la sala di comando di un’astronave, dove tutti sono impegnati nell’immane impresa di assicurare la performance sessuale, sabotata da brutti pensieri e da uno spermatozoo sgomento a prescindere.
7. Alle donne piace sempre farlo. Vale come sopra: i mal di testa, il bucato da stendere, i figli da portare a scuola non sono previsti. Se no, si cade nel dramma. In Nymphomaniac Volume 2 , Charlotte Gainsbourg-Joe precipita nella degradazione quando smette di provare piacere. Ma la sessuologa dice: "Nella normalità fisiologica le donne possono avere rapporti gratificanti anche senza orgasmo".

8. Le dimensioni sono importanti. Michael Fassbender in Shame, Richard Gere in American Gigolo...e tanti altri. I nudi frontali maschili stupiscono sempre con effetti speciali. Poi uno si meraviglia se la sessuologa confida di aver incontrato «tanti uomini che per la falsa convinzione di averlo piccolo sono arrivati vergini anche a 38 anni».

9. Tra la prima stretta di mano e l'intimità il passo è breve. Al cinema deve succedere tutto in due ore, nella vita meglio perndersi il tempo necessario; troppe cose possono dare mille condizionamenti. Tipo, in Tutta colpa di Freud , lei dice: "Senti, io vorrei tanto farti salire e dartela subito, ma siccome il mio analista sostiene che voi uomini siete tutti str...zi, forse è meglio dartela la prossima volta".
10. L’orgasmo è sempre simultaneo. Direi proprio di no. Acuto quanto mai il solito Woody che in Mariti e mogli è perentorio: "La sola volta che Rifkin e sua moglie arrivarono a un orgasmo simultaneo fu quando il giudice porse loro la sentenza di divorzio".