20/04/14

Italia o Turchia: dove sarà smantellata la “Costa Concordia”?

Genova, Piombino, Turchia, Civitavecchia, dove verrà disarmata la Costa Concordia? Sul destino della nave naufragata al Giglio nel gennaio 2012, è in corso da tempo una battaglia tra gli scali nostrani, Genova, Piombino e Civitavecchia in testa. Gabrielli però ha ipotizzato una demolizione negli approdi turchi perché low cost, intorno ai 40 milioni di euro, meno esosi rispetto ai costi prospettati proprio da Civitavecchia e le sue offerte sui 200 milioni di euro. Non sorprende che nessuno possa battere l'offerta economica dei turchi per la demolizione della Costa Concordia. Sorprende, casomai, che a svelare i contenuti delle proposte consegnate a Costa Crociere sia il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. Quindi sembra che la Turchia batta l’Italia. Per portare la Concordia dal Giglio a Genova, infatti, occorrono cinque giorni di navigazione al traino dei rimorchiatori. Il viaggio non è breve e condizioni di mare non idonee potrebbero creare problemi alla navigazione, secondo alcuni. Ma il problema è facilmente superabile se si considera che le operazioni di rigalleggiamento della nave si concluderanno solo quando le condizioni di stabilità della Concordia saranno perfette. A quel punto, anche il rimorchio non dovrebbe rappresentare un ostacolo. L'alternativa è invece rappresentata dall'offerta turca che prevede di inglobare il relitto dentro una nave ancora più grande, l'olandese "Vanguard", che si dirigerebbe in sicurezza verso i lidi turchi. Proprio questa offerta, infatti, ha ripreso quota per una serie di motivi. Innanzitutto perché il costo della demolizione nel cantiere turco è di gran lunga inferiore a quello di tutti gli altri: 40 milioni di euro. Inoltre perché i turchi, nel campo della demolizione, hanno di fatto conquistato una posizione di leadership in campo internazionale e quindi si immagina che il lavoro su Concordia possa essere svolto correttamente. Infatti c’è da dire che anche le nostre navi militari vanno in Turchia per essere demolite. Dei quattro porti italiani, Piombino, Genova, Civitavecchia e Palermo, l’ultima si è chiamata fuori, il porto laziale ha dei costi esorbitanti rispetto ai turchi, Piombino al momento attuale non è pronta, non ha il bacino. Resta quindi il porto ligure il cui problema, sempre secondo le parole di Gabrielli, è quello del "traino". Il ministro dell'Ambiente italiano ha preso posizione a favore dei porti italiani. “Su questa vicenda sono molto determinato, la Concordia deve essere smantellata in Italia. La tragedia è avvenuta nel nostro mare, abbiamo avuto vittime, danni ambientali ed economici. Ora è giusto che si chiuda il cerchio”. La Concordia, infatti, è a tutti gli effetti un rifiuto speciale e come tale, secondo la legge, va smaltito nel territorio italiano.
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