Accedere
gratuitamente a riviste,
quotidiani e libri era tanto facile quanto navigare sul web.
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Guardia di
Finanza in collaborazione con la Fieg - Federazione italiana editori
giornali (© Ansa) |
Il
nucleo frodi tecnologiche della
Guardia di finanza ha interrotto l’attività di 13
siti che consentivano di consultare e scaricare
riviste e
quotidiani, talvolta anche in concomitanza con la loro distribuzione nelle edicole, in
violazione del
diritto d’autore.
I siti, tutti su server esteri, erano destinatari di milioni di contatti e utilizzavano i contenuti delle case editrici, indebitamente ottenuti, creando maxi
edicole digitali, dalla cui visione acquisivano illeciti ingenti guadagni sfruttando i sistemi pubblicitari cosiddetti ‘pay per click’ ovvero attraverso banner e pop-up.
La struttura di queste edicole era talmente ben congegnata che consentiva, addirittura con motori di ricerca interni, di trovare più facilmente i contenuti. I gestori dei siti, sfruttando sofisticati sistemi di anonimizzazione e allocando le risorse su piattaforme sparse in tutto il mondo, non sono tuttavia sfuggiti alla rete degli investigatori che, sulla scorta di provvedimenti cautelari emessi dal tribunale di Roma, hanno posto sotto sequestro i siti illegali con l’operazione
‘Free Magazines’.
L’attività, svolta in collaborazione con la
Federazione italiana editori giornali (Fieg), nell’ambito dei rapporti istituzionali con le associazioni di categoria, si inquadra nel più ampio contesto della tutela della sicurezza economica delle imprese italiane, che il legislatore ha affidato in via esclusiva alla guarda di finanza.
L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con la Fieg - Federazione italiana editori giornali (© Ansa) fonte