Il-Trafiletto

30/01/14

La Jeepster mascherata di Fiat-Chrysler fa impazzire i paparazzi…a “quattro” ruote!

La Jeepster mascherata di Fiat-Chrysler fa impazzire i paparazzi a “quattroruote! La vettura che debutterà nel mese di marzo, per adesso finisce “sotto” le luci dei riflettori del salone di Ginevra: l’accoglienza tra i flash delle numerose macchine fotografiche che l’hanno letteralmente paparazzata con centinaia di scatti indiscreti durante i test invernali.

Con ogni probabilità si tratta del debutto più atteso dell’anno in corso e non soltanto per il Gruppo Fiat-Chrysler, quello dei 2 piccoli crossover aventi in corpo il marchio Fiat e Jeep. Sono 2 modelli, lunghi circa 420 cm, esattamente il fattore di fondamentale importanza per stimolare i palati fini di un pubblico sempre più orientato verso questa tipologia di vetture. Le 2 auto è ormai noto saranno "gemelle" perchè condivideranno tutto, tranne la carrozzeria che avrà un design specifico per ciascun modello.

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La Jeepster "mascherata" Fiat-Chrysler
Dopo le numerose foto spia sul web con la carrozzeria della Fiat 500L, la piccola Jeep che non si chiamerà Jeepster visto che al Salone di Detroit è arrivata la smentita ufficiale dell'AD Sergio Marchionne, la vettura è stata sgamata nel corso dei ultimi test su strada anche se pesantemente camuffata. Nonostante l'aspetto sia tenuto ben nascosto, si possono comunque immaginare alcuni piccoli dettagli: la calandra a sette listelli verticali, immancabile per una Jeep, il disegno del paraurti anteriore con fendinebbia circolari e il profilo squadrato dei passaruota.

Stando poi ai disegni utilizzati per la registrazione del brevetto il piccolo Suv italiano, invece, sarà più o meno la stesso rispetto a quello che Fiat aveva anticipato nel 2012 in occasione della presentazione alla stampa della Fiat 500L. Allora fu mostrata solo per un istante e oggi i disegni sembrano sembrano confermare le forme definitive. Il legame con la "famiglia" 500 è affidato soprattutto al frontale e alla coda, mentre il profilo appare più tradizionale.

La Fiat 500X, così come la gemella Jeep, utilizzerà la piattaforma B-wide del Gruppo Fiat-Chrysler che ha esordito con la 500L. Ma, contrariamente alla 500L, i due Suv non saranno prodotti in Serbia, ma in Italia nella fabbrica di Melfi dove si stanno, ormai, ultimando i lavori in vista dell'inizio della produzione. La Jeep debutterà a i primi di marzo al Salone di Ginevra, mentre la Fiat a ottobre, all'altro importante salone europeo, il Mundial di Parigi, ma tutte e due dovrebbero essere in vendita quasi contemporaneamente in Italia, a partire, probabilmente da novembre.

Samsung prova a…vederci meglio di Google| I Galaxy Glass provano a “spaventare” quelli di Google!

Samsung prova a…vederci meglio: i Galaxy Glass provano a “spaventare” quelli di Google! Pare proprio che Samsung stia per lanciare sul mercato wereable device i suoi Glass. Durante l'ultima edizione del Ces di Laas Vegas è giunta la conferma di quanto si paventava finora: il fenomeno "wereable device" assume sempre di più un target prioritario nelle strategie di molti vendor hi-tech.

Si è visto di tutto e di più in questa edizione del Ces a Las Vegas: braccialetti, orologi e accessori digitali indossabili (più che altro prototipi) di ogni tipo e genere. Ma ciò che più a preso la scena, l'icona di questa ennesima evoluzione dell'industria consumer è stato un prodotto non ancora sul mercato, e quindi poco conosciuto, anzi per nulla conosciuto, almeno con il brand di Samsung, sto parlando dei Google Glass.

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Galaxy Glass di Samsung
Figuratevi l’adrenalina e lo stupore di tutti gli appassionati di tecnologia, nonostante il prodotto lo conoscano già da tempo, ma con il marchio ormai onnipresente di “mastro” Google, rimarcandone più volte il limite di non essere utilizzabili da parte di chi porta già gli occhiali da vista.

