31/03/14

Alcuni dati sullo spreco alimentare | Come evitarlo

Che ci sia crisi o meno sarebbe bene che ci abituassimo a non sprecare, soprattutto gli alimenti. E per questo sarebbe opportuno non solo sensibilizzare la gente, ma educare a non sprecare. E' un'abitudine sana e non comporta un impegno eccessivo, basta solo un minimo di accortezza.
Spreco di cibo
 
Prevenire gli sprechi è un atto di civiltà verso se stessi, gli altri e l’ambiente.  In Italia, nonostante la crisi, ogni famiglia butta in media circa 200 grammi di cibo a settimana. Questi sono dati che sono emersi nel corso degli Stati generali di prevenzione dello spreco alimentare, sulla base del rapporto realizzato da Waste Watcher, l'Osservatorio di Last Minute market con Swg e Universita' di Bologna. Contrariamente a quanto si pensa, lo spreco alimentare è dovuto in larga parte alle famiglie (42%), all’industria alimentare (39%), alla ristorazione (14%) e alla distribuzione al dettaglio (5%). Vero è che qualcosa sta cambiando.
Rispetto allo scorso anno, infatti:
•+7% delle famiglie ha diminuito gli sprechi
•+8% delle famiglie controlla se il cibo è ancor buono, nonostante sia stata superata la data di scadenza
•il 70% delle famiglie non compra prodotti che non piacciono
•il 64% non compra confezioni troppo grandi
•il 63% non manda a mele il cibo.
 Entro primavera verrà presentato il Pinpass (Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare). 
I NACNuclei antifrode dei Carabinieri danno alcuni consigli anti-spreco:
•preparate la vostra lista della spesa, sulla base di cosa avete in frigorifero e nella dispensa
•leggete in etichetta il termine minimo di conservazione o la scadenza del prodotto che intendete acquistare
•privilegiate frutta e verdura di stagione
•congelate, riutilizzate oppure dona il cibo in eccesso
•evitate di cucinare grosse quantità di cibo
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