11/08/14

Chiari città medioevale

Chiari (m 148 s.m.; ab. 16.476) Si trova in Lombardia, in provincia di Brescia, da cui dista 25 km. È situata nella pianura bresciana, alla sinistra del fiume Oglio.
Chiari città medioevale La città conserva nella pianta circolare, ancor oggi delimitata da fossati di difesa, una chiara impronta topo grafica medioevale con strette vie convergenti verso la piazza centrale.
Storia Già conosciuta in epoca romana, Chiari figura per la prima volta in un documento ufficiale nel 1148, quando in una bolla papale è ricordato l'omonimo castello. Coinvolta nelle lotte fra guelfi e ghibellini, la città viene occupata nel 1259 da Ezzelino da Romano e distrutta nel 1272 dai guelfi. Entrata nel dominio dei Visconti, ottiene diversi privilegi e la separazione da Brescia. All'inizio del XIV secolo fa spontanea dedizione alla Repubblica Veneta e diviene capoluogo di una Quadra.
In seguito è feudo dei Carmagnola e, nel 1429, si dà statuti propri. Nel 1438 viene occupata dalle truppe milanesi di Niccolò Piccinino, ma torna ben presto a Venezia.

Nel 1701 vi si svolge un episodio importante della guerra di successione d'Austria: le truppe imperiali, comandate da Eugenio di Savoia, riportano una brillante vittoria sugli alleati Francesi, Spagnoli e Piemontesi. Annoverata fra le 40 città della Repubblica Italiana nel 1803, le viene riconosciuto il titolo nel 1862, quando entra a far parte del Regno d'Italia.

Arte e monumenti Il centro di Chiari è occupato da piazza Zanardelli, un ampio spazio dominato dal Duomo e collegato attraverso i portici del medioevale Broletto all'attigua piazza delle Erbe, antica sede del mercato cittadino. Il resto è formato da semplici case dalle caratteristiche rurali. Al XV secolo risalgono la chiesa di S. Maria Maggiore, rifatta in facciata nel XVIII secolo, e i chiostri di S. Bernardino. Anche il Duomo, dedicato ai Ss. Faustino e Giovita viene costruito nel XV secolo: viene poi rimaneggiato nel XVIII e decorato nel secolo scorso da affreschi di Giacomo Trecourt. Ha un altare ligneo settecentesco, statue di Antonio Callegari, Gaetano Monti e Abbondio Sangiorgio, dipinti di G.B. Gignaroli, Pompeo Batoni e Francesco Podestio Numerosi dipinti (Caravaggio, Perin del Vago, Daniele Crespi, Parmigianino) sono conservati nella Pinacoteca Civica, fondata nel 1854. La Biblioteca Marcelliana, aperta dal 1817, conta 40.000 volumi, incunaboli e codici, tra cui gli statuti di Chiari del 1429.
Manifestazioni Festa patronale dei Ss. Faustino e Giovita con omonima fiera (15 febbraio). Prodotti enogastronomici Buona la produzione casearia: taleggio, crescenza, pressato e gorgonzola bresciano.
Giustamente famosi sono i vini della vicina Franciacorta, nelle versioni bianco, rosso e spumante.

Riso alla pitocca
Valori nutrizionali Protidi 44 Lipidi 34 Glucidi 84 Kcal 818
Questo antico e rinomato piatto del Bresciano rammenta il pittore Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto, che ne era ghiotto.
Ingredienti per 4 persone:
*350 g di riso
*un pollo novello di l kg circa
*60 g di burro
*2 cipolle
*2 carote
*2 costole di sedano *vino bianco secco *formaggio grana grattugiato *sale *pepe
Fiammeggiate il pollo, lavatelo, asciugatelo e tagliatelo a pezzetti regolari, disossandolo e togliendo lo stomaco, il cuore, le ali e il fegato. Mettete una carota, una cipolla e una costola di sedano in una pentola con un litro e mezzo d'acqua salata. Aggiungete i resti della carcassa del pollo, lo stomaco, Il cuore e le ali; portate ad ebollizione, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per un'ora, fino ad ottenere un buon brodo che filtrerete e terrete in caldo.

Tritate finemente le verdure rimaste e mettetele in una capace casseruola con 40 g di burro. Mettete sul fuoco e fate appassire le verdure a calore non troppo vivace. Aggiungete quindi i pezzetti di pollo e fateli rosolare da ogni lato. Bagnate con un bicchiere di vino bianco secco, lasciatelo evaporare, salate e pepate. Proseguite la cottura aggiungendo, se necessario, un po' di brodo.

A metà cottura del pollo, aggiungete il riso e fatelo tostare, mescolando con un cucchiaio di legno e unendo un mestolo di brodo bollente. Sempre mescolando, portate a termine la cottura allungando di tanto in tanto con del brodo bollente man mano che il riso assorbe il liquido. Quando sia il pollo che il riso saranno ben cotti, togliete il recipiente dal fuoco, incorporate il burro rimasto e il formaggio grattugiato, infine servite.
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