Antoine-Laurent de Lavoisier (immagine dal web) |
Con esperimenti quantitativi, Lavoisier defini empiricamente un elemento come una sostanza materiale che non era stata ancora scomposta in sostanze più elementari. Nel 1789, anno della Rivoluzione francese, Lavoisier pubblicò il suo Traitè èlèmentaire de chimie, in cui elencava 33 sostanze semplici, o elementi. Molti di essi sono considerati a tutt'oggi tali: i gas idrogeno e ossigeno e i metalli noti fin dall'antichità, più il manganese, il molibdeno e il tungsteno, nonchè i non metalli carbonio, zolfo e fosforo. Tra gli altri presunti elementi chimici dell'elenco di Lavoisier, però ci sono anche la calce e la barite, che oggi sappiamo essere composti chimici, e la luce e il calore, che appartengono alla fisica, non alla chimica.
A ogni modo, Lavoisier escluse correttamente la terra, l'acqua, l'aria e il fuoco, dato che si era chiarito che erano composti da sostanze più fondamentali. Il passo successivo nella classificazione degli elementi fu compiuto da un chimico inglese, John Dalton, attorno al 1803.(science)