Martedì vi ho parlato
del classico di Dumas Il conte di Montecristo,
e se vi ricordate, tra gli autori che hanno criticato il libro c'era
anche il nostro Umberto Eco.
Molto bene, dato che lui ha dato il suo parere sul libro Dumas,
diamo un'occhiata al suo libro più famoso: Il nome della
rosa.
Il nome della rosa (film) |
Il
nome della rosa è il primo
romanzo di Eco, che
dopo tanti saggi decise di dedicarsi alla scrittura, scegliendo come
genere il giallo storico
e deduttivo. Il romanzo
è ambientato sul finire dell'anno 1327, come manoscritto
contenente le memorie del
monaco Adso da Melk, il
quale racconta i fatti da
lui vissuti quando era solo un novizio in compagnia del frate
francescano Guglielo da Baskerville. Adso, ormai vecchio, ci
narra della volta in cui lui
e il suo maestro si recarono in un monastero benedettino italiano per
presenziare ad un convegno tra i francescani e i delegati della curia
papale. Mentre si trovano lì l'abate del monastero incaricò
Guglielmo di indagare sulla strana morte di un giovane confratello.
Ha venduto numerose copie, vinto diversi premi e ci hanno fatto anche
un film , dove ad impersonare il francescano ed ex inquisitore
Guglielo de Baskerville, il grande Sean Connery. Se
pensate però di guardarvi il film per risparmiarvi la lettura del
libro, vi devo avvertire che i due sono diversi.
Il nome della rosa |
L'intreccio, la ricerca di indizi e le deduzioni di Guglielmo fanno
de Il nome della rosa un bellissimo giallo di deduzione, del
tipo che sono difficili da trovare e piacevolissimi da leggere, ma...
C'è un ma. Se ci fermassimo solo a questa prima impressione non ci
sarebbe nulla da ridire su questo romanzo, peccato che non ci sia
solo questo. Partendo come saggista e poi cimentandosi in un romanzo
Eco ha mescolato i due generi, rendendo in alcuni punti Il
nome della rosa particolarmente pesante ed ostico.
Ostentazione della propria conoscenza? Desiderio di istruire i suoi
lettori e spingerli a riflettere? Qualunque fosse l'idea di partenza
di Eco, ha finito col rendere questo premiato romanzo italiano
non adatto a tutti i lettori, ed è un vero peccato, perché
meriterebbe di essere letto.
Umberto Eco |
Bisogna ricordare però che Il nome della rosa è il primo
romanzo scritto da Eco, quindi gli si può perdonare questo
suo inciampo nei propri piedi, ci sono autori che hanno fatto
anche di peggio e non sono mai migliorati. Per lo meno lo stesso Eco
considera il proprio romanzo, un libro sopravvalutato e non così
eccelso come lo dipinge la critica: e se è lui a dirlo...
Sul perché poi abbia scelto come titolo Il nome della rosa
invece che L'abbazia del delitto, come aveva pensato
inizialmente, lascio che lo scopriate da soli.