15/07/14

L'origine dei continenti | La scoperta chiave | La teoria della tettonica delle placche

La teoria della tettonica delle placche
Un metodo di datazione in cui si usavano campioni dalle profondità marine dimostrò che la teoria della deriva dei continenti era corretta. 

Un metodo per datare alcune rocce, noto come "datazione al potassio-argo", fu sperimentato inizialmente negli anni Cinquanta, quando i geologi volevano capire la frequenza delle inversioni dei poli magnetici.

Per l'inizio degli anni Sessanta era stata messa a punto una cronologia delle inversioni geomagnetiche che permise a Fred Vine di correlare le inversioni sulla terraferma con quelle sul fondo del mare e di mostrare che i fondali oceanici erano più giovani vicino alla dorsale e più antichi accanto ai continenti. Sembrava confermare la teoria di Harry Hess dell'espansione dei fondali oceanici e della deriva dei continenti. La verifica del lavoro di Vine venne dallo studio geomagnetico di 650 campioni di sedimenti da sette carotaggi dalle profondità marine prelevati in Antartide. Il confronto dell'età e della stratigrafia geomagnetica dei sedimenti marini con quelle della lava sulla terraferma diede una correlazione eccellente, collegando così continenti e oceani.

Lo studio confermò anche che negli ultimi 3,5 milioni di anni si erano verificate almeno 11 inversioni geomagnetiche.Vine usò questa cronologia migliorata per prevedere il profilo magnetico che ci si poteva attendere nelle regioni centrali delle dorsali medio-oceaniche. Variando la velocità stimata di espansione, fu possibile ottenere una simulazione molto fedele di tutte le anomalie osservate e di conseguenza determinare l'effettiva velocità di espansione nelle varie dorsali. Era nata la teoria della tettonica delle placche.(science)
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.