In Puglia troviamo l'ogliarola barese, la coratina, la cellina di Nardò, la provenzale.
L'ogliarola barese, come si evince dal nome, è diffusa soprattutto nella provincia di Bari. La drupa presenta una colorazione nera; l'olio dal colore giallo oro e dall'aroma di fruttato mandorlato ha un sapore dolce con un retrogusto di mandorla con pizzicore tenue.
La coratina è diffusa sia nella provincia di Bari che nella provincia di Foggia. La drupa è grossa con un peso di circa 4 grammi e alla maturazione assume una colorazione violacea. L'olio ha un colore giallo verdognolo, dall'aroma di fruttato intenso di oliva e dal sapore piccante lievemente amarognolo.
La cellina di Nardò è diffusa nel Salento. L'olio ha un aroma di fruttato di sapore amarognolo.
La Provenzale (Peranzana) è una varietà coltivata soprattutto nella zona di Foggia; presenta una produttività elevata e una resa di olio media.
Olive immagine presa dal web |
La carolea è tipica della provincia di Catanzaro.
La dolce di rossano è tipica della fascia ionica cosentina. Il frutto è piccolo.
L'ottobratica è una varietà molto diffusa nella piana di Gioia Tauro.
La sinopolese è diffusa nel Reggino.
La tondina è diffusa nella provincia di Cosenza.
La grossa di cassano presente un pò in tutta la regione calabrese. Il frutto è medio-grande(circa g 3) di colore nero brillante ed ha una buona resa di olio.
In Sicilia segnaliamo principalmente la biancolilla, la nocellara, la santagatese, cerasuola.
La biancolilla è tipica nelle zone centro-orientali dell'isola siciliana. Il colore del frutto è caratteristico: è verde prima della maturazione fino a diventare rosa violaceo
La nocellara (messinese) è una tipologia molto diffusa nella regione ma anche in Calabria. La drupa ha un peso di circa g 5-6 ed una discreta resa.
La santagatese è diffusa soprattutto in provincia di Messina ma anche in altre zone della Sicilia. Il frutto è di medie dimensioni con una buona resa di olio che si aggira al 25%;
La cerasuola è diffusa particolarmente nella zone di Trapani e Agrigento. La resa di olio è buona.
In Abruzzo segnaliamo principalmente la dritta, la gentile di Chieti.
La dritta è tipica della provincia di Pescara.
La gentile di chieti viene coltivata soprattutto nella provincia di Chieti. La produttività della pianta risulta elevata; la drupa è piccola ed ha un peso medio di g 2;
In Campania segnaliamo principalmente la pisciottana e la carpellese.
La pisciottana è diffusa soprattutto nelle province di Salerno e Napoli.
La carpellese è diffusa soprattutto nel salernitano.
In Toscana segnaliamo soprattutto la frantoio, la moraiolo, il pendolino.
La varietà frantoio è diffusa non solo in Toscana ma anche nel centro Italia ed all'estero (Nord Africa, Argentina, Albania).
La moraiolo è diffusa specialmente in Toscana ma si trova anche nelle regioni confinanti.
La pendolino è usata come impollinatrice delle varietà frantoio, leccino, moraiolo.
Nel Lazio si trovano soprattutto la carboncella, la raja, il canino.
La carboncella è diffusa soprattutto in questa regione e nella zona di Sabina. Si trova anche nelle Marche, in Umbria e Abruzzo.
La raja è diffusa nella provincia di Rieti particolarmente nella zona da Fara Sabina. E' nota anche col nome di oliva dolce;
La canino è coltivata più che altro nella provincia di Viterbo.
In Liguria son famose la taggiasca, la razzola.
La taggiasca è diffusa in tutta la regione ma prevalentemente nella provincia di Imperia.
La razzola è tipica soprattutto nella zona di La Spezia. Ha una maturazione tardiva.
Inoltre: leccino e rosciola diffuse nell'Italia centrale;
la bosana della Sardegna diffusa nelle province di Nuoro e Cagliari;
la nostrana nell'Emilia Romagna diffusa nella zona di Ravenna;
la gentile di larino diffusa nel Molise soprattutto nella zona di Campobasso;
la maiatica della Basilicata soprattutto nella zona di Matera;
la dolce agogia in Umbria nella provincia di Perugia;
la casaliva tipica della zona del lago di Garda; la bianchera tipica della provincia di Trieste.