Come pensate abbiano provveduto a rimediare a tale mancanza quelli di casa Mountain View? Semplice, presentando nei giorni scorsi 4 nuove montature (da 225 dollari l'una), tutte ispirate a modelli già in commercio e specificatamente pensate per il gadget con la realtà aumentata.

Appuntamento all'Ifa di Berlino
Il debutto ufficiale sul mass market dei Google Glass è fissato per quest'anno, resta da capire se entro l'estate o in prossimità del prossimo Natale. Per assistere al battesimo in anteprima dei Galaxy Glass targati Samsung pare si debba aspettare invece fino a settembre. In occasione dell'Ifa di Berlino, infatti, il colosso coreano dovrebbe togliere i veli al suo secondo gadget indossabile dopo lo smartwatch Galaxy Gear (di cui si attende prossimamente la seconda versione) presentato sempre all'Ifa l'anno passato.

Del possibile annuncio ne ha scritto il Korea Times, confermando le grandi ambizioni della compagnia nel mercato dei wearable device nonostante le vendite del suo primo orologio intelligente siano andate tutt'altro che a gonfie vele. Samsung, in ogni caso, ha registrato un brevetto presso il Korea Intellectual Property Office nel 2013 per occhiali sportivi che molti credono possano essere la base stilistica dei Galaxy Glass. A livello funzionale gli occhialini si potranno connettere (presumibilmente via Bluetooth) a uno smartphone per gestire le chiamate telefoniche e saranno dotati di un connettore Usb posizionato sulle estremità di una delle aste della montatura.

Il mercato potenziali degli occhialini magici
A raffreddare gli entusiasmi di Samsung (e della stessa Google) c'è una parte di analisti, come Patrick Moorhead di Moor Insight & Strategy, che non ritengono gli smart glass poter diventare un prodotto popolare fra i consumatori prima di 5 o 10 anni. Perchè allora buttarsi in questo segmento oggi, in assenza dei requisiti per diventare un mercato di tipo "mainstream"? Perchè la corsa all'innovazione impone certe scommesse e, secondo gli esperti, Samsung questo concetto l'ha ormai ben capito e digerito.
La sensazione è che gli occhialini coreani saranno meno complessi e soprattutto meno costosi di quelli di Google (1.500 dollari il modello attualmente in dotazione ai tester), pensati cioè per uso relativamente semplice dell'apparecchio.

Parliamo per contro di oggetti per la realtà virtuale che richiederanno, come detto, alcuni anni prima di poter essere considerati un gadget maturo per gli utenti. E questo forse spiega perchè altri nomi illustri della consumer electronics, come Sony, si siano per il momento fermati ai soli prototipi, vedi gli Smart Eyeglass per la realtà aumentata pensati per applicazioni in campo gaming e presentati dalla casa nipponica a Las Vegas a inizio gennaio. Apple e Microsoft, dal canto loro, dovrebbero entrare nel mercato dei device indossabili, con i loro rispettivi orologi e/o occhialini, solo a partire dal 2015. Per contro c'è una lunga lista di aziende specializzate che nel corso dei prossimi mesi porterà sul mercato esemplari di smart glass di fattezze, prezzi (dai 79 ai 3mila dollari) e funzionalità diverse. I prodotti in rampa di lancio sono Epiphany Eyewear, GlassUp, Meta 1, Oakley Airwave 1.5, Optinvent ORA-S, Ion Glasses, Recon Jet, Vuzix M100, Atheer Glasses, Technical Illusion CastAR, Icis Smartspecks e Lumis DK-40.

Entra in campo anche Acer, con una collana dotata di sensoriFra gli obiettivi di rilancio del produttore taiwanese, è noto da tempo, ci sono anche i dispositivi indossabili. Indiscrezioni rimbalzate in rete in questi giorni vedono Acer pronta a battere strade alternative a quelle intraprese da Google, Samsung o Sony e puntare su form factor particolarmente distintivi.
Il gadget oggetto di voci, che potrebbe vedere la luce al prossimo Mobile World Congress di Barcellona, a fine febbraio, è una sorta di collana dotata di sensori per la rilevazione della temperatura corporea e connessa a uno smartphone via Bluetooth. Il prodotto, questo è certo, non sbarcherà sul mercato prima del secondo semestre di quest'anno.

