La tavola periodica sopravviverà alla nostra stessa specie! Avremmo potuto brindare per commemorare il 180°
compleanno di Dmitri Mendeleev lo scorso 8 febbraio, il
grande chimico ed
inventore russo nato nel 1834.
Durante gli anni ’60 dell’ottocento, egli stesso
formulò la prima tavola periodica degli elementi che da allora adorna le pareti delle
aule di chimica nelle scuole di tutto il mondo.
Mendeleev fu
autore di un’impresa a dir poco
straordinaria, ovvero sia
mettere ordine in un ambito naturale ancora relativamente inesplorato, ambito la cui
evoluzione accompagna, inevitabilmente, quella del
Cosmo stesso. Un elemento è una sostanza che non può essere scomposta chimicamente in altre sostanze più semplici. Tutti gli
atomi di un certo
elemento hanno lo stesso numero di
protoni all’interno del
nucleo, il cosidetto “
numero atomico” e la
tavola periodica è fondamentalmente un elenco degli elementi ordinati per numero atomico.
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Dmitri Mendeleev |
Ad esempio, tutti gli
elementi di una stessa colonna, detta
gruppo sono, accomunati dalla stessa configurazione elettronica esterna che conferisce loro proprietà chimiche uguali. Gli
elementi del “
Gruppo I” che includono
sodio, potassio e litio, sono tutti metalli altamente
reattivi. La
tavola periodica dunque con la sua
struttura estremamente semplice, ci apre una finestra sui
meccanismi naturali più occulti.
Alcuni
elementi come il
rame, il piombo e l’oro sono noti sin dalla
Preistoria. Il
fosforo è stato il primo elemento scoperto con le
tecniche della chimica moderna nel 1669. L’idrogeno, il più semplice e abbondante tra gli elementi, è stato
isolato chimicamente da
Cavendish nel 1766. Vale la pena ricordare un fatto straordinario a questo punto: soltanto tre elementi nacquero con il
Bing Bang,
l’idrogeno, l’elio e il litio in tracce. Non esisteva ancora il
carbonio, ne l’
ossigeno.
La nostra
Galassia, gigantesca fucina di stelle, arricchisce costantemente gli spazi interstellari di nuclei pesanti, determinando una variazione costante del nostro
Universo. Il processo forse si concluderà tra 100 trilioni di anni, con l’esaurimento di tutto
l’idrogeno del Bing Bang e la risultante impossibilità di far nascere nuovi corpi siderali. A quel punto la materia sarà formata da una successione di elementi esotici, irriconoscibili rispetto alla terna idrogeno-elio-litio che era emersa dal Bing Bang.
Nonostante ciò, anche quegli
elementi di un lontanissimo futuro troveranno uno
spazio logico nella
tavola disegnata per la prima volta da un
chimico di umili origini, nato in un giorno d’inverno nella Russia del XIX secolo.
Buon compleanno Dmitri!