14/12/13

Bimbo salvato da un paio di corna artificiali

Ci sono casi veramente strani, ed è grazie all'ingegno dei medici che spesso si giunge ad una soluzione che non solo salva la vita al paziente ma fa sì che possa vivere una vita normale e piena, senza traumi. Nel caso del piccolo George i medici hanno davvero avuto un'idea geniale.
 George aveva  un ematoma molto evidente posizionato proprio sulla fronte e che mostrava un aspetto non molto rassicurante e si presentava come un insieme di grumi rossi, ossa, vasi sanguigni che erano cresciuti in modo anomalo. L’unica preoccupazione di mamma Karen, malgrado suo figlio ai suoi occhi fosse bellissimo, era che crescendo, George sarebbe stato vittima di bullismo e che altri bambini lo avrebbero evitato, preso in giro e di mira.
George prima e dopo

La mamma del piccolo ha così dichiarato: “quando nacque George la mia mente andò avanti negli anni e immaginai George senza amici, non avrebbe mai avuto una fidanzata…”. Ma per evitare tutto questo i dottori hanno avuto una bella ma particolare soluzione. All’età di quattro anni, George ha subito un intervento chirurgico per allungare ed estendere la pelle della sua fronte, così da avere la possibilità di utilizzarla per rimuovere e quindi ricoprire, la zona in cui era presente l’angioma. Per rendere questo possibile, i medici gli hanno dovuto inserire due espansori di tessuto cutaneo sotto la pelle i quali, gradualmente, si sono gonfiati a tal punto da prendere le sembianze di due vere e propria corna come un diavoletto. Queste le considerazioni di mamma Karen quando ha visto per la prima volta quest’impianto di “corna” sulla fronte del suo piccolo: “quando ho visto per la prima volta gli impianti sono rimasta ammutolita, erano molto più grandi di quanto mi aspettassi. Erano posizionati su ambo le parti della fronte così da sembrare davvero due corna da diavolo. La faccina del mio angioletto si era trasformata in quella di un piccolo diavolo in carne ed ossa.” Nel 2009, dopo quattro mesi dall’operazione, George è stato nuovamente ricoverato in ospedale al Great Ormond di Londra per rimuovere le protesi. In questo modo è stato rimosso anche l’evidente angioma e la parte di pelle che si era formata sopra le protesi, è stata utilizzata in un certo senso come “toppa” per rendere ottimale il tessuto, lasciando quindi solo un’innocua cicatrice sulla sua fronte.
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