12/09/14

Quanto sarebbe bello, far fare gli studi comparativi a tutti gli studenti

Gli studi comparativi aiutano gli studenti ad avere un’apertura globale e ad affrontare processi di interazione culturale, con particolare attenzione alle dinamiche della conoscenza, del potere, dell'autorità, e della differenza culturale.


Tante volte, ho pensato per i miei studenti,in Indonesia, alla possibiltà di poter andare in un altro paese, per fare degli studi comparativi che incoraggiano la riflessione critica sulla cultura, facendoli andare oltre i confini della disciplina, della nazione e della lingua. 

Gli studi comparativi, aiutano a partecipare alla costruzione della conoscenza e delle dinamiche di potere e di autorità in una serie di discorsi storici e di pratiche: sociali, religiose, letterarie, estetiche, tecnologiche, scientifiche, politiche e materiali, sono utili per gli studenti che cercano nella scuola una formazione completa ed un’apertura mentale al sapere. 

Infatti tutto questo, porta ogni ragazzo ad avere un’analisi auto-riflessiva e critica dei contesti sociali, culturali, storici e politici che lo fanno lavorare al meglio in questi studi comparativi, utilizzando metodi interdisciplinari e lavorando per spiegare le complessità delle relazioni sociali e dell'esistenza umana. 

Negli studi comparativi, gli studenti sono incoraggiati a sviluppare le loro capacità critiche e analitiche e a diventare cittadini globali, guidati da un'etica di rispetto reciproco e di riconoscimento del valore e del piacere di un lavoro intellettuale critico.
Il sogno degli studi comparativi

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.