16/05/14

Cancro | Rivincita del Prof. Di Bella: la sua terapia riconosciuta valida dal prof. Veronesi.

E giustizia fu. Dopo tanti anni sta venendo a galla quello che tutti avevano tenuto o voluto tenere nascosto, anche la scienza si sta inchinando a quella che sembra essere una gradita verità: Il famoso “metodo Di Bella è efficace”, è stato riconosciuto valido anche dal noto oncologo Umberto Veronesi. Ma che cos’è il metodo Di Bella? E’ una terapia che prende il nome dal suo ideatore, il prof. Luigi Di Bella (Linguaglossa, 17 luglio 1912 – Modena, 1º luglio 2003), un medico fisiologo che inizia le sue ricerche sul cancro negli anni 60 e una decina di anni più tardi introduce nella sua multiterapia la Somatostatina, un ormone polipeptidico, in modo da poter curare anche i cosiddetti "tumori solidi". Questa terapia non venne mai riconosciuta dalla medicina, che si espresse abbastanza duramente nei suoi confronti e scatenò molte polemiche sulla sua efficacia o meno, inoltre il farmaco era molto costoso e reperibile solamente nelle strutture ospedaliere essendo stato catalogato come fascia H. Il professore, all’epoca ottantacinquenne, sosteneva la validità del suo trattamento in base a dati in suo possesso: le percentuali di successo secondo il professore erano molto elevate in pazienti malati di tumore, di qualsiasi tipo ed anche in fase avanzata. Nonostante ciò il pretore di Maglie, in provincia di Lecce, impose alla Asl di sobbarcarsi le spese per la fornitura gratuita dei farmaci del metodo Di Bella a un bambino con diagnosi di tumore al cervello, mentre qualche mese dopo il Ministro della Sanità (si chiamava così) Rosy Bindi acconsentì a procedere nella terapia a spese dello Stato per valutarne l’efficacia. Ci furono dei contrasti tra le istituzioni ed il prof. Di Bella riguardo alla richiesta di cartelle cliniche da parte dei primi e la mancata consegna di queste da parte del fisiologo, se non altro per sfiducia nelle istituzioni che avrebbero dovuto esaminarle. Fu tuttavia approvata la sperimentazione, e fu deciso che la Commissione di controllo, deputata alla formazione dei protocolli da seguire sarebbe stata composta da membri della Commissione unica del farmaco (Cuf), della Commissione oncologica nazionale, da Di Bella e dal figlio Giuseppe. Il tutto coordinato dagli oncologi di fama Umberto Veronesi e Renzo Tomatis. Due anni dopo l’inizio della sperimentazione fu lo stesso Veronesi a rispondere ad una interrogazione parlamentare sul Metodo di Bella, e si espresse dicendo che “non emerge alcuna evidenza che il trattamento Mdb sia dotato di una qualche attività anti-tumorale di interesse clinico …” Ora a distanza di anni c’è un vero e proprio cambiamento di tendenza riguardo questa terapia anticancro, lo stesso prof. Umberto Veronesi, che l’aveva bocciata, ne riconosce la validità sulla base di uno studio scientifico dell'Università di Firenze, pubblicato sulla rivista European Journal of Pharmacology e approvato dall'Istituto europeo per l'Oncologia. Il motivo di questo cambiamento di rotta è il caso di un ragazzo 32enne di Cosenza, affetto da carcinoma. Non appena gli fu diagnosticato il tumore si rifiutò di sottoporsi alle cure tradizionali, e decise di rivolgersi immediatamente a Giuseppe Di Bella, figlio del fisiologo. Solamente due mesi dopo, il medico dell'Istituto europeo di Oncologia, ha notato che: "obiettivamente al controllo odierno, pur mancando un'immagine che consenta un paragone, rispetto alla descrizione della Tac parametro, la lesione appare ridotta da T2 a T1. Il paziente riferisce netto miglioramento della sua patologia." Lo studio prende in considerazione anche un altro caso, di cancro alla mammella e dichiara che "i nostri risultati indicano che la co-somministrazione di melatonina con acido all trans retinoico e la somatostatina può essere un beneficio terapeutico significativo nel cancro della mammella". Della serie non è mai troppo tardi. ( immagine presa dal web)
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