Sabato 21 giugno, con il solstizio d'Estate si celebra la nona edizione della Giornata Nazionale per la lotta contro la Leucemia e le altre malattie del sangue. Promossa dall'AIL, sarà un'occasione d'incontro, informazione e sensibilizzazione riguardo la patologia, le possibili cure e i modi per affrontarla e gestirla al meglio; la scelta della data non è casuale vuole essere, infatti, un messaggio di solidarietà, speranza e impegno da parte di tutti.
La Leucemia è una sorta di tumore del sangue che interessa le cellule emopoietiche che si generano nel midollo osseo e da cui si originano i globuli rossi, i globuli bianche e le piastrine; a causa della malattia queste cellule cominciano a proliferare in maniera anomala senza, però, diventare mature e ostacolando il corretto sviluppo e le funzionalità delle cellule sane. Successivamente, dal midollo osseo le cellule maligne defluiscono nei vari organi e tessuti, compromettendoli. Le cause precise della malattia sono ancora poco chiare, sono stati individuati, tuttavia, alcuni fattori di rischio che possono influire sull'insorgere o l'aggravarsi della leucemia: infezioni virali quali AIDS o mononucleosi, esposizione prolungata a prodotti chimici dannosi, predisposizione genetica, fumo, per citarne alcuni. Sabato sarà l'occasione per illustrare i progressi della ricerca scientifica in campo ematologico, i risultati raggiunti finora, i possibili trattamenti terapeutici e cure individuate. Nel corso di questi anni si è registrato un aumento delle possibilità di sopravvivenza e un miglioramento della qualità di vita dei soggetti affetti da leucemia e grazie ai farmaci che agiscono a livello molecolare, molti pazienti sono riusciti a guarire completamente, come ha spiegato Giuliana Mandelli, professore ordinario di ematologia al dipartimento di Biotecnologia della Sapienza di Roma.
Tra le varie iniziative sarà presentata dall'AIL la VI edizione di "Sognando Itaca",dedicata ai pazienti ematologici. Un viaggio in barca a vela lungo le coste del Mar Adriatico che darà ai pazienti dei centri di ematologia di tutto territorio la possibilità di vivere l'esperienza di una regata amatoriale accompagnati da un team di esperti tra medici, infermieri volontari e skipper professionisti.