Cadute nel vuoto le contestazioni dei cittadini di Niscemi | Completato il MUOS

Il Muos, acronimo di Mobile User Objective System, è un discusso sistema di comunicazioni satellitari ad alta frequenza, un radar della Marina militare Usa. Installato Niscemi, in Sicilia, ha da tempo sollevato polemiche tra gli abitanti locali, polemiche che hanno coinvolto anche le istituzioni, creando un comitato contrario al completamento dei lavori. Anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando dice: "E' un dovere essere contrari al Muos per tre ragioni. Per questioni di salute, perché si fa violenza alla nostra terra e perchè la presenza di un grande insediamento militare è incompatibile con l'Isola che è da sempre terra di pace e di non violenza".mentre partecipa al "No MUOS". Ma il MUOS è pronto.
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MOUS
Con la notizia infatti dell'installazione dell'ultima delle tre parabole avvenuta stanotte - la prima era stata montata appena due giorni fa - il Muos è stato dichiarato completato.
Quello siciliano si aggiunge così alle tre stazioni a terra (una in Australia, una nelle Hawaii e l'altra in Virginia) che fanno parte del progetto gestito dal Dipartimento della difesa americano. 
A nulla per ora sono quindi servite le proteste del comitato contrario al completamento dei lavori, che vedono nel sistema di funzionamento del Muos un potenziale pericolo per la salute dei cittadini e dell'ambiente siciliano.

Al-manākh

Silvia Lazzerini si scusa con voi tutti, ma a causa di un problema tecnico con il suo infernale pc, cui sono stati dati vari nicknames dei più bassi e volgari che mente possa creare, non ha potuto ottemperare all'appuntamento mattutino con Al-manākh. Nella speranza che i nicknames e le offese perpetrate al pc possano far ripartire il tutto senza un intervento esterno, Silvia vi dà appuntamento a Venerdì.

29/01/14

L'ultima cosa che un bambino siriano di 3 anni ha detto prima di morire: "Io sto andando da Dio a dirgli tutto"

L'immagine di questo bambino siriano, si aggira su internet accompagnata dalla frase che avrebbe detto il bambino di tre anni prima di morire: "Io sto andando da Dio a dirgli tutto". Ed è inquietante.


E 'impossibile verificare la veridicità della frase detta dal bambino, ma l'immagine racconta una storia di dolore e la sofferenza che esiste in Siria in questo momento. In molti dovrebbero dire che, il presidente Bashar al-Assad è un killer spietato. Ma sarebbe una mezza verità, perchè ci sono responsabilità di altre nazioni in questa assurda guerra.

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La guerra ha causato la morte di decine di migliaia di persone e lo sfollamento di oltre 1 milione di siriani che ora vivono nei campi profughi. Questo è il risultato inevitabile di una guerra segreta combattuta dagli Stati Uniti, Israele e altri paesi sunniti come il Qatar e l'Arabia Saudita. Gli interessi nel far decadere il dittatore siriano al-Assad sono tutti di geo-politica. Se ciò avvenisse, si neutralizzerebbe l'influenza iraniana nella regione. Il dittatore ha agito così male che al-Qaeda sta combattendo dalla stessa parte del governo degli Stati Uniti e Bashar al-Assad e il suo governo stanno combattendo al-Qaeda.
I siriani, in questa massiccia guerra globale, sono tutti vittime degli interessi segreti di questi stati. Questo genera confusione a tal punto che non si sa se le armi chimiche utilizzate sulla Siria siano il risultato di al-Qaeda o del governo siriano. Quando si tratta di questioni di intelligence e propaganda  è molto difficile discernere la verità dalla finzione. Ma nessuno può negare che la Siria è stata un paese molto stabile fino a che non si sono spianate le armi. La giustificazione degli stati a queste guerre è: "Stiamo portando la democrazia nel mondo", e questo è la formula del neoimperialismo.

Per donare al Fondo di Emergenza siriano www.justgiving.com/ SyriaEmergencyAppeal
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