09/12/13

Non mi traferirò a Palazzo ! Rimango fiorentino

"Non mi trasferirò a palazzo" Renzi vuole rimanere fiorentino: "Non ho nessuna intenzione di farmi romanizzare"
 Finora Renzi ha esercitato una orginalissima forma di «leadership digitale» a distanza e dunque è destinata a far notizia la sua intenzione di non trasferirsi a Roma. Il neo segretario del Pd, nel discorson d'"incoronazione"ha attaccato i centristi ed ha dato una bella botta anche a Grillo. Ora subito riforme, riduzione dei finanziamenti ai partiti, nuova legge elettorale e a fine maggio il voto con l'occasione del voto europeo. E continua: "Adesso tocca a una nuova generazione, che però non farà a meno dell'esperienza dei più anziani". E' la rottamazione al tempo della vittoria: "Adesso tocca a noi guidare la macchina". Da due milioni e mezzo di persone è arrivato un messaggio chiaro: "Vogliamo che l'Italia torni a correre, e adesso dipende da noi".  
Renzi neosegretario del Pd

 Renzi fin'ora nel partito, è stato visto come un corpo estraneo, ma il 70% di duemilioni di cittadini, lo hanno votato. Ora viene visto come un alieno, ha preso più voti di Bersani nel 2009. Ma Renzi è fiorentino e loro sono spicci : "Non è la fine della sinistra ma di una certa parte della dirigenza della vecchia sinistra"comunica Renzi la sua intenzione di rottamatore. Dice Renzi: «Non intendo prender casa a Roma, continuerò ad abitare a Firenze e non soltanto perché ho ancora 23 anni di mutuo da pagare. E poi, da Firenze a Roma c’è un’ora e mezzo di treno, quando si vuole, si va».
 Sul rapporto col governo Letta il primo discorso di Renzi segretario democratico è quasi sfuggente. "Abbiamo l'ambizione di cambiare l'Italia, non uno o due ministri". Se ne riparlerà da domani, e quanto se ne parlerà. Ma ora non è il momento di lanciare messaggi divisivi. Ma c'è un passaggio sul futuro del quadro politico che più diretto non si può. "Ai teorici dell'inciucio, a chi vuole tornare indietro, oggi due milioni di persone hanno risposto 'no grazie'. Il bipolarismo è salvo".
Legge elettorale maggioritaria, taglio ai costi della politica, abolizione del Senato. Ribadisce i suoi punti, e forte del suo quasi 70% alle primarie dice: "Non saranno i saggi a cambiare le cose, è con il voto di oggi che dovranno cambiare"
Renzi chiude il suo discorso con il ricordo di Nelson Mandela e la promessa: "Il meglio deve ancora venire. Da domani ci divertiremo ancora di più".
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