Scoperto un enorme Quasar dal nome poco esotico SDSS J0100 + 2802, da un professore di astrofisica dell'Università di Pechino coordinato fal team internazionale di astronomi. Questo gigante è alimentato da un buco nero con una massa pari a 12 miliardi di volte quella del Sole.
Scoperto da Xue-Bing Wu, professore di astrofisica dell'Università di Pechino, e dal team internazionale di astronomi che ha coordinato, questo "mostro dello spazio"ha una quantità tale di elementi, a partire dal fatto di essere alimentato da un buco nero con una massa pari a 12 miliardi di volte quella del Sole.
Il direttore del dipartimento di astronomia di Harvard, Avi Loeb che non fa parte dello studio, spiega al National Geographic: "È il più grande mostro che abbiamo mai rilevato in termini di luminosità. La sua luminosità è pari a 40.000 volte quella dell'intera Via Lattea".
I Quasar (parola che deriva da QUASi-stellAR radio source, ossia radiosorgente quasi stellare) fanno parte di una famiglia di oggetti denominati "nuclei galattici attivi" (AGN), della quale rappresentano i membri più distanti e luminosi. A partire dagli anni '80 gli scienziati sono stati abbastanza concordi nell'affermare che i quasar siano una regione compatta posta in mezzo ad una galassia massiccia, al centro della quale si trova un buco nero supermassiccio. Il che è esattamente ciò che è stato rilevato dal team di astronomi guidato da Xue-Bing Wu, come spiegato in un articolo pubblicato su Nature.

Per spiegare come si sia formato questo buco nero "impossibile" sono già state avanzate alcune teorie: potrebbe aver inglobato gas quasi alla massima velocità fisicamente possibile sin dall'inizio della sua esistenza, ad esempio. Ma una delle ipotesi più affascinanti è che questo colosso sia nato dall'unione di due galassie, con i loro buchi neri che si sarebbero fusi in uno solo. Ad ogni modo, i due buchi neri avrebbero dovuto avere la stessa massa per generare questo "mostruoso" figlio. fonte it.ibtimes.com