
10/03/14
Temperatura invernale più alta del solito, Coldiretti preoccupata e primizie già in vendita.
Pubblicato da
Romolo Benedetti
A guardare i banchi di frutta nei vari mercati del nostro Paese sembrerebbe di essere già ad aprile, in primavera inoltrata. Si vedono già casse di asparagi in Veneto, mentre in Puglia sono già in vendita le fave, legume caratteristico del tradizionale primo maggio. Sono pronti anche pomodori e piselli, mentre nella capitale hanno fatto la loro comparsa il carciofo romanesco e gli agretti con almeno una ventina di giorni d’anticipo.
Questo è quanto è emerso dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell' inverno 2014 che è il secondo più caldo da oltre due secoli ed ha mandato in tilt le coltivazioni nei campi lungo tutto la penisola e stravolto completamente le offerte stagionali normalmente presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell'anno.
Quest’inverno le temperature - sottolinea la Coldiretti - sono state di 1,8 gradi superiori alla media lungo tutta lo stivale con una punta nel nord est dove la colonna di mercurio è stata addirittura di circa 3 gradi al di sopra della media del periodo di riferimento 1971-2000. La finta primavera ha provocato un trauma alle coltivazioni ingannate dalla variazione di temperatura che - precisa la Coldiretti - ha fatto maturare in modo inaspettato e simultaneo gli ortaggi rendendo impossibile una progettazione scalare della raccolta. Il risultato - precisa la Coldiretti - è un esplosione di primizie sui banchi di verdure e ortaggi dove è possibile trovare un grande assortimento di offerte Made in Italy a prezzi particolarmente vantaggiosi, considerata la stagione. E' tuttavia importante verificare sempre l'origine nazionale in etichetta che - sostiene la Coldiretti - è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche più freschi e durano di più. Motivo di preoccupazione - sostiene la Coldiretti - sono invece le piante da frutto dai mandorli agli albicocchi fino ad alcune varietà di pesche, che si sono "risvegliate" in forte anticipo rispetto all'arrivo della primavera e, in molti casi, sono fiorite e risultano ora particolarmente vulnerabili ad un eventuale cambiamento climatico. Il mandorlo - precisa la Coldiretti - è fiorito con un anticipo di circa un mese mentre le pesche sono a inizio fioritura soprattutto per le varietà precoci che sarebbero dovute entrare in fioritura più tardi